Il telecineoperatore free lance materano Marco Moretti ha inviato una lettera aperta al presidente della Lucana Film Commission Paride Leporace. La riportiamo di seguito.
Egr. Sig. Leporace,
sono un cittadino lucano, nato e vissuto a Matera, e svolgo la professione di Telecineoperatore dall’ ormai lontano 1993.
Come ben potrà intuire, l’aver scelto di assecondare la Passione per questo lavoro,in questa parte di mondo,non è stata una scelta corroborata da esaltanti prospettive.
Mi sono innamorato del meraviglioso mondo delle riprese video perché mi dava la possibilità di raccontare,di trasferire emozioni a chi non aveva la possibilità dei vivere direttamente un evento. Mi permetteva di mostrare il mondo racchiuso in una lente..attraverso i miei occhi. Era per me esaltante e allo stesso tempo percepivo la grande responsabilità che implicava lo svolgimento di tali mansioni. Erano gli anni in cui lavoravamo con entusiasmo, guadagnavamo e ci divertivamo. Non sarebbe stato difficile innamorarsi del proprio lavoro, in un simile contesto. La Passione e l’Amore fanno si che le fatiche e i sacrifici assumano persino un dolce sapore. E dal lontano 1993 sono trascorsi vent’anni o poco più, e per mia fortuna le esperienze si sono diversificate e affinate, con la collaborazione con i maggiori network nazionali o nella realizzazione di opere cinematografiche e televisive.
Tutto questo, a premessa di quanto le sto per scrivere, perchè mi sembrava doveroso poterle dare la possibilità di avere un minimo di conoscenza del suo sconosciuto interlocutore.
Le scrivo perchè Lei ricopre da ormai due anni la carica di Direttore della Lucania Film Commission (LFC).
Le scrivo perché Lei dovrebbe rappresentare il perno di congiunzione fra quanti, a vario titolo ed interesse, gravitano nel settore delle Produzioni Cinematografiche, entro i confini regionali.
Le scrivo perché Lei dovrebbe essere direttamente coinvolto nella creazione delle tanto decantate opportunità professionali legate alla presenza, ormai sempre più frequente nella città di Matera, di Major Cinematografiche come la Paramount e la Metro Goldwin Mayer (per citarne solo alcune).
Le scrivo perché queste opportunità, fino a qualche tempo fa neppure immaginabili, ci sono per l’ennesima volta passate grottescamente sotto al naso, anche dopo la recente produzione hollywoodiana di Ben Hur.
Le scrivo per informarla che le professionalità locali non hanno avuto alcun modo di collaborare con la Produzione del film grazie soprattutto all’incapacità della locale Film Commission di dotarsi di una benché minima organizzazione; la quasi totalità degli occupati locali erano manovali.
Ma sa cosa significa aver perso una simile occasione?
Ha la minima idea di quanti addetti ai lavori avrebbero potuto beneficiare di questa impareggiabile esperienza al fianco dei migliori al mondo nel campo della cinematografia?
Ma ha mai pensato che sarebbe stato per molti, me per primo, un impareggiabile corso di formazione, per giunta ben retribuito, e senza intaccare le finanze pubbliche?
Se analizzo il niente che Lei ha prodotto a riguardo, mi viene facile pensare che Lei non ha alcuna idea su cosa significhi veramente organizzare una Film Commission; mi viene facile pensare che il suo è solamente l’ennesimo incarico politico(non a caso il Consiglio Generale che l’ ha eletta è formato da amministratori e non da tecnici:De Filippo, Lacorazza, Stella_astenuto, Santarsiero, Adduce), sempre più lontano dalla politica del fare.
Ma crede davvero che basti presenziare a qualche Festival Cinematografico, elargire qualche contributo per la realizzazione di cortometraggi, farsi fotografare con Morgan Freeman, per gestire al meglio una Film Commission?
Mi chiedo se lei abbia cognizione di come si sviluppano le dinamiche nella progettazione e nella realizzazione di un film; se è mai stato su un set cinematografico e se ha presente la miriade di professionalità, delle più diverse, di cui si avvale la Produzione per la realizzazione di un kolossal come Ben Hur?
