Riceviamo e pubblichiamo il comunicato inviato dal nucleo per la film commission in Basilicata. Il dibattito avviato su Facebook si trasferisce adesso anche sul nostro portale. Attendiamo i vostri commenti.
In Basilicata agosto è trascorso e si avvia alla fine anche fra piccoli festivals di cinema, rassegne cinematografiche balneari, convegni, premi, mostre, presentazioni di libri e celebrazioni nei paesi, che si sono riempiti di turisti e dei compaesani che lavorano lontano in Italia ed all’estero, tornati a casa per le vacanze. In ognuna di queste occasioni è sempre venuto fuori l’argomento Film Commission così com’è testimoniato dalle dalle interviste e dai servizi che il TGR della Basilicata e che altre TV private hanno trasmesso.
Fra le tante voci che si sono levate parlando della Film Commission, alcune meritano una particolare attenzione ed una riflessione. Ospite al Maratea Film Festival, Lamberto Mancini, Direttore Generale di Cinecittà Studios, Segretario Generale dell’ Anica, l’Associazione Nazionale delle Industrie Cinematografiche e dell’Audiovisivo, nonché Direttore della Federazione “Sistema Cultura Italia” in Confindustria e Presidente del Distretto dell’Audiovisivo e dell’ICT, un consorzio senza fini di lucro patrocinato dal Comune e dalla CCIAA di Roma e dall’Unione Industriali Roma, ha detto in un convegno ed al TG3 Basilicata: “ In genere una Film Commission ha successo quando al proprio interno ha delle persone che hanno vissuto per anni, per molti anni, la vita del set cinematografico. Quindi conoscenza della macchina amministrativa da un lato; e conoscenza delle esigenze molto peculiari di chi gira films.” Finalmente si è levata una voce competente che ha parlato in modo chiaro ed inequivocabile.
Un’altra voce meritevole di attenzione è stata quella di Gianpiero Perri, il Direttore generale dell’APT di Basilicata, il quale sentendosi chiamato in causa più volte come candidato alla guida della Film Commission dai rumors di corridoio dell’ambiente politico-cinematografico lucano e da alcune testate giornalistiche, con un intervento trasparente, serio, onesto ed a tratti emozionante ha smentito categoricamente la sua candidatura alla guida della Film Commission che dovrà nascere, affermando che è anche troppo impegnato con la gestione, secondo noi ottima, dell’APT.
Perri è stato chiamato a capo della segreteria tecnica che coadiuverà i lavori della Commissione di esperti che si occuperà ascoltare il mondo dell’audiovisivo lucano e poi trarre la soluzione per la realizzazione della Film Commission. Questa commissione è stata presentata così dal Governatore Vito De Filippo: “Un team di consultazione di tutto rispetto, formato da quattro esperti di comprovata competenza metterà, in tre mesi, la Giunta regionale nelle condizioni di trovare, insieme a tutti gli attori della filiera della creatività, le migliori soluzioni per l’avvio della struttura tanto attesa”.
Mentre andavano in onda queste interviste e nei Festivals gli ospiti parlavano della Film Commission su “Il Quotidiano della Basilicata” venivano pubblicate due pagine tratte da una ricerca realizzata dalla Fondazione Eni Enrico Mattei su: “ Il fenomeno del Cineturismo; gli effetti del cineturismo a livello locale; Le Film Commission: i compiti e i casi di successo; l’indagine sul campo: Basilicata coast to coast”.
La ricerca della Fondazione Eni Enrico Mattei “La film commission in Basilicata: nuovo attore protagonista dello sviluppo territoriale” presentava i risultati di un’indagine sul rapporto tra cinema e turismo, con un focus sulla Basilicata. Nello specifico, la ricerca analizzava i primi impatti turistici (e quindi anche economici) che il film “Basilicata coast to coast” ha avuto sul territorio. Lo scopo è stato quello di fornire un’analisi scientifica del fenomeno e delle sue ripercussioni sull’economia locale anche per la definizione delle funzioni e del ruolo di una possibile Film Commission della Basilicata.
Quella ricerca sotto gli occhi di tutti gli addetti ai lavori era piena di cose che già sapevano in tanti, che abbiamo detto negli ultimi anni e che abbiamo previsto in tempi non sospetti. E’ agli atti un lungo articolo di previsione su quanto sarebbe accaduto dopo l’uscita di tutti i films lucani e di Basilicata Coast to Coast, pubblicato il giorno di Pasqua del 2010 su Il Quotidiano della Basilicata.
