A distanza di dieci anni dal film The Passion of Christ girato tra Matera e Cinecittà da Mel Gibosn, nella città dei Sassi si comincia a discutere di cineturismo e ruolo delle film commission, visto che finalmente anche la Basilicata si è dotata di questo soggetto istituzionale che dovrebbe favorire la crescita dell’industria turistica e di conseguenza il sostegno di nuove produzioni cinematografiche che possono creare lavoro e quindi favorire l’arrivo anche di nuovi flussi turistici. Il tema è stato affrontato a Matera durante il convegno promosso venerdì 4 ottobre 2013 presso l’hotel San Domenico. Al tavolo Paride Leporace, Direttore della Lucana Film Commission, Gianpiero Perri, Direttore dell’APT Basilicata, Cristina Piscitelli, EU Project Manager della Apulia Film Commission, Domenico Fortunato, attore e produttore cinematografico, Gianni Celata, Professore di Economia dei Media presso l’Università Roma Tre e Angelo Bencivenga, Ricercatore della Fondazione Eni Enrico Mattei.
In una fase particolarmente critica dell’economia nazionale è stato evidenziato che l’industria cinematografica può rappresentare una straordinaria opportunità per uno sviluppo sostenibile e duraturo per tutta la Basilicata, in quanto è in grado di creare un importante volano che può sostenere in modo trasversale vari settori economici. Infatti, i servizi a sostegno della produzione interessano la logistica, il personale amministrativo, la ristorazione, il settore alberghiero e l’artigianato in tutte le sue molteplice sfaccettature, da quelle più artistiche a quelle più pratiche (sarti, elettrici, e così via).
Inoltre, i prodotti audiovisivi necessitano di alcune figure specializzate che potrebbero creare interessanti opportunità di lavoro ed allo stesso tempo rappresenterebbero un rilevante vantaggio competitivo nella scelta della location in quanto permetterebbero di ridurre i costi di produzione.
Oltre all’impatto economico diretto, l’industria cinematografica è in grado di creare ricchezza anche attraverso l’incremento del flusso turistico. Infatti, tramite le immagini i luoghi vengono portati a conoscenza del pubblico ed assumono una grande suggestione derivante dalle emozioni che la singola scena e, il film nel suo complesso, sono in grado di trasmettere.
Il Cconvegno è stato organizzato da un gruppo di persone che, dopo aver maturato variegate esperienze in Italia e all’estero, ha scelto di vivere in Basilicata e si pone l’obiettivo di dare un modesto contributo alla crescita di un territorio che ama visceralmente.
Durante il convegno sono stati evidenziati i benefici diretti ed indiretti del cineturismo, al fine di richiamare l’attenzione della società civile e dei decisori politici su questa importante opportunità di sviluppo economico e culturale. Inoltre, anche prendendo spunto da esperienze di successo realizzate in altre realtà italiane, sono state presentate proposte concrete di azioni da mettere in campo per sfruttare a pieno, e nel lungo periodo, le ricadute derivanti dal settore cinematografico. Per fare i film naturalmente servono i soldi ed ecco che la Regione, come accade puntualmente in prossimità di qualsiasi scadenza elettorale, ha deciso di stanziare 1 milione e 800 mila euro per l’Avviso Pubblico relativo al sostegno delle PMI operanti nel campo del cinema e dell’audiovisivo. Il Bando, pubblicato il 12 agosto scorso sul BUR n.30, tiene conto, in particolar modo, delle risorse provenienti dalle grosse case di produzione in grado di capitalizzare investimenti pubblici e privati per la realizzazione di lungometraggi, ma secondo quando denunciato nei giorni scorsi da Rete Cinema Basilicata non prevede vantaggi particolari per chi propone storie inerenti la Basilicata in rapporto alla sua antica storia o a vicende, seppur di fantasia, autoctone. Non sono previsti nemmeno sviluppo di sceneggiature originali relegando la Basilicata a mera risorsa paesaggistica, sfondo.
Nel dettaglio, secondo Rete Cinema Basilicata, il bando premia con ben 20 punti su 100 chi sceglierà di fare la post produzione sul territorio, senza contare che ad oggi non esistono in Basilicata strutture in grado di offrire un servizio del genere secondo i più alti standard professionali. L’Avviso Pubblico inoltre assegna fino a 10 punti su 100 ai progetti che utilizzano “rusorse umane locali”, senza definire chi siano. E’ chiaro che in questo margine di interpretazione può collocarsi qualsiasi figura, provocando una marginalità pericolosa per gli addetti ai lavori lucani qualificati che sono definibili, in maniera univoca, come parte del cast tecnico e artistico principale nativo o residente in Basilicata.
A due mesi dall’uscita e ad un mese dalla scadenza del Bando il convegno è probabilmente stato promosso per fare pubblicità a questa iniziativa della Regione Basilicata ma per sostenere le produzioni cinematografiche e aumentare così gli occupati in questo settore bisogna anche ragionare in altri termini: Rete Cinema Basilicata ha già lamentato l’assenza di uno specifico sportello, il silenzio telefonico degli uffici dell’Autorità di Gestione che ha compilato il bando e l’assenza delle FAQ (Frequently Asked Questions) per chiedere chiarimenti all’ufficio dedicato.
Eppure ci sono 60 soci di Rete Cinema Basilicata che seguono con entusiasmo e fiducia il lavoro svolto fino ad ora dalla Lucana Film Commission, ma tutti pretendono che la tutela dei professionisti e dei tecnici lucani qualificati diventi la mission principale della Fondazione. Vedremo se nei prossimi giorni ci saranno risposte in tal senso.
Michele Capolupo
La fotogallery del convegno su “Cineturismo e ruolo delle film commission” (foto www.sassilive.it)
gente a caso
sono sempre loro che stanno avanti a tutto…..loro mangiano…loro fanno..loro organizzano….loro invitano…loro e gli amici degli amicci, fanno i cavoli loro!!!!!….si spartiscono tutto e tutti!!!!!!!!! ma..vedremo gli sviluppi di questa soria!!!! arrivederci matera…
Ma a chi serve questo??? All’avvocato in prima fila che sembra pronto a buttarsi sui finanziamenti? Al pseudoattore materano che vorrebbe far parte della film commission ma non lo calcolano per niente??
Ma la cittadinanza dov’è ???
Chi è in prima fila, non è detto che lo sia nella vita. Il tempo ci darà ragione. Bisogna solo aspettare e la natura farà la sua giusta selezione, dai cittadini a chi ci amministra.
la foto n°06 rappresenta il nulla materano???
ai posteri …..