Presentato alla stampa lucana presso il Camera Club di Matera il corto “Zero Killed”, il primo lavoro della regista Amila Aliani. Alla presentazione del “thriller psicologico” hanno preso parte anche gli attori Paolo Ricca, Pietro Faiella, Giulia Weber e Giovanni Andriuoli, Sandra Cianci (assistente alla regia e costumi) e la segretaria di produzione Valeria Labriola.
Soggetto, sceneggiatura e regia di Zero Killed sono di Amila Aliani. Il corto può contare sul patrocinio del Comune di Miglionico. Le riprese, in programma da venerdì 10 a domenica 12 giugno, coinvolgeranno alcuni scorci della città di Matera e si concluderanno a Miglionico.
Il corto non sarà altro che l’inizio del lungometraggio omonimo di prossima realizzazione ed essendo l’intero film un lavoro visionario della mente del protagonista questi primi 15 minuti risultano un episodio a sé. La regista Aliani ha presentato così questo lavoro cinematografico: “Sul set rappresentiamo il ricordo oscurato di un duplice omicidio commesso dal protagonista durante l’adolescenza, che esplode dopo 21 anni, trascinando un strana ossessione che dibatte colpa e giustificazione. Prima delle riprese, il concetto in immagine verrà sostenuto dallo psicologo e psicoterapeuta, specializzato in ipnosi, Rocco Luigi Gliro. Si tratta di una vera seduta di ipnosi – precisa la regista.L’omicidio è scoperto dall’inizio, per questo è un thriller psicologico. E’ un lavoro visionario in cui lo psichiatra tenta di guarirlo, è l’induzione ad uno stato, è la prima identificazione e risulta un corto a sè.”
In merito all’ identificazione con una location precisa l’Aliani ha ribadito il concetto: “La tematica ha un raggio d’azione non limitato. Ho voluto fare un omaggio al paese di Miglionico, ma interni ed esterni non sono identificabili. Le riprese del corto proseguiranno anche nel mese di agosto. Per quanto riguarda la produzione chredo che il lungometraggio ha già un formato adatto ai grandi schermi.
Un lavoro che non è stato facile portare a termine per le scarse disponibilità economiche a disposizione: “Ci siamo arrivati con grande fatica ma crediamo tutti fortemente in questo progetto che parteciperà anche a Festival internazionali (con sottotitoli) a partire dal Lucania Film Festival di Pisticci”.
L’attore Paolo Ricca ha precisato che “La produzione è a basso costo ma ho partecipato ad un lavoro sperimentale e unico per l’energia che lega tutte le persone di questo progetto. I ringraziamenti vanno alla regista per la sua fede incrollabile. Grazie a lei dopo questo lavoro tutti saremo cambiati”.
Ricca, nei panni del personaggio principale, Canio, sottolinea: “Vivo bene questo intenso ruolo, mi sento vicino a lui. Credo che tutti abbiamo i nostri traumi e con loro si cresce. Ringrazio il dottore Gliro, che mi h permesso di vivere delle esperienze utili al mio ruolo e sono molto contento di girare qui a Matera, ogni volta che vengo succede qualcosa di bello”.
Giulia Weber (Anna) racconta il suo ruolo: “Io interpreto la custode del bambino, sono scene che risalgono al 1991. E’ un bel ruolo in cui ragazzo e custode si aiutano a vicenda, una relazione impostante che aiuta a capire che l’unico segreto della vita è andare avanti, quello che conta è il processo che fai”.
Kappa sarà interpretato da Andriuoli: “E’ un ruolo malvagio, un bel personaggio dai lati oscuri, un vero patrigno per Canio”.
Faiella ha descritto il suo ruolo, Baldassarre: “E’ una fluttuazione algida. Non è un essere umano ma un essere psichico quello che produce Canio, un personaggio che riflette gli aspetti del sub conscio. Nella realtà è un intellettuale, uno scrittore serbo che ha vissuto la tragedia della guerra in Jugoslavia.”.
Biografia del cast
Paolo ricca (nella foto in basso) ha lavorato in Come un Delfino di Stefano Reali, in 20 sigarette di Aureliano Amadei, il Capo dei Capi, regia di Alexis Sweet e Enzo Monteleone. una miniserie televisiva in sei puntate.
Giulia Weber oltre a recitare in teatro, ha lavorato in varie fiction tv e soprattutto in numerosi film, tra cui: Il signor Quindicipalle e Io amo Andrea, entrambi diretti da di Francesco Nuti, Giorni dispari di Dominick Tambasco, Honolulu Baby, diretto da Maurizio Nichetti, Il resto di niente di Antonietta De Lillo, Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee.
Pietro Faiella esordisce nel 1991 con lo spettacolo teatrale “La mandragola”. Seguono film come “Schifanosaurus rex”, diretto da Francesco Brocani, regista che lo sceglie anche per la pellicola del 2001 “Medicina i misteri”. Tra gli altri progetti citiamo il thriller “Visioni” di Luigi Cecinelli (2006), “Arrivederci amore ciao” di Michele Soavi (2005) e “Il vestito da sposa” (2001) di Fiorella Infascelli.