Documentario “Frammento di cielo – Le Mura di Sant’Ippolito a Monticchio” di Armando Lostaglio e Pino Di Lucchio presentato al 75° Montecatini Short Film Festival diretto da Marcello Zeppi. Di seguito la nota integrale.
“Se nella pace, se nella contemplazione dello specchio delle acque colorate e del verde dei faggi e dell’azzurro del firmamento, una voce pare sussurri al viandante: soffermati, queste Mura che nessuno più abita, hanno pure tante cose da dire…..”
Lo scriveva Giustino Fortunato, il politico meridionalista di Rionero in Vulture che con tenacia sollevò l’atavica questione meridionale. Il bacino lacustre di Monticchio conserva questo patrimonio monumentale di incomparabile valore storicoe religioso: Sant’Ippolito, il cui insediamento monastico risale alla presenza dei monaci basiliani intorno all’Anno Mille. A picco sul Lago Piccolo insiste, stagliata nella roccia, la Badia di San Michele: il culto giunse proprio da oriente, con i monaci che si insediarono negli eremi a picco sul lago.
Ora, nuovi lavori di scavi curati dalla Sovrintendenza ai beni archeologici, diretta dalla dr.ssa Luigina Tomay, vengono portati alla luce per restituire ulteriore visibilità ad un sito di straordinaria valenza storica per l’intero Mezzogiorno. Su questa linea, le Associazioni Culturali Cineclub “Vittorio De Sica” Cinit e Tg7 Basilicata da decenni operanti sul territorio regionale e nazionale, hanno inteso conferire ulteriore visibilità dei recenti scavi eseguiti sulle Mura dell’antico complesso monastico di Sant’Ippolito sull’istmo dei Laghi vulcanici. Ed hanno realizzato il documentario diretto da Armando Lostaglio con riprese e montaggio di Pino Di Lucchio, con autorizzazione della Sovrintendenza e il contributo del Parco Naturale del Vulture. Titolo emblematico “Frammenti di Cielo”; a condurre come moderni Virgilio sono stati studenti e laureati in archeologia, molti dei quali provenienti dai comuni del Vulture e guidati dalla dottoressa Bruna Gargiulo.
Il documentario è stato presentato in anteprima a settembre scorso durante il Religion today film festival di Trento, ottenendo apprezzamenti di critica e pubblico.