Per secoli i giochi di carte sono stati tra i passatempi preferiti da tutti, senza distinzione di classe sociale ed età. Da Nord a Sud tutti hanno amato, ma ancora oggi amano giocare con le carte. E la Basilicata non fa eccezione, essendo da sempre una terra di tradizioni antiche anche negli aspetti ludici della vita. Col passare dei tempi, poi, le tessere da gioco si sono trasformate nelle dimensioni e nelle rappresentazioni grafiche fino ad arrivare a quelle moderne che tutti conosciamo. Oggi le più diffuse sono certamente quelle francesi, cosiddette “da poker”, ma in Italia tante sono le versioni regionali delle tessere da gioco di origine spagnola. In particolare le carte napoletane sono sicuramente le carte da gioco regionali più diffuse nelle regioni del Sud Italia, non a caso spuntano anche nelle sale da gioco digitali. Le varie guide e approfondimenti sui bonus per i casinò virtuali citano giochi tradizionali che si svolgono con le carte tradizionali napoletane, dalla scopa alla briscola o al tresette. Una passione dunque che è proseguita anche nell’epoca digitale che ha migrato sull’online tutti i giochi di carte più diffusi e conosciuti, per poter rivivere anche sui dispositivi elettronici quelle stesse emozioni, sia da soli che in compagnia grazie alle funzionalità multigiocatore. Ma in Basilicata c’è chi ha deciso di realizzare un mazzo di carte dedicato esclusivamente a questa regione: le carte Lucane.
Le carte Lucane, come sono fatte
In Italia, come si diceva, nel corso del tempo ogni regione ha creato il proprio mazzo di carte. L’origine più diffusa è quella spagnola – probabilmente l’approdo delle carte in Europa risale al 1400 – e nel nostro paese ne esistono circa 20 varianti diverse. Non sono mai esistite però le carte lucane. Per colmare questo vuoto i ragazzi dell’associazione Zer0971, una Aps di Potenza che si è posta l’obiettivo di valorizzare la cultura e la storia della Basilicata proprio attraverso la realizzazione di un mazzo di carte molto particolare. Le illustrazioni sulle tessere, infatti, non sono quelle tipiche dei mazzi di carte di tipo spagnolo, con i quattro semi di ori, coppe, spade e bastoni ma hanno alcuni degli elementi tradizionali della Lucania. Quindi al posto delle coppe si trovano i vasi della tradizione ceramica di Calvello, al posto dei denari c’è la Moneta di Metaponto, ovvero la ricchezza museale e artistica della regione, al posto dei bastoni c’è il gustoso peperone crusco e al posto delle spade la Balestra di Avigliano, nel segno degli abiti tradizionali e dell’artigianato della Basilicata. Nella scatola del mazzo di carte lucane, composto da 40 tessere, come abbiamo visto diviso in 4 semi, inoltre i ragazzi di Zer0971 hanno inserito un libro dal titolo “Carte Lucane. Scopri la Basilicata giocando”, nel quale viene raccontata la storia della Basilicata e della sua società, delle tradizioni che sono state tramandate fino ad oggi.
Alla scoperta della Basilicata: non solo giochi di carte
Ma le carte da gioco lucane non sono l’unica novità alla scoperta della cultura e della storia della Basilicata, che ultimamente associazioni ed enti stanno cercando di valorizzare anche attraverso certificazioni ufficiali come quella dell’Unesco. La creatività del popolo lucano ha inventato “Lucanum” un gioco da tavolo, creato da una PMI innovativa e dal mondo delle Pro Loco, che vuole anch’esso scoprire la regione, le sue bellezze, le opere d’arte, architettoniche, i paesaggi incontaminati, gli usi e i costumi della Basilicata. Questo grazie a un viaggio attraverso Policoro, Maratea, Potenza, Stigliano fino a Melfi. Un gioco che integra tradizione e innovazione grazie anche ad un’app nella quale possono essere gestiti i turni di gioco e l’attribuzione delle domande utili a proseguire nel gioco.