La terza giornata del Matera Film Festival ha previsto nel pomeriggio per la sezione MFF SHORT le proiezioni dei seguenti corti: l’iraniano World Cup di Maryam Khodabakhsh, il greco Nothing Holier Than A Dolphin di Isabella Margara e Pin Pon del francese Baptiste Drapeau.
Per “Focus Italia” sono stati presentati il corto Tracce Di Rocco di Marina Resta e il film Sassiwood, a cura dei registi Vito Cea e Antonio Andrisani. Quest’ultimo ha incontrato il pubblico in dialogo con il Presidente del MFF Dario Toma.
“Matera, da scenario contadino di miseria a location di grandi produzioni cinematografiche. È in questo contesto che si svolge la pluripremiata commedia Sassiwood. Tra queste contraddizioni, tra passato e presente, tra arte e turismo, tra identità e globalizzazione, tra sviluppo reale e illusioni, si snodano le esistenze, a tratti grottesche, dei protagonisti del film. Tutti legati al mondo o al sogno del cinema, tutti alla ricerca di qualcosa o di sé stessi. Tutti in marcia, nella stessa giornata, verso il proprio destino. Il vero riscatto potrebbe essere, in conclusione, un ritorno alla Poesia e all’umanità. Il film è un anche un omaggio ad Albino Pierro, il poeta lucano, che fu candidato al premio Nobel”.
Antonio Andrisani ha sintetizzato così il tema di Sassiwood: “E’ il nostro canto funebre sul genere biblico a Matera, il nostro “The Irishman” di Martin Scorsese, ovviamente con le dovute proporzioni”. Avevamo affrontato questo argomento anche in Stand by me e nel film “Il Vangelo secondo Mattei”.
Vito Cea: Il cast del film “Sassiwood” è stato composto da Giovanni Esposito, Fabrizia Sacchi, Tiziana Schiavarelli, Paolo De Vita, Paolo Sassanelli, Loretta Graziani e Pasquale Montemurro; con la partecipazione di Uccio De Santis, Pinuccio Sinisi, Umberto Sardella, Totò Onnis e con la partecipazione straordinaria di Flavio Bucci
Negli appuntamenti serali i film in concorso: per MFF DOC, L’uomo piu’ buono del mondo di Angelo Figorilli e Francesco Paolucci che a seguire incontrano il pubblico raccontando le vicende di Carlo Tresca cui è dedicato il doc: un immigrato italiano che guida scioperi che durano mesi, pubblica giornali che denunciano padroni e mafiosi, vince e perde decine di processi per la libertà delle sue idee e dei lavoratori di ogni paese immigrati in America. Per quasi quarant’anni l’FBI lo considera tra i più pericolosi sovversivi d’America. Viene da Sulmona, Abruzzo, è sindacalista, giornalista, socialista, rivoluzionario, anarchico, antifascista e antistalinista, scomodo per tutti. Forse voleva tornare in Italia per partecipare alla liberazione del paese ma un colpo di pistola alla schiena lo uccide una sera d’inverno. É l’11 gennaio del 1943. Al suo funerale a New York un corteo di ottanta automobili cariche di fiori e migliaia di persone. Operai, tessitrici, intellettuali, artisti, scrittori piangono quello che fu definito “l’uomo più buono del mondo”. Poi su di lui, per anni, scende il silenzio.
Per MFF Feature, Four Souls Of Coyote dell’ungherese, maestro dell’animazione Áron Gauder, ha introdotto il film che è un Viaggio affascinante e seducente nella cosmogonia dei nativi americani che riecheggia le grandi preoccupazioni ecologiche contemporanee.
La serata si è conclusa con la proiezione del film Nightwatching di Peter Greenaway per la retrospettiva a lui dedicata. Nel film viene affrontato il rapporto tra arte e potere e narrata la storia del pittore olandese Rembrandt e della realizzazione de ‘La Ronda di notte’, il suo più celebre dipinto, che gli procurò fama e rovina al tempo stesso.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione di Sassiwood al Matera Film Festival 2023
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