Continua a Nova Siri l’appuntamento con CinemadaMare, il festival cinematografico ideato e diretto dal giornalista de La7 Franco Rina, giunto quest’anno alla sua XIII edizione. Ospite della penultima serata della rassegna in riva allo Jonio sarà il regista e scrittore lucano Gianni Saponara, che presenterà il suo libro “Il cinema sinestetico di Stanley Kubrick”, pubblicato da Edizioni Accademiche Italiane il 19 maggio scorso.
Il fattore comune tra cinema e neuroscienze è certamente legato alla percezione visiva ed uditiva. Come viene interpretato dal cervello, un qualsiasi manufatto audiovisivo? Per quale ragione suscita emozioni in chi lo guarda? Quali sono i fattori decisivi che concorrono ad attribuire determinate valenze estetiche ed emotive ad un film piuttosto che ad un altro? Il libro, attraverso le teorie del neuroscienziato V. S. Ramachandran e attraverso l’analisi dell’opera di S. Kubrick, cerca di dare queste risposte. Il cineasta americano, infatti, è stato senz’altro uno dei pochi registi al mondo ad aver utilizzato la musica in maniera del tutto originale. La colonna sonora, in molti dei suoi film, costituisce un ulteriore testo, una sceneggiatura parallela che arricchisce enormemente di significato il messaggio di quella vera e propria, amplificandone la potenza. Per cui, la percezione visiva e quella uditiva, nei film di Kubrick, sono iperstimolate da immagini e musiche di una bellezza impareggiabile.
Molto apprezzato dagli attori presenti al festival anche il workshop dello scrittore e attore di cinema, teatro e televisione Antonio Petrocelli sulle tecniche di recitazione. Per i tanti filmmakers provenienti da tutto il mondo è stata un’importante occasione di confronto e crescita professionale di un mestiere che, come ha affermato lo stesso attore lucano, “si impara facendo”.
Intanto, “Porsiemprejamon” dello spagnolo Ruth Diaz ha vinto la serata del 17 agosto e ha strappato un biglietto per la finalissima della Main Competition del 20 agosto, mentre a contendersi l’ultimo posto disponibile nella serata di mercoledì 19 saranno: “Arroz y fosforo” di Javier Beltramino (Argenitna 8’51”), “Noemi” di Kayee Aye (Usa, 3’20”), “Kontrukcja” di Andrea Guizar (Messico, 6’52”) e “The Loyalist” di Minjii Kang (Sud Korea, 19′).
Si comincia come ogni sera alle ore 21 con la proiezione dei film in concorso per la Main Competition. A seguire, alle ore 22, spazio a Francesca Stajano e Raffaello Sasson (già filmmaker di “CinemadaMare”) ritornati al festival per presentare il loro film breve “Frammenti”.
Alle 22,45 spazio allo special guest Gianni Saponara che presenta il suo lavoro su Kubrick prima di presentare il suo film “Corso Dante”. La serata si conclude con la proiezione del film “Vergine Giurata” di Laura Bispuri con Alba Rohrwacher. Presentato in concorso al Festival di Berlino del 2015, il film è liberamente tratto da un romanzo di Elvira Dones del 2009, ed è stato premiato quest’anno con il Globo d’Oro alla migliore opera prima. Il film racconta la storia di Hana, una bambina che cresce sulle montagne albanesi, dove vige una cultura arcaica, maschilista, basata sull’onore, che non riconosce alle donne alcuna libertà; padri, fratelli e mariti hanno su figlie, sorelle e mogli un vero e proprio potere di vita e di morte. Per sfuggire al suo destino Hana si appella proprio alla legge della sua terra, il Kanun: giura di rimanere vergine, prende il nome di Mark e si fa uomo, ottenendo così gli stessi diritti dei maschi, ma rinunciando alla sua femminilità e ad ogni forma di amore. Un rifiuto che diventerà la sua prigione. Ma qualcosa di vivo si agita sotto alle nuove vesti e questo sarà l’inizio di un viaggio a lungo rimandato.