Dal 1976 la Rai mandava in onda per la prima volta la serie televisiva “Sandokan, la tigre della Malesia”, diretta da Sergio Sollima e tratta dai romanzi del ciclo indo-malese di Emilio Salgari. La sceneggiatura si ispira in buona parte ai libri Le Tigri di Mompracem e I pirati della Malesia. Il protagonista di quella serie televisiva è Kabir Bedi, attore e regista indiano naturalizzato italiano. A distanza di vent’anni Kabir Bedi scopre per la prima volta i Sassi di Matera grazie all’iniziativa imprenditoriale promossa con una squadra composta da produttori, registi e organizzatori di eventi interessati a produrre film in Basilicata. Dopo diversi sopralluoghi in provincia di Potenza intorno all’ora di pranzo il team indiano ha raggiunto il ristorante La Lopa e in questa occasione abbiamo intervistato Kabir Bedi.
Qual è il segreto del suo successo a distanza di oltre 40 anni? “Non so quale sia il segreto. Nella professione di un attore e in quindi anche nella mia ci sono cose che hanno avuto successo e cose che hanno fallito. Il successo di Sandokan è stata una cosa molto bella ma non mi aspettavo che questo successo potesse continuare per oltre 40 anni. E’ questo il vero miracolo. E sono molto grato al pubblico di questo, mi ritengo molto fortunato”.
Non le dà un po’ fastidio che sia ricordato solo per Sandokan visto che la sua carriera è stata costellata da altri successi in campo cinematografico? “Voi sapete che io ho interpretato tanti ruoli in Italia e all’estero, recitando in molte lingue ma so che voi mi ricordate come Sandokan e questo lo accetto come un onore, perchè ogni attore che sia ricordato dal pubblico in modo indimenticabile. Sandokan mi ha dato questa opportunità e questo onore e quindi penso che non sia una cosa negativa ma una cosa molto bella”.
Kabir Bedi ha deciso di scoprire in questi giorni anche la Basilicata e Matera, che il prossimo anno sarà capitale europea della cultura, per quale motivo? “Sono qui per vedere quali sono le condizioni per fare produzioni cinematografiche in questo territorio. Questa delegazione che arriva dall’India è composta da registi, produttori, persone che scrivono sceneggiature, che disegnano, che fanno eventi, ognuno ha la sua prospettiva per quello che vorrebbero fare. Abbiamo trovato cose di grande interesse in questa regione, posti belli, natura incredibile e location dove noi possiamo girare o creare progetti cinematografici. E sono sicuro che le cose andranno per il meglio dopo questa visita perchè noi siamo tanto felici di quello che abbiamo visto”.
Matera come l’ha trovata, aveva sentito parlare dei Sassi? “Si, certo ma una cosa è sentirne parlare, un’altra cosa è vederli di persona. Quando ero studente di storia quando e sono stato sempre affascinato da questa materia, ogni giorno si imparano cose nuove come imparo anche nuove parole in italiano”.
La delegazione indiana che lavora con Kabir Bedi è composta dalla star Avantika Khatri, dal regista e sceneggiatore Sanjeet Sivam, dall’imprenditrice e organizzatrice di eventi, Veena Bachani, dal regista e produttore Atul Manjrekar, dall’imprenditrice del settore turistico e del food, Megha Gupta, dalla produttrice Leena Khobragade, dalla manager e attrice Eleonora Vanni e dal produttore Angelo Viggiano, di Sirio Studio.
Fino al 15 ottobre la delegazione indiana visiterà le location lucane che saranno realizzate nel 2019 anche a Matera. Le iniziative sono condivise con la Lucana Film Commission e l’Apt.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro con Kabir Bedi (foto www.SassiLive.it) e il selfie su Instagram di Kabir Bedi con lo sfondo dei Sassi e la frase GLORIOUS MATERA! “City of Stones”, famous for its beautiful houses made of stone, is “one of the oldest still-inhabited cities in the world”. Mel Gibson’s “The Passion of Christ” was filmed here.
UNESCO World Heritage Site.
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