“Acquario”, cortometraggio d’esordio del regista toscano Lorenzo Puntoni, figura tra le 15 pellicole finaliste per I Love GAI – Giovani Autori Italiani, nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Arrivato alla terza edizione, il concorso, nato da un’iniziativa Siae in collaborazione con Lightbox, è diventato uno dei più significativi progetti a sostegno dei giovani registi di casa nostra e si terrà venerdì 31 agosto al Lido di Venezia al Cinema Astra dalle 14.30 alle 19.00. Sarà una maratona di corti (a ingresso libero, fino a esaurimento posti) che spaziano nei generi e nelle tematiche, che si sono distinti tra oltre duecento candidati. A giudicare i cortometraggi sarà la giuria composta dal regista Giuseppe Gagliardi, noto per aver diretto film quali Tatanka e serie tv di successo come 1992 e 1993, l’acclamata cantautrice e icona pop del panorama musicale italiano Levante e il produttore Gregorio Paonessa, co-fondatore della casa di produzione Vivo Film.
Il film breve, prodotto da Angelo Troiano e Andrea Gori, la cui produzione è affidata alla casa di produzione lucana Mediterraneo Cinematografica e alla Lumen Films con il sostegno dell’Apulia Film Commission e del Mibact, e che ha visto la produzione associata di Dino Serrao, la partecipazione di Francesco Lattarulo come produttore esecutivo, e la distribuzione di Elenfant Film, racconta la storia di un incontro tra un bambino al primo e spensierato giorno in piscina e un misterioso personaggio dalle intenzioni oscure. Due umanità distanti che si incontrano per caso: da una parte la vittima perfetta e dall’altra il carnefice. Un dialogo impossibile che non cerca di dare motivazioni ad atti di violenza, ma di scavare dentro i ricordi dell’omicida.
Il connubio Lumen Films–Mediterraneo Cinematografica ha saputo dare alla luce un film diverso, che lascia spazio a una regia di petto, che tiene incollati fin dai primi secondi. Poetico e spietato, onirico e realistico, il corto pare disinnescare gli opposti facendo cinema con una struttura omogenea che sa lo stesso colpire e far venire la pelle d’oca. Attuale più che mai, eppure quasi fuori dal tempo con le sue atmosfere sottomarine: le persone all’interno di una piscina diventano come pesci in un acquario, capaci di toccare profondità nascoste, di nuotare agili e spensierate, come se l’acqua fosse la loro materia primordiale. Ma un predatore è in agguato e la leggerezza si spezza.
La sceneggiatura è firmata da Andrea Paolo Massara, Federico Gnesini e dallo stesso regista.
Il cast è composto da Mauro Conte, Marina Savino e il piccolo Tomas Iaia. Infine, fotografia di Juri Fantigrossi, scenografia di Marta Marrone, costumi di Angela Tomasicchio, montaggio di Davide La Porta, suono di Fabio Fortunati e musiche originali di Maurizio Bergmann.