La lunga storia del cinema, che muove i suoi passi con pellicole mute, parte da lontano: non solo “anagraficamente” dagli inizi del Novecento, ma anche “geograficamente”, poiché ha radici anche in un piccolo centro della Basilicata, Trivigno, poco più di 700 abitanti e lontano quasi novemila chilometri da quella Hollywood che vide protagonista Robert Vignola, uno dei principali registi del cinema muto, nato proprio nel centro lucano nel 1882.
Una vera propria epopea, quella di Vignola, raccontata in un documentario ideato e prodotto dalla società “Effenove”, presentato a Trivigno. Partito dalla vecchia Europa da bambino con la famiglia, il regista fu proprio uno dei protagonisti delle prime spedizioni cinematografiche oltreoceano: con la compagnia Kalem, infatti, girò numerosi film in Irlanda. Nel ruolo di Giuda partecipò al primo kolossal dedicato alla vita di Cristo, “From the Manger to the Cross”.
L’incontro dedicato a Robert Vignola si è aperto con il dibattito sul tema “Una storia di emigazione e di cinema” che ha coinvolto Livio Jacob, presidente “Giornate del Cinema Muto” di Pordenone, la storica del cinema, Giuliana Muscio, il direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace e il sindaco di Trivigno, Michele Marino.
A seguire si è svolta la proiezione del documentario “Robert Vignola da Trivigno a Holliwood”, storie del cinema muto che hanno incrociato la Basilicata.