Venerdì 16 dicembre 2022 alle 19,30 e in replica alle 21,30 il Collettivodonnematera e l’Associazione culturale Energheia, al Cinema Il Piccolo di Matera, organizzano la proiezione del docufilm “C’era una volta in Italia. Giacarta sta arrivando”.
Saranno presenti i due registi Federico Greco e Mirko Melchiorre con alcuni protagonisti della storia.
Trailer: https://vimeo.com/775741960
Locandina A3
Il costo del biglietto per la visione è di € 6.00.
È un film che documenta come il nostro Servizio Sanitario Nazionale sia stato smantellato rivelando tutte le responsabilità politiche.
Racconta anche un altro aspetto della questione, una storia di resistenza, che ha come protagonisti un gruppo di cittadini di un Paese della Calabria, Cariati, che occupa un ospedale chiuso e lotta per la sua riapertura.
“Nel pieno della pandemia riflettevamo su come (e se) quello che veniva considerato dall’OMS il secondo sistema sanitario nazionale del mondo stesse reggendo la spallata della pandemia” – Spiegano i due registi.
“Approfondendo, ci siamo resi conto che la vera spallata alla sanità pubblica è stata data dalla politica, trasversalmente, nei decenni precedenti. Intervistando e parlando per due anni con esperti di rilievo internazionale, dalla Svizzera agli Stati Uniti, dall’Italia alla Francia, abbiamo capito che definanziamento, austerità, tagli, privatizzazioni, globalizzazione e neoliberismo sono legati tra loro a doppio nodo.
Senza precise scelte politiche, figlie di interessi economici sovranazionali, i primi non avrebbero avuto luogo. Sono stati chiusi ospedali (173), tagliati posti letto ordinari e di terapia intensiva, è stato bloccato il turnover dei medici e sono stati precarizzati infermieri e personale vario. Questo ci ha impedito di salvare decine di migliaia di persone negli anni del covid, e infinitamente di più prima. Gli studi più autorevoli affermano infatti che a ogni taglio di risorse alla sanità pubblica corrispondono – direttamente – innumerevoli morti”.
“Questa è la nostra storia e ci spiega perché oggi sia così difficile curarsi e quanto ci costi. Se prima eravamo in buone mani oggi non ci resta che… augurarci buona salute!!!”