L’Italia dei piccoli paesi si sta svuotando, l’emigrazione ha raggiunto i livelli della metà del secolo scorso. Eppure, a fronte delle persone che vanno via, c’è gente che torna e sviluppa nuove soluzioni, progetti di ritorno nelle aree fragili del nostro Paese. Il documentario “Vado Verso Dove Vengo”, storie di partenze e ritorni nell’Italia dei margini, mette al centro della sua narrazione il complesso rapporto tra le storie di vita di coloro che emigrano e le storie di coloro che restano, due avventure complementari su cui riflettere più attentamente per trovare un nuovo destino delle aree interne italiane.
Presentato in anteprima mondiale al “Bifest – Festival Del Cinema Internazionale” di Bari, il documentario è stato diretto dalla regia di Nicola Ragone, già vincitore del nastro d’argento 2015 con il cortometraggio “Sonderkommando”, e scritto da Luigi Vitelli, lo stesso Ragone e lo scrittore antropologo Vito Teti come consulente. Il documentario vede la partecipazione del poeta/paesologo Franco Arminio, del coordinatore della Strategia Nazionale delle aree interne Filippo Tantillo, della sociologa rurale Rita Salvatore, del poeta/performer John Giorno, della giornalista e autrice Helene Stapinski, della scrittrice e organizzatrice del “Festival della letteratura italiana di Londra” Claudia Durastanti, del coreografo di danza contemporanea Francesco Scavetta, dell’operatrice turistica de “Il Volo dell’Angelo” Antonella Amico, dell’architetto e responsabile del progetto “Wonder Grottole” Andrea Paoletti e del maestro del “Bibliomotocarro” Antonio Lacava.
Dopo l’anteprima nella programmazione ufficiale del Bifest 2019, il documentario verrà proiettato il 4 e il 5 maggio a Matera, al cinema Il Piccolo, con due spettacoli alle 19 e alle 21 (ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione), per poi iniziare il suo tour nei festival cinematografici internazionali.
Il 4 maggio alle 18:30 si terrà una presentazione dedicata alla stampa cui parteciperanno Ariane Bieou, manager culturale della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Antonino Imbesi, direttore amministrativo Youth Europe Service, Paride Leporace, direttore della Lucana Film Commission, Luigi Vitelli, direttore artistico e autore del documentario e Nicola Ragone, regista del documentario.
La pellicola è parte del progetto di Matera Capitale Europea della cultura 2019 “Storylines – The Lucanian Ways”, co-prodotto dall’associazione Youth Europe Service, dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, co-finanziato dalla Lucana Film Commission e con il sostegno del fondo etico di Bcc Basilicata. “Storylines” vede come project leader Youth Europe Service, guidato dalla direzione amministrativa di Antonino Imbesi e dalla direzione artistica di Luigi Vitelli e si avvale della collaborazione di un partenariato composto da Mediterraneo Cinematografica (partner di produzione), Allelammie (partner tecnico) e Simbdea (partner scientifico).
Vado Verso Dove Vengo – Sinossi
Da New York ad Aliano, da Londra a Castelmezzano, “Vado Verso Dove Vengo” raccoglie storie di vita e voci di esperti che narrano il senso del partire e il senso del restare, gli abbandoni e i ritorni nei piccoli paesi delI’Italia dei margini, dove emigrazione e spopolamento sono grandi emergenze da risolvere. Il documentario è un crocevia di testimonianze di un universo esploso in mille schegge, di ombre e di doppi da ricongiungere per trovare un nuovo destino ai luoghi che rischiano di scomparire, di non avere più nulla da raccontare e nessuno, peraltro, a raccontarli. Trame da cui bisogna ripartire per riabitare l’Italia e ricucire un nuovo legame tra piccoli paesi e grandi città, tra centro e periferia, tra comunità locali e flussi globali.
IL REGISTA – NICOLA RAGONE
Sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico, Nicola Ragone si è laureato in Lettere e Filosofia all’Università “La Sapienza” di Roma. Si forma presso il “Cineteatro” di Roma, frequentando corsi di Regia e Scrittura Cinematografica, Direzione dell’attore e Regia Teatrale. In quegli anni con altri suoi collaboratori fonda l’officina culturale “Fullframe” e inoltre collabora con il movimento teatrale “Minimo Comune Teatro”. Collabora con il maestro Ettore Scola nel suo ultimo film “Che strano chiamarsi Federico” e nella sua ultima produzione nel teatro lirico “LaBoheme”. Al cinema, il suo esordio è il cortometraggio noir “L’ultimo nastro” (2009). Di seguito dirige un episodio del lungometraggio “Quilty” (2010), scritto e diretto con altri 4 registi, a cui segue “David Lazzaretti” (2011), cortometraggio in costume commissionato dall’Università “La Sapienza” e tratto dalla storia vera del predicatore di Arcidosso. Il suo successivo cortometraggio, “Oltreluomo” (2011), viene proiettato in circa 40 festival, riscuotendo numerosi riconoscimenti. Successivamente dirige il cortometraggio dal titolo “Sonderkommando” (2014), selezionato in 70 festival internazionali e vincitore di 25 premi, tra cui il Nastro d’argento 2015 come Miglior cortometraggio. Nello stesso anno, firma la regia del cortometraggio “La Riva”, progetto finanziato dalla Lucana Film Commission e prodotto da Arifa Film e “Marciapiedi”, cortometraggio prodotto da Aureliano Amadei e Maiora Film per il progetto “Cinema Inventato”, con la fotografia Daniele Ciprì. Approda quindi al genere documentaristico con “Urli e risvegli” (2016), ritratto del poeta lucano ex-alcolista Carmine Donnola. Inoltre è autore, con Damiano Bruè del testo “Wonderland” (2016), spettacolo con la regia di Daniele Ciprì, interpretato e musicato dal pianista Stefano Bollani, andato in scena al Teatro Stabile di Bolzano. In teatro inizia proponendo adattamenti da testi classici e moderni e mette in scena “Aspettando Vladimiro ed Estragone” (2009) e “Un giudice” (2010, tratto da “La patente” di Pirandello). In seguito si avvicina al teatro danza firmando la regia dell’atto unico “L’asse di equilibrio” (2011).