Dalle note biografiche che la riguardano,non si evince una sua specifica esperienza professionale nel campo della cinematografia in quanto apprendo che ha rivestito l’incarico di direttore di due quotidiani locali, che è studioso del cinema(mi piacerebbe sapere cosa significa nello specifico) e che è stato curatore del seminario di tirocinio in cronaca giornalistica del cinema presso l’Università della Calabria (a tal proposito, le ricordo che non è stato nemmeno in grado di organizzare una conferenza stampa con il regista e magari qualche attore, ne tantomeno un tour sul set per dare la possibilità ai colleghi della televisione locale e della carta stampata di raccontare anche con le immagini, un evento di così grande interesse, che si stava consumando nella nostra città).
Mi rammarica il fatto che Lei non abbia mai preso in considerazione la possibilità di avvalersi di professionalità che insistono sul nostro territorio per organizzare insieme un percorso mirato allo sviluppo e al consolidamento di reali opportunità di crescita in termini di occupazione.(visto che Lei non ha alcuna conoscenza tecnica a riguardo).
Mi piacerebbe conoscere di quanti collaboratori si avvale la Lucania Film Commission ed eventualmente il piano programmatico che intende sviluppare,e quello già sviluppato; e quale reale beneficio ha prodotto sul territorio,a due anni dalla sua istituzione.
Dopo la sua ultima apparizione in televisione (intervista realizzata da Sergio Palomba per il Tg di TRM), ha rasentato la farsa: ha parlato dello sforzo profuso dalla Lucania Film Commission nel supporto offerto alla Produzione Americana (ma lo sa che la Produzione non ha idea di chi Lei sia????), e ha continuato parlando a sproposito di un suo sopralluogo nei Sassi di Matera, per appurare che non ci fossero danni lasciati dal grande circo della cinematografia (ma sbaglio o l’opera di controllo sugli Antichi Rioni materani attiene all’Amministrazione Comunale o magari all’Assessorato ai Sassi?????). Non ci vorrà mica far credere che Lei si sia seduto al tavolo delle trattative quando si è discusso della pianificazione delle riprese e della logistica?
Egr. sig Leporace, ma crede davvero che basti vestirsi al buio per poter gestire una Film Commission?
Lei ha la sfortuna di rappresentare un mondo fatto di professionisti, che difficilmente sarà disposto ad ascoltare ancora il suo politichese privo di senso e di verità.
Sig. Leporace, le voglio dire col cuore in mano, che quello che Lei crede un gioco su cui potersi permettere il lusso di sperimentare.. di “dire”.. e di poco per altri,come per me, è vita… è lavoro… sono ambizioni… sogni… speranze. La smetta di giocare con il futuro delle persone.
So che non è Lucano, ma se vuole bene a questa Terra che le ha dato tanto, ci faccia la gentilezza di rassegnare le sue dimissione da Direttore della Lucania Film Commission, perchè si possa davvero iniziare a pensare ad una seria possibilità di sviluppo anche in campo cinematografico a Matera e nella Lucania.
Matera Capitale della Cultura, dovrebbe essere anche questo. Anche avere il coraggio di denunciare pubblicamente, mettendoci la faccia, i giochi subdoli della politica del mercanteggiare, del gioco delle nomine; basta.. a tutto quello che di marcio ci propinano quotidianamente..nella nostra totale, fino ad ora, indifferenza.
Ad maiora semper
Marco Moretti
Ecco la risposta a Marco Moretti riportata da Paride Leporace sul suo profilo facebook. La riportiamo integralmente.
IN RISPOSTA AD UNA LETTERA APERTA
Gentile Marco Moretti, mi scusi se le rispondo solo ora, ma sono impegnato a Pescara per i lavori del meeting dei giovani produttori indipendenti italiani, settore per il quale sento di dover spendere il mio impegno da direttore di Film Commission. La ringrazio per l’occasione che mi da per poter rispondere a Lei e a coloro i quali pongoo questioni di merito e metodo sulla Fondazione LFC. Il dialogo e la trasparenza sono da sempre miei valori, sui quali ho fondato la mia vita ed il mio lavoro.
Per punti, risponderò alla sua lettera, scusandomi per la lunghezza del post:
1) Lei dice che hanno lavorato solo pochi manovali a Ben Hur. Provi a chiedere alla fidanzata di Franco stimato professionista lucano residente a Roma in quante occasioni grazie alle nostre interlocuzione e per quante settimane ha potuto lavorare in Basilicata? È il giovane fotografo lucano che ha potuto fare l’assistente sul set di Ben Hur come lo misuriamo, è la giovane impiegata per cinque settimane in produzione che ha smesso di lavare per un po’ piatti, oppure la ragazza lucana tornata dall’America? E le persone impiegate in sartoria, nei diversi reparti tecnici. Stiamo calcolando persone e risorse impiegate per poter tracciare un bilancio serio della vicenda. Lo faremo con il produttore esecutivo, Enzo Sisti, mio interlocutore diretto di molte questioni che sono state affrontate in questi mesi. Lei dice che non ho mai avuto rapporti con nessuno. Puo’ anche chiedere a lui se vuole aumentare il tasso delle informazioni da lei diffuse, in verità non tutte molto curate. O vuole contestarmi anche la capacita’ di saper controllare una fonte?
