Dal 24 al 26 settembre nel piccolo borgo di Salandra una tre giorni di cinema, musica, teatro, immagini e suggestioni.
Si è conclusa domenica 26 settembre a Salandra la quarta edizione di Storie Parallele, il festival del cinema documentario realizzato da Fargo Produzioni con la partnership di Mediterraneo Cinematografica e con la collaborazione di Lucania Sound Digital, il Forum delle Associazioni e il patrocinio del Comune di Salandra e della Provincia di Matera. Una kermesse interamente dedicata al genere degli short doc che ha mostrato di avere tutte le carte in regola per poter diventare un punto di riferimento nel panorama dei nuovi festival italiani e un modello per tutte le piccole realtà dell’entroterra desiderose di stimoli, confronti, scambi.
“Soste” il tema di questa edizione: un invito a fermarsi per contemplare, ascoltare, a confrontarsi con altre realtà, quelle parallele appunto. Al contrario le immagini mai ferme si sono dirette verso gli spettatori: per tre giorni le piazze del centro storico si sono trasformate in sale e il cinema si è fatto bene primario, al servizio di tutti.
Il pubblico ha seguito con attenzione le proiezioni degli short doc in concorso che sono stati così premiati dalla giuria composta dai registi Francesca Mazzoleni e Giuseppe Marco Albano e presieduta dal noto Daniele Ciprì, pluripremiato regista e direttore della fotografia:
Miglior Short doc “Mirella” di Kassim Yassin Saleh, che racconta la vera storia di Mirella D’Angelo, una donna romana di 67 anni da tempo costretta su una sedia a rotelle. La sua unica isola felice sembra essere la sua città, Roma, che ama a prescindere da ciò che si dice su di lei.
Migliore Regia “Super Soup” di Iacopo Fulgi e Valerio Maggi lo short doc che racconta la storia della signora Yoonrye, cuoca della boutique 7th Twins a Gwacheon, in Corea del Sud che sta rivitalizzando la sua piccola impresa con una nuova ricetta di zuppa e un’originale campagna pubblicitaria.
Migliore Montaggio “Illusione” di Lorenzo Quagliozzi opera che racconta i sogni e le speranze di una concertista greca di origini italiane che negli anni ’50 del secolo scorso incontra a Trieste l’amore della sua vita. Con lui si trasferisce negli Stati Uniti, dove andrà incontro a un amaro destino.
Miglior Fotografia “Dajla: cinema and oblivion” di Arturo Dueñas Herrero così riassunto: la vita continua a Dakhla, uno dei campi profughi sahrawi nel sud dell’Algeria, dimenticato da 45 anni. La celebrazione di un festival cinematografico, il Fisahara, rompe la monotonia. L’evento finisce, la vita (e l’oblio) continua.
Molto partecipati anche i dibattiti, in particolare “Abitare i paesi. Resistenza o resilienza?”, in cui si è discusso a lungo del futuro dei piccoli centri, delle speranze e del ruolo delle nuove generazioni con la partecipazione di Giulia Sonzogno (referente Officina Giovani Aree Interne), Giuseppe Melillo (antropologo), Raffaele La Regina (delegato Assemblea Nazionale PD), Rocco Calandriello (direttore artistico Lucania Film Festival), Giuseppe Soranno (sindaco di Salandra), Nicola Saponara (partner di una start up di sviluppo software) e con l’autore e project manager Luigi Vitelli in veste di moderatore.
Grande successo anche per gli eventi extra legati a Storie Parallele: “Argilla. Sleep Concert – Concerto nei Calanchi” con la partecipazione dell’artista avant pop PIOVE. che ha poi lasciato il palco a “Hydra – performance di improvvisazione su immagini” curato dal compositore e responsabile contenuti musicali Carmine Iuvone e “Il Cammino dei Calanchi” diretto dall’attore e responsabile per le arti performative Giuseppe Ragone, arricchito da esibizioni di artisti del luogo incorniciati insieme al paesaggio tanto brullo quanto fertile per le menti di chi vi è nato e cresciuto.
Tra gli ospiti presenti anche il giovane saggista e regista Ludovico Cantisani presentato da Carmine Cassino (autore e responsabile contenuti audiovisivi) e l’illustratore e fumettista Giulio Giordano, i giovanissimi allievi della scuola di fotografia e filmmanking SpazioTempo, l’attore romano Josafat Vagni, il producer e musicista Federico Leo e il banditore Rino Locantore ospite fisso della kermesse.
Il direttore artistico di Storie Parallele film festival Nicola Ragone, regista e già Nastro d’argento nel 2015 con il cortometraggio Sonderkommando in chiusura, con grande soddisfazione, ha dichiarato: Ho sentito il vostro cuore, la vostra energia, la vostra identità. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato alla quarta edizione di Storie Parallele. Grazie a tutto lo staff per la dedizione e per il sacrificio. Ho sentito tanto amore per i luoghi, tanta ammirazione e tanto rispetto. È stato emozionante vedere il nostro paese invaso da visitatori, da persone provenienti da altre regioni. Per la prima volta gli eventi artistici si sono spostati fuori dal centro abitato, per dare vita a luoghi dimenticati e spesso trascurati. C’era gente di tutte le età e questo ci riempie di gioia. Appuntamento alla prossima edizione, con l’obiettivo di fare sempre meglio, affinché Salandra diventi luogo riconoscibile e riconosciuto.
Dunque anche quest’anno il piccolo borgo di Salandra ha confermato l’apertura della sua comunità verso i nuovi stimoli culturali proposti e la grande predisposizione al confronto costruttivo con gli ospiti e gli spettatori che hanno preso parte ai tre giorni di eventi diffusi dentro e fuori dal centro abitato. Cinema, musica, arte, letteratura, degustazioni e dibattiti. Una formula vincente, che ci auguriamo possa crescere negli anni a venire.
foto di Delia Aliani