“Il drago della terra bianca” è il vincitore del premio del pubblico al Festival internazionale del Cinema patologico di Roma, la cui 11° edizione, quest’anno svoltasi esclusivamente online, si è conclusa domenica 26 aprile
Una bella soddisfazione per il regista Mario Raele, l’autore Sergio Palomba e il coordinatore generale del lavoro, Giuseppe Petragallo, che hanno lavorato nell’ultimo anno accanto all’associazione “Accoglienza senza confini” di Matera.
Il documentario, prodotto da Rvm Broadcast, è infatti un omaggio al lavoro di questi volontari che da tanti anni sono impegnati in attività di accoglienza e supporto di bambini della Bielorussia che provengono dalle aree del disastro di Chernobyl.
“E’ particolarmente emozionante per noi apprendere di questo riconoscimento – dichiarano a BasilicataMedia Raele, Palomba e Petragallo – poiché giunge nel giorno in cui ricorre il 34° anniversario di quella catastrofe assurda della quale ancora oggi tanti innocenti scontano le conseguenze”.
A congratularsi con gli autori de “Il drago della terra bianca”, oltre al presidente di “Accoglienza senza confini”, Francesco Rubino, anche l’ambasciatore d’Italia a Minsk, Mario Baldi, e il console onorario della Bielorussia in Sardegna, Giuseppe Carboni, intervenuti in diretta su BasilicataMedia proprio per ricordare i 34 anni di Chernobyl.
Il premio del pubblico è stato assegnato al film, che concorreva nella categoria “Lungometraggi” con opere provenienti da tutto il mondo (oltre ad Italia, Iran, Polonia, Francia, Usa, Canada, Russia, Uganda e Messico) dall’artista contemporaneo David Pompili.
Il Festival del Cinema patologico nasce dall’esperienza dell’omonimo teatro romano diretto dal tenace attore e regista Dario D’Ambrosi, che coinvolge sul palco ragazzi disabili e a questa platea si riferisce proponendo produzioni senza un tema specifico ma quasi sempre di forte impatto sociale.
(fonte Basilicatamedia)
Di seguito il teaser documentario “Il drago della terra bianca” e la presentazione della tv bielorussa che si è occupata di questa produzione.