Giovedì 27 febbraio all’interno della rassegna cinematografica “Giovedì d’autore” presso il cineteatro don Bosco di Potenza, il regista Mimmo Calopresti presenterà al pubblico potentino il suo ultimo lavoro “Aspromonte. La Terra degli Ultimi” con protagonisti Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte e Sergio Rubini. Calopresti accompagnato per l’occasione da Paride Leporace, direttore della Lucana Film Commission, partner dell’evento insieme alla Bcc Basilicata, introdurrà le proiezioni del film (ore 19:00 e ore 21:30) e si intratterrà con gli spettatori al termine della prima proiezione per un confronto/dibattito sulle tematiche del film e del cinema in generale.
Il film, ambientato ad Africo un borgo misero e arcaico arroccato sulla costa calabrese, segna il ritorno di Marcello Fonte dopo “Dogman”, nella parte di Ciccio, il “poeta” di Africo. Con Aspromonte Mimmo Calopresti torna alle origini, nella Calabria natia, rifacendosi al modello del melodramma neorealistico a sfondo storico/sociale con un tocco di western. Un po’ di cronaca del dopoguerra, un po’ di antropologia culturale e la topografia impossibile di un paesino senza strada né medico, per raccontare un Sud infernale. Una favola simbolica sull’appartenenza territoriale che punta il dito contro i freni del progresso.
Tratto dall’opera letteraria di Pietro Criaco, ‘Via dall’Aspromonte’ (Rubettino Editore), il film racconta di un paesino arroccato sulla valle e non collegato da nessuna strada in cui una sera l’ennesima donna muore di parto perché il dottore non arriva in tempo. Gli uomini, esasperati, vanno a protestare dal sindaco per ottenere un medico condotto, ma c’è chi come Peppe (Francesco Colella), pensa di ribellarsi e coinvolgere tutti i paesani, gli africoti, nella costruzione di una strada.
In questa impresa, che aprirebbe finalmente Africo al mondo, verranno coinvolti anche quei bambini ai quali Giulia (Valeria Bruni Tedeschi), la nuova maestra elementare che viene da Como, vuole insegnare l’italiano. Ma c’è chi, come Don Totò (Sergio Rubini), brigante della zona e rappresentante di una sorta di proto ‘ndrangheta, non vuole affatto che il paese diventi ‘italiano’.
“Quando ho cominciato a girare, il tema mi sembrava lontano dall’oggi, poi mi sono accorto che i problemi sono sempre gli stessi al Sud, come dappertutto, e che Africo potrebbe essere la capitale del mondo. Insomma gli ‘ultimi’ c’erano allora e ci sono oggi e penso in questo momento agli operai dell’Ilva”, spiega il regista.
Il film, prodotto da Italian International Film con Rai Cinema e scritto da Calopresti con Monica Zapelli, già autrice de ‘I cento Passi’, con la collaborazione di Fulvio Lucisano che nel film fa un cameo nel finale, per Marcello Fonte “dimostra che non bisogna mai smettere di sognare e anche di realizzare i propri sogni”. Valeria Bruni Tedeschi si identifica totalmente nel personaggio di Giulia, maestrina infelice. “Quando si tratta di infelicità ci sguazzo come un pesce nell’acqua. E poi fare la maestra – aggiunge l’attrice – è stato in qualche modo il mio primo vero lavoro. La facevo sempre quando giocavo con le mie bambole da ragazzina”. Infine Sergio Rubini: “Non c’è che dire: ‘Aspromonte’ è un film molto attuale. Ora che va di moda alzare i muri qui, al contrario, c’è chi pensa di aprire una strada. E poi – conclude – adoro fare il cattivo forse perché non avrei mai il coraggio di esserlo davvero”.