Questa mattina nella sala proiezioni del TAM Tower Art Museum, in via Ridola 13 a Matera è stato presentato in conferenza stampa “Mediterraneo”, un videoclip di Alessandro Rak per l’omonimo brano di Mango, prodotto da Mad Entertainment e Riva dei Ginepri, che sarà proiettato in anteprima nella serata finale della kermesse in programma questa sera in piazza San Pietro Caveoso. Alla conferenza stampa sono intervenuti il regista Rek e Laura Valente, moglie di Pino Mango.
Leonardo Fuina e Zeppi Zeppi presidente del Montecatini International Film festival hanno annunciano un gemellaggio per promuovere i film selezionati dal Matiff nella prossima edizione del festival che si organizza nella città toscana dal 4 al 10 novembre 2024.
Laura Valente: “Mediterraneo è un pezzo sensoriale, ci sono i cinque sensi, forse anche di più di cinque, c’è il mangiare, c’è la gente che prega, ci sono i profumi del Mediterraneo, ci sono i colori e Rak è riuscito a rendere figuramente le immagini che io avevo pensato però a legare tutto attraverso questo fil rouge che è questa contemporaneità, questa attualizzazione del Mediterraneo che sta vivendo delle tragedie. Il regista è riuscito a cogliere questa cosa però ribaltandola, quindi è riuscito a fare un ottimo lavoro. Tra l’altro noi non ci siamo sentiti, un artista quando deve fare un lavoro deve sentirsi libero di farlo nella maniera meno vincolante possibile, noi abbiamo solamente indicato il titolo della canzone che secondo noi poteva essere la migliore per questo lavoro”.
Perchè è nata questa idea di fare un altro videoclip di Mediterraneo?
Alessandro Rak: Da regista che si occupa di raccontare delle storie, anche se ho già avuto esperienze di videoclip musicali ma il problema di questa canzone è che è una canzone sensoriale, che non presenta un vero e proprio arco narrativo, anche per la struttura musicale, c’è da perdersi ma non da fare un percorso. Dalle immagini ci si aspetta un’evoluzione ed è questa la cosa in cui ho trovato maggiori difficoltà. Ma ho lasciato prima emergere i personaggi dove per personaggi si intendono non solo le persone ma anche gli ambienti, i luoghi, le cose che parlano e poi come far dialogare le immagini con la musica”.
Cosa l’ha colpita di questo lavoro di Alessandro Rak?
Laura Valente: “Le immagini sono vincolate alla realtà nel primo videoclip invece qui c’è una lettura onirica del testo, non c’è un limite alla fantasia, mi dà una visione di madre natura che abbraccia tutto. Rispetto al video di Mediterraneo girato nel 1992 a Lampedusa mi fa sognare di più, mi prende molto”.
C’è un legame con la Basilicata anche in questo videoclip di animazione di “Mediterraneo”?
Laura Valente: “Certamente, ci sono posti che potrebbero essere Matera, Maratea, Marina di Pisticci, non si può parlare di luoghi ma si deve parlare di Basilicata, Pino amava la sua Basilicata, è nato a Lagonegro, ha vissuto a Lagonegro e sarà per sempre a Lagonegro. E’ mancato in Basilicata. La sua scelta era quella di non lasciare il suo paese nonostante poi abbia fatto carriera in un periodo in cui non c’era il web. Solo negli ultimi anni si è realizzato lo smartworking, perchè lui non voleva lasciare casa sua. Mediterraneo è una canzone che racconta la Basilicata. Anche questa produzione è tutta lucana. Vi racconto un aneddoto che ha raccontato già Pino. Come è nato Mediterraneo? Si è svegliato una mattina e mi ha detto, “sai ho fatto un sogno, ho sognato John Lennon che mi canticchiava questo brano, mi diceva questa è una canzone fantastica, segnala, scrivila perchè è una canzone bellissima”. Lui si è svegliato e subito ha preso un blocchetto, ha tirato il pentagramma, ha messo le note del ritornello e poi ci ha lavorato e ha sviluppato tutta la canzone. La coincidenza è che Pino è mancato l’8 dicembre di dieci anni fa e John Lennon l’8 dicembre del 1980. Questo video rende perfettamente questo concetto, Pino andava alla ricerca di se stesso.
Questa produzione potrebbe avere un seguito, magari per promuovere la Basilicata con altre iniziative di questo genere, magari coinvolgendo anche Angelina?
Leonardo Fuina: “Ci sono idee in campo per sviluppare altri progetti. Abbiamo aperto il festival con una grande famiglia, quella di Sting con la presenza della moglie Trudie Styler e chiudiamo il festival con la grande famiglia musicale lucana, quella di Mango, c’è un disegno in tutto, non voluto, perchè non era facile incastrare queste date. Matera si è candidata da poco a capitale della cultura del dialogo e del mediterraneo, quindi questo può essere un brano che può diventare un punto di riferimento per questa candidatura”
Laura Valente: “Lei ha preso la sua strada, ha la Lucania nel cuore, nell’ultimo brano la seconda strofa nomina Lagonegro ma è chiaro che porta avanti i suoi progetti, come è giusto che sia. Ringrazio davvero gli organizzatori del Matiff per questo invito, quest’anno tra l’altro è il decennale della scomparsa di Pino. Non siamo una famiglia che ha fatto concerti-tributo, celebrativi, lui era molto riservato, io peggio di lui ma crediamo che i 21 album di Pino disponibili su Spotify possano essere utili per tutti, chi vuole ascoltare Pino lo può fare in qualsiasi momento però è anche vero che un pochino di esposizione in più per ricordare la sua figura in ogni caso credevamo andasse fatta e ho pensato che questa sarebbe stata la cosa migliore, farlo in Basilicata perchè è la sua terra. Noi abbiamo casa a Lagonegro, scendiamo tutte le estati, abbiamo un bellissimo rapporto anche con l’Amministrazione Comunale di Lagonegro, con il sindaco Salvatore Falabella che ci chiede di fare delle cose per Pino ma noi siamo sempre reticenti. Ma ci tengo a nominarlo oggi perchè è come se ci fosse anche lui qui. Penso che non bisogna pensare a Matera, Lagonegro ma alla Basilicata, che è una terra neanche tanto grande e neanche con tanti abitanti. Io sono oggi qui a Matera ed è come se fossi a Lagonegro”:
Michele Capolupo
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La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)
Bellissimo. Però il tributo al grande Pino Mango sarebbe bellissimo, e ascoltare i CD o Spotify non è la stessa che ascoltare le canzoni dal vivo, anche cantate da altri cantanti. Ci ripensi Signora Laura e credi qualche bell’evento anche a Roma. Sarebbe bellissimo che la musica di Pino Mango suoni non solo in casa. Buon tutto Savini Saveria Pia