Prioettato questa sera al cinema Piccolo di Matera il docufilm “Flavioh – tributo a Flavio Bucci” del compianto regista Riccardo Zinna, prematuramente scomparso lo scorso settembre. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione “Lino Perrone” per ricordare il giovane materano prematuramente scomparso.
L’attore materano Pascal Zullino ha accolto in sala il maestro Flavio Bucci, la moglie del regista Riccardo Zinna e produttrice Sandra Pellino, ed il produttore Marco Caldoro. In sala tra gli altri anche l’attore e regista materano Antonio Andrisani e tanti amici che hanno voluto testimoniare con la propria presenza i sentimenti di stima e amicizia nei confronti di Lino Perrone.
La napoletana Sandra Pellino, moglie del regista Riccardo Zinna e produttrice del film, racconta le emozioni di questa pellicola: “E’ un lavoro molto bello, un pezzo del cinema italiano. E’ stato un viaggio che io ho seguito da lontano, divertente, ironico ma c’è anche tanta passione”.
Un film di Riccardo Zenna che racconta la storia di questo grande attore, Flavio Bucci, come è nata l’amicizia tra i due? “Riccardo ha incontrato Bucci a Campobasso e ha subito avuto l’idea di girare un documentario sulla sua vita perchè Bucci è un grande attore che è stato dimenticato e che oggi non tutti conoscono”.
Un attore che però grazie anche al film “Il Vangelo secondo Mattei” diretto da Andrisani e Zullino è stato sicuramente riscoperto e apprezzato: “Il film di Zullino e Andrisani costituisce anche parte del documentario, perchè ci sono delle riprese girate in viaggio verso Matera dove poi Flavio ha girato “Il Vangelo secondo Mattei”, un film che sicuramente ha dato a Flavio Bucci una nuova visibilità e poi adesso anche il docufilm di Riccardo”.
Il produttore Marco Caldoro spiega come è stato realizzato questo progetto dedicato a Flavio Bucci: “L’obiettivo di Riccardo e mia era di fare un ritratto su questo attore meraviglioso che abbiamo incontrato sulla nostra strada. Abbiamo fatto un film on the road, iniziando da Matera perchè la città dei Sassi è stato il motore di tutti perchè è stato il primo appuntamento importante insieme Riccardo per fare una conoscenza vera di Flavio Bucci e capire come si muoveva sul lavoro per il film “Il Vangelo secondo Mattei”, un film in cui io e Riccardo abbiamo anche fatto dei ruoli, quindi c’è un legame doppio tra Flavio Bucci e il film. Noi abbiamo finito di girare il documentario il 3 gennaio 2016 e lui un mese dopo ha scoperto di avere un brutto male, che se l’è portato per due anni e in questi due anni è riuscito a montare il film e a chiudere il film come lo vediamo, come lo voleva lui. Poi purtroppo non si è potuto godere la festa del cinema di Roma che è stato il primo appuntamento importante per questo docu-film”:
“Abbiamo voluto fortemente questo evento – spiega Guido Galante vicepresidente dell’Associazione ‘Lino Perrone’ – per lo stretto legame d’amicizia che c’era tra Lino e Riccardo, non a caso il film materialmente è cominciato a Matera, città a cui Riccardo era molto legato. Questa è un’occasione per ricordare entrambi e per riabbracciare tanti vecchi amici.”
Flavio Bucci è un artista davvero singolare: ha interpretato magistralmente un’infinità di tipi umani, rendendoli tutti unici e irripetibili, ha co-prodotto “Ecce Bombo” di Nanni Moretti, ha prestato la sua voce a John Travolta, Gerard Depardieu, Sylvester Stallone. Flavio Bucci non si può non raccontarlo. Un racconto dell’uomo e dell’artista Flavio Bucci, uno dei massimi attori del teatro e del cinema contemporaneo, accompagnato in un viaggio on the road a bordo di un camper in giro per l’Italia e l’Europa attraverso luoghi e incontri che hanno segnato la sua vita personale e artistica. Un viaggio nella crescita professionale e nella sfera privata dell’attore, che ripercorre le fasi più importanti della sua carriera. Dagli inizi con Elio Petri fino al grande successo televisivo di Ligabue che lo aveva lanciato come uno dei più importanti attori italiani. Ma anche il buio, l’alcol, le droghe e una carriera ondivaga, che avrebbe potuto essere differente. Un viaggio dunque attraverso strade, stanze, suoni, mondi, corpi, amori. Un viaggio iniziato quando il poliedrico Riccardo Zinna, regista-attore-musicista, nel 2015, incontra Flavio Bucci e vede qualcosa di molto interessante da raccontare sull’artista, ma anche sull’uomo, sulla sua vita, pubblica e privata. Assieme al produttore Marco Caldoro, ad un operatore ed un fonico, Bucci è stato seguito sul set materano del film “Il Vangelo secondo Mattei”. In quella occasione, luogo naturale di azione di Flavio, Riccardo ha avuto modo di seguirlo da vicino, per un mese intero, cercando di raccogliere pensieri, spunti, confessioni e dopo Matera, la troupe ha accompagnato Flavio nei luoghi della sua infanzia a Torino, la sua casa natale; a Gualtieri, location del suo famoso Ligabue e luogo dove Flavio, ancora oggi, a distanza di 40 anni, è trattato come un re e salutato da tutti, per arrivare fino ad Amsterdam dalla sua famiglia olandese. Poi è stato riaccompagnato a Roma dove vivono sua madre e suo fratello. Le riprese del documentario si sono concluse nel 2016 con le ultime interviste ad amici, colleghi e familiari.
Il documentario di Riccardo Zinna risulta essere una sorta di “cupio dissolvi” di chi ha vissuto ogni giorno come se fosse l’ultimo. C’è tutta la vita nel bene e nel male di Flavio: l’istrione che ha incarnato la follia di Ligabue ci mette la faccia e sicuramente anche il cuore. Il suo viso stropicciato, segnato da mille eccessi, parla da solo. Bucci è raccontato soprattutto come un attore che non si è mai legato al carrozzone e ha sempre sostenuto i propri valori, un uomo che ha vissuto la vita in modo estremo, senza mai negare i propri errori e senza compromessi.
In sottofondo la colonna sonora composta dallo stesso Zinna, melanconica e potente, ben si presta ad accompagnare questo viaggio presente nel passato. Flavioh offre anche una riflessione sullo stato del cinema e sulla vita, sulle responsabilità di chi nel cinema ci lavora, che sia attore, regista o produttore.
La fotogallery della proiezione a Matera del docufilm “Flavioh – tributo a Flavio Bucci” (foto www.SassiLive.it)