“CinemadaMare è un cantiere il cui obiettivo è quello di creare opportunità di formazione e lavoro, per tutti i filmmaker internazionali e non solo” afferma Franco Rina, direttore di CinemadaMare, il più grande raduno internazionale di giovani filmmaker provenienti da tutto il mondo. “Dodici settimane di festival, 5500 chilometri percorsi, 12 regioni visitate, 67 nazionalità ospitate, 310 filmmaker accolti ogni anno, 21 università e scuole coinvolte, 24 workshop gratuiti per tutti. Una carovana di autori che, come in una famiglia, condivide tutto: le proprie esperienze, le attrezzature tecniche, un tetto sotto cui vivere per tutta la durata del festival e anche il cibo – spiega Rina -. E’ divertente scoprire che tra i cidiemmini (così si chiamano i filmmaker di CinemadaMare, ndr) si usa giocare con il nome della kermesse cinematografica, trasformandolo spesso in CinemadaMare e in CinemadAmore. Non sono molto distanti dalla realtà questi appellativi in quanto l’Amore è il motore che spinge tutti gli organizzatori, i collaboratori e i giovani autori a dare il massimo supporto in ogni occasione, e oltretutto la storia conferma che alcune edizioni passate sono state il terreno fertile in cui si sono formate delle coppie che ancora oggi condividono la vita. Quest’anno, la XIV Edizione di CinemadaMare è arricchita dalla presenza di una ‘famiglia CdM’, formata per l’appunto, da due cidiemmini e il loro bambino. Ali, regista iraniano alla sua seconda edizione di CinemadaMare, è accompagnato dalla moglie Zohreh, cidiemmina make up artist, e dal loro bambino di circa un anno Janyar, presentato al Production Meeting del 12 agosto come attore e detentore quindi, del titolo di più giovane partecipante di tutta la storia di CdM. Il papà – conclude il direttore di CinemadaMare – ci anticipa che probabilmente, Janyar debutterà sul grande schermo, proprio durante questa tappa a Nova Siri”.
Per Ali “CinemadaMare è un posto fantastico e interessante per fare esperienza cinematografica, e per questo ringrazio il direttore Franco Rina, per l’opportunità che ci offre. Per la tappa di Nova Siri – continua Ali – assieme ad una troupe internazionale proveniente da Russia, USA, Italia e naturalmente Iran, lavorerò ad una storia che vede come protagonista una donna che desidera ardentemente avere un bambino ma…” non aggiunge altro e invita tutto il pubblico ad assistere alle proiezioni della Weekly Competition del 17 agosto, a partire dalle ore 21,15, come sempre, in piazza Massimo Troisi.
Il 15 agosto, intanto, per la Main Competition saranno proiettati: “L’Aurora che non vedrò” di Domenico Giuseppe Mongelli (Italia, Fiction, 10’35’’), “Pitter Patter Goes My Heart” di Christopher Rainer (Germania, fiction, 20’50’’), e “Metube, 2 august sings Carmina Burana” di Daniel Moshel (Austria, music, 5’). A seguire, per la sezione “filmmaker lucani”, salirà sul palco Carmine D’Elia che presenterà il progetto “Le 131 meraviglie della Basilicata”. E in conclusione, spazio al grande cinema con la proiezione del film di Wes Anderson “Gran Budapest Hotel”.
Il 16 agosto, invece, la Main Competition prevede la proiezioni di: “Non senza di me” di Brando De Sica (Italia,Fiction, 14’), “Domingo” di Raul Lopez Echeverria (Messico, fiction, 20’), “Planet Ai. Iron Love” di Andrey Sokolov (Russia, animazione, 5’16’’). E poi grande attesa per lo spazio speciale dedicato a “The Best of CinemadaMare”: un momento per rivivere, apprezzare e rivedere i migliori lavori realizzati dai filmmaker in queste settimane per partecipare alla Weekly Competition (la competizione settimanale che premia il miglior film realizzato in ogni singola tappa del festival).
E così saranno proiettati tutti i film che hanno vinto la Weekly dalla prima tappa del festival: “You, Me and the End of the World” di Bishal Dutta (USA), che ha trionfato a Santa Marinella (RM); “Widow” di Yandi Laurens (Indonesia), vincitore a San Benedetto del Tronto (AP); “Il Diavolo” diretto da Bishal Dutta (USA), impostosi a Ponza (LT); “Lifedead” di Patrick Orlando (Brasile), che si è aggiudicato la tappa di Sabaudia (LT); e poi “Lenora” di Bishal Dutta (USA) e “Red il the last colour You will see” di Grigory Danilov (Russia), premiati entrambi come best film della quinta Weekly Competition di Maratea (PZ); “Tete a tete” di Sebastiano Messina (Italia) che ha vinto ad Erice (TP); e infine il film “Mamma” di Gonzalo Cotelo (Spagna) vincitore dell’ultima Weekly di Potenza (PZ).
Per quanto riguarda la Main Competition il pubblico della piazza ha votato come miglior film del 12 e 13 agosto rispettivamente “Rock will never die” dei francesi Mathias e Colas Rifkiss, e “Knickers” di Laurent Firode, Francia.