E’ in uscita in questi giorni nei negozi specializzati e in tutti gli store digitali la riedizione in dvd di “Bugie rosse”, la pellicola-scandalo scritta e diretta da Pierfrancesco Campanella, considerata un vero e proprio “must” degli anni novanta, tra gli appassionati del genere thriller erotico.
Un’opera che all’epoca della sua uscita nelle sale, distribuita dalla major americana Warner Bros, fece molto discutere per le scene molto scabrose di sesso esplicito e cruda violenza. E che soprattutto indispettì non poco le maggiori associazioni gay italiane, per il modo ritenuto troppo “distorto” di descrivere la realtà omosessuale.
Ora la CG Entertainment ha deciso di riproporre il film in home-video per verificarne la validità, a distanza di tanti anni dalla sua realizzazione e dalle polemiche innescate a suo tempo.
Pierfrancesco Campanella ha accettato di riparlare di “Bugie rosse” in un video realizzato per l’occasione dal regista e scrittore Emanuele Pecoraro: l’occasione per fare un po’ di chiarezza, raccontando retroscena, aneddoti e curiosità. Questa intervista fa parte dei contributi “extra” del dvd, insieme a un trailer alternativo, mai diffuso prima d’ora, a una ricca galleria fotografica con scatti inediti e a un recente cortometraggio dello stesso Campanella, intitolato “L’idea malvagia”.
“Bugie rosse” è interpretato, tra gli altri, da Tomas Arana, Gianfranco Jannuzzo, Gioia Scola, Natasha Hovey, Barbara Scoppa, Lorenzo Flaherty, Paolo Calissano, Lamberto Consani e Gianni Franco. Ad impreziosire il cast, la partecipazione straordinaria della grande Alida Valli, uno dei grandi mostri sacri del cinema italiano e internazionale, qui in una delle sue ultime apparizioni sul grande schermo.
Di grandissimo prestigio anche i collaboratori “tecnici” di Campanella: dal direttore della fotografia Mario Vulpiani al montatore Franco Fraticelli, dal costumista Silvio Laurenzi al compositore delle musiche Natale Massara. Tutti nomi entrati di diritto nella storia del cinema. Così come “Bugie rosse”, da film contestato, nel tempo si è trasformato in un irrinunciabile “cult movie”.