A dieci anni dal film The Passion of Christ girato a Matera da Mel Gibson la città dei Sassi rende omaggio alle produzioni cinematografiche che hanno coinvolto il set naturale degli antichi rioni tutelati dall’Unesco e l’altopiano della murgia materana inaugurando un nuovo contenitore destinato ad accogliere migliaia di visitatori appassionati di cinema e incantanti dalle meraviglie naturali e storico-artistiche del nostro territorio.
A promuovere questa iniziativa culturale il giornalista Domenico Notarangelo, per gli amici Mimì, che assieme ai suoi due figli, Mario e Toni ha inaugurato nel pomeriggio il museo “Cinema nei Sassi” all’interno di alcune grotte situate nel Sasso Barisano, al rione Vetera. La passione per la fotografia aveva portato sul set de “Il Vangelo secondo Matteo” girato a Matera da Pier Paolo Pasolini anche Domenico Notarangelo, che ha custodito gli scatti rubati durante alcune pause in fase di lavorazione della produzione. La passione per il cinema ha contagiato anche i figli Toni e Mario. Toni è impegnato in un’attività di produzione di materiale audiovisivo, Mario ha deciso di assumere la presidenza dell’associazione Pasolini nella città di Matera mentre al papà Notarangelo è stata riservata la presidenza onoraria. Il museo fotografico denominato “Cinema nei Sassi” contiene una cinquantina di scatti, esposti in diversi ambienti: i visitatori possono ammirare le fotografie del Museo Pasolini, quelle destinate al Museo del Cinema nei Sassi che comprende attualmente sequenze del film “The Passion of Christ”, di “Anni ruggenti” e di “Cristo si è fermato ad Eboli” e seguire nella sala multimediale le proiezioni di numerosi film girati a Matera. Il primo selezionato dall’associazione Pasolini è il backstage del film The Passion of Christ realizzato da Michela Forbicioni e già presentato martedì scorso nella Casa Cava. Presto si potranno ammirare altre sequenze e immagini tratte da altri film girati a Matera, tra cui “L’Albero di Guernica”, che ha coinvolto sul set anche Mariangela Melato, “King David”, Il Demonio e La Lupa.
Agli scatti dei film girati a Matera si affiancano le opere di un grande artista barese, Claudio Vino, che svela le motivazioni che lo hanno portato ad allestire una serie di “provocazioni sacre” legate alla vita e all’attività di Pasolini. “Questo allestimento – spiega Vino – è un omaggio all’aspetto arcaico della storia. Il ribaltamento dell’ufficialità religiosa è determinato da una nuova crocifissione, in cui sono le donne a sostituirsi a Gesù Cristo. E’ un chiaro riferimento ad alcuni versi tratti da una grande opera di Pasolini, “L’usignolo della chiesa cattolica”. Sono sedici sculture in terracotta che rappresentano delle illustrazioni fuori testo. Un modo naturale per restare in sintonia con gli scatti di Domenico Notarangelo effettuati di nascosto durante le riprese del film “Il Vangelo secondo Matteo”. Notarangelo ha selezionato gli scatti che evidenziano l’aspetto umano di Pasolini, quindi credo che si possano definire delle foto sacre”.
All’inaugurazione del Museo dedicato al “cinema nei Sassi” sono intervenuti il sindaco di Matera Salvatore Adduce, il presidente del consiglio regionale lucano Vincenzo Santochirico, il presidente del Consiglio provinciale di Matera Aldo Chietera, la soprintendente Marta Ragozzino, l’assessore al turismo Alberto Giordano e il presidente del Circolo La Scaletta, Ivan Franco Focaccia.
Michele Capolupo
La fotogallery dedicata all’inaugurazione del museo “Cinema nei Sassi” (foto www.sassilive.it)
La scheda del Museo “Cinema nei Sassi”
In una serie di suggestive grotte del Sasso Barisano vengono esposte in permanenza le foto che Domenico Notarangelo scattò nel 1964 sul set del Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini insieme ad una serie di altre immagini che illustrano il percorso cinematografico che in oltre 50 anni è stato tracciato da registi italiani e stranieri, da Lizzani e Lattuada a Rossellini, a Luigi Zampa, a Pasolini e Nanni Loy, da Arrabal a Franco Rosi, a Tornatore, da Mel Gibson a Gabriele Salvatores e numerosi altri. Sarà possibile anche assistere a proiezioni di backstage realizzati durante la lavorazione di film, a interviste raccolte fra registi, attori e attrici, scenografi impegnati sui set dei Sassi materani.
Il museo fotografico intende anche offrire una proficua collaborazione alla Lucana Film Commission allo scopo di valorizzare i Sassi di Matera e il territorio della Murgia come set naturali per la cinematografia mondiale.
Con il titolo “una forza del passato” a Pasolini è dedicata inoltre la mostra di sculture in terracotta di Claudio Vino, l’artista che già all’illustre scrittore regista di Casarsa aveva dedicato la serie di sculture del “nulla lucente” in memoria della figlia scomparsa prematuramente. L’artista pugliese ancora una volta si rivela rispettoso del messaggio e del linguaggio di Pasolini ch’egli sottopone a processi di maturazione psicologica e artistica, nulla lasciando al caso e tutto vagliando col setaccio della sua sensibilità francescana.
Avviando questa iniziativa Mario Notarangelo, presidente dell’associazione Pasolini, ha rivolto un appello ai materani perché considerino questo museo il frutto della loro storia e che ad esso facciano costante riferimento per arricchirlo nel proseguo degli anni con altre testimonianze e reperti legati ai set cinematografici realizzati nei Sassi.
siamo stati a matera a meta’ settembre 2013, siamo rimasti affascinti da questa spendida città, per noi non abbastanza pubblicizzata. la nostra delusione è stata trovare il museo del cinema chiuso.