La ricerca della Fondazione Mattei del colosso ENI nulla ha aggiunto a tutto ciò che abbiamo vissuto giorno per giorno per oltre vent’anni, che abbiamo analizzato, organizzato, sintetizzato, pubblicato e segnalato in ogni occasione pubblica che trattava questo oggetto. Anzi quella ricerca che esce soltanto oggi dopo tanta sperimentazione sul campo degli addetti ai lavori lucani in Basilicata ed in giro per il mondo si connota per alcune lacune che non possono passare inosservate. Come ha detto il succitato Lamberto Mancini: “Sono quelli che hanno conoscenza dei set, di come si progetta e realizza un film, che sono anche in grado di prevedere tutto ciò che un film può portare ad un territorio”. Purtroppo il solito provincialismo che ha connotato fino ad ora tutto il dibattito politico sulla Film Commission ha impedito di capire che proprio in casa abbiamo alcune eccellenze di questo settore. La Grande ENI e la FONDAZIONE ENRICO MATTEI hanno partorito un topolino…
Dulcis in fundo non poteva non farsi sentire il facebookkiano FORUM PER LA FILM COMMISSION IN BASILICATA, che ha tantissimi meriti, perché ha risvegliato e rinnovato un dibattito che stagnava da mesi e mesi in acque putride.
Quando il Forum era andato in vacanza, nel pieno di agosto ecco arrivare non una “Soffiata” ma un “atto di stima nei confronti del Forum”, definita così dal suo stesso autore, il Dottor Silvio Maselli, direttore della Apulia Film Commisssion.
Maselli è uno dei quattro esperti nominati dal Presidente De Filippo in quel team consultivo di cui abbiamo già scritto poco fa. Maselli è entrato nel Forum già da tanto tempo ed ogni tanto ha espresso liberamente, così come dev’essere, le sue opinioni. E’ un giovane fra i giovani. Bene accetto e bene accolto. Mentre altri intervenuti al Forum, come la Professoressa Gieri, docente di Storia del Cinema alla Università di Basilicata, con stile veramente apprezzabile, hanno abbandonato il Forum il giorno in cui anch’essa è stata nominata nel team consultivo dei quattro saggi, Il Dottor Silvio Maselli ha continuato ad intervenire nel dibattito. A nessuno deve essere negata la parola, così Silvio Maselli ha potuto continuare a scrivere le sue opinioni, a volte condivisibili, fino a quando ha potuto toccare l’apice il 14 agosto con l’annuncio della prima riunione del tavolo tecnico per la costituzione della Film Commission Basilicata convocata per il 30 agosto a Roma, alla presenza del Governatore De Filippo. Basta andare sul Forum su Facebook per leggere il post pubblicato da Silvio Maselli. Naturalmente tutto ciò che è pubblicato su Facebook, (è scritto nelle condizioni contrattuali gratuite) diventa di pubblico dominio. Ora ci chiediamo: la prima qualità di un manager, dovrebbe essere la riservatezza? Soprattutto quando si tratta di un manager pubblico che interviene su argomento delicato come quello della Film Commission della Basilicata che ha suscitato polemiche e lotte politiche da un anno a questa parte. Maselli non è stato riservato, anzi ha concluso la sua soffiata scrivendo: “Vi terrò informati sui suoi esiti.” Quindi Maselli si è eretto a punto di riferimento per tutti quelli del Forum.
Per quale motivo? Il dibattito è andato avanti e in tanti hanno risposto; alcuni amici di Maselli ma tantissimi altri contestandolo, perché si era capito il motivo del suo “atto di stima nei confronti del Forum”. Alla fine Maselli nel suo ultimo intervento legato alla sua “confidenza” ha scritto: “Io vi propongo di incontrarci (anche virtualmente se non e’ possibile fisicamente) dopo l’incontro romano del tavolo tecnico in cui immagino il Governatore De Filippo ci presenterà ai colleghi e traccerà orizzonte istituzionale e risorse disponibili e noi componenti il tavolo diremo la nostra. La mia idea è molto semplice (se posso considerare semplici i miei ultimi 4 anni di vita professionale): fare come in Puglia dove la film commission è stata messa in grado di (ben?!) lavorare dalla politica e io ho potuto esprimere le mie idee manageriali e artistiche senza alcun condizionamento politico. Sullo sfondo però, credo l’obiettivo debba essere quello di giungere a una film commission unica Puglia e Basilicata. Lo penso da sempre, oggi più che mai. Al lavoro e alla lotta!”
Al lavoro e alla lotta Companêros!!! Abbiamo finalmente capito che Silvio Maselli ha un progetto che contrasta con quanto ha affermato Gianpiero Perri al Lucania Film Festival. Perri ha detto che nessuno dei componenti il tavolo tecnico guiderà la Film Commission della Basilicata. Maselli invece ha un grande progetto nella sua testa: creare un’unica grande Film Commission della Puglia e della Basilicata.
Comincia a mancarci tanto Paride Leporace, il quale non parlò mai di una Film Commission calabro lucana. Naturalmente nel Forum le risposte più gentili e sintetiche fra le tante a Maselli sono state: “Come l’acquedotto la Film Commission deve essere lucana!” (Enzo Saponara fondatore del Forum) e “Ma immagini che prima della AFC un manager lucano facesse le comunicazioni su un forum pugliese? La notte della taranta si sarebbe infuocata” (Rossella Cisterna)
e ancora Rossella Citerna: “Maselli, mi dispiace ma non conosci questa terra, le sue difficoltà e le sue aspirazioni. Se fosse venuto Mel Gibson, con il cacchio lo facevi girare a Matera. L’avresti fatto girare a Gravina o altro. Per favore, lasciaci in pace e continua gestire la AFC.” Anche Sergio Rubini, ospite al Festival pisticcese, ha pubblicamente espresso grandi riserve su uno scenario di Film Commission unificata. Ha infatti ribadito la tesi per cui è bene che ogni regione mantenga la propria autonomia culturale e territoriale ma anche economica, rispetto alla gestione dei fondi di cui si potrebbe disporre. Come trascurare l’opinione di un protagonista così importante del nostro cinema, tra l’altro, pugliese.
Il dibattito sulla Film Commission si è infuocato a ferragosto. Ormai pare un conflitto come quello israelo-palestinese. Ora chi sono i palestinesi, i pugliesi? E i lucani sono gli israeliani? O viceversa?
Il conflitto sta diventando storico ed internazionale.
Non sappiamo dove andremo a finire di questo passo, ma possiamo già immaginare che l’acquedotto lucano un giorno potrebbe tornare ad essere l’acquedotto pugliese e così di seguito potremo portare ancora più acqua alla Puglia donandogli la Societa Energetica Lucana che chiamano per brevità SEL, proprio come la SEL di Niki Vendola , “Sinistra Ecologia e Libertà.” Già, perché Silvio Maselli proconsole di Nichi in Lucania, immagina un giorno che Vito De Filippo possa diventare il Vicerè di Sua Altezza Reale il Leader Maximo Nikita…!!!
In realtà secondo una ricerca ancora più antica di quella della Fondazione ENI Enrico Mattei, che risale molto lontano nei secoli dei secoli, ci fu già un tentativo di creazione della Film Commission della Regione Lucana, quando essa fu abitata dai suoi primi popoli che guardarono molto avanti, ed erano già oltre come si direbbe oggi, prima ancora che nascesse il cinema. E pare che Raffaele Nigro ne stia ricostruendo e scrivendo la storia in un libro che racconterà la storia dei Greci, degli Enotri e dei Lucani che volevano fare la Film Commission della Antica Lucania e che anche gli Apuli, i Dauni, i Peucezi ed i Messapi del Salento vollero creare un’unica Film Commission di quella che qualche secolo dopo si sarebbe chiamata poi terra d’Otranto che unisse la Apulia e la Lucania per infine creare una grandissima terra di cinema continentale gestita dagli Japigi una antichissima popolazione indoeuropea proveniente dall’Illiria…”
Documento sottoscritto dal nucleo per la film commission in Basilicata
Rocco Calandriello,Pisticci,Direttore Artistico
Antonio Andrisani,Matera,Autore, Attore e Grafico
Tonino Centola,Potenza, Autore ed Attore
Gianpiero Francese,Melfi,Autore e Regista
Domenico Fortunato,Matera,Attore ed Autore