2) Vuole calcolare le ricadute economiche di comparse e figurazioni? Le risposte al telefono date? Il nostro ruolo attivo nel cercare migranti regolari e sportivi nelle palestre materane? Il diritto di prelazione per i residenti lucani come comparse.Le nuove linee informatiche e gli uffici rimasti in città’ che saranno messi a disposizione delle produzioni future. Le aree che hanno aumentato bilanci In questo mese sono state più’ di otto. Non finisca nel vicolo cieco attiguo alla casa di Giuda, traditore di Cristo, non sempre in grado di saper recitare la sua doppiezza. Ci siamo anche presi la briga di inviare i provini degli attori lucani alla produzione. Della serie tentarci con ogni mezzo possibile.
Provi a calcolare la ricaduta d’immagine sui giornali stranieri. Oppure il riuso delle scenografie e gli abiti acquisiti dal set. In passato devo dire che la città, tranne poche eccezioni. ebbe poca cura di questo aspetto facendo andare in demolizione tutto il materiale di The Passion.
3) La invito nei prossimi giorni a seguire il programma televisivo Sky, “Quattro Ristoranti”, condotto dallo chef Alessandro Borghese. Con Magnolia abbiamo fatto lavorare in produzione e regia giovani lucani. Per Ciro era la prima volta in assoluto, un’altra veniva dal teatro ed ha fatto la prima esperienza televisiva. La terza invece è una di quelle persone che cerca sempre la tramontana sui social. Sa non riesco ad essere vendicativo. Qualche amico mi accusa di buonismo. Io certo porcate non sono in grado di farle. Erano in sei, gli stagisti, invece, per la realizzazione del film cinese girato a Matera, “Let’s Get Married” (Sposiamoci. 咱们结婚吧), che abbiamo strappato ad altri territori. Chiamo a testimoniare Geo Coretti che abbiamo fatto lavorare anche per “Noi e la Giulia” film di alta quota di listino che molte maestranze,risorse,ritorni d’immagine ha restuito al territorio . Blu Video dovrebbe avere l’onesta’ imprenditoriale di scrivere sui social se ha avuto interlocuzione e benefici dalla mia persona. Mi pare di capire lo si voglia direttore al posto mio. Scado tra due anni. Si proponga. Devo osservare pero’ che un giorno mi disse: “Basta a Matera con questo Pasolini”.
4) In Messico, siamo stati presentati da Italian Film Commissions come Regione apripista nei rapporti con quel paese. Il tutto grazie all’operazione bilaterale messa in campo per la realizzazione della Telenovela “Muchacha Italiana Viene a Casarse”. Dopo le prime puntate anche le ultime si terranno a Maratea con grandi ritorni d’immagine per quel territorio. Negli ultimi giorni la stampa internazionale ha acceso i riflettori sulla Basilicata, la terra del Cinema. E’ solo un caso? E’ solo un caso che tra addetti ai lavori, nazionali ed internazionali, la Basilicata sia unversalmente presentata come modello nel setore audiovisivo e cinematografico, nonostante la giovanissima età della sua Film Commission? Perché qui a Pescara alla nascente film commission abruzzese tutti gli operatori dicono prendete a modello quella lucana? Perché la film Commission di Lisbona farà un workshop con la nostra? Le assicuro che non sono raccomandato da Manuel De Oliveira.
5) Lei conoscerà’ benissimo le ottiche e le Red, ma forse deve documentarsi meglio sulle questioni amministrative. Non sono stato nominato dai rappresentanti politici del Consiglio generale, che invece ha individuato persone di altissimo profilo umano e cinematografico nel consiglio d’amministrazione che hanno anche fatto la storia del cinema di questo paese (Caterina D’Amico, Luigi Di Gianni) o come Franco Rina e Giovanna D’Amato operatori culturali di alto livello che tanto hanno dato e danno alla Basilicata. Sono stato selezionato da un avviso pubblico, e anche chi solleva dubbi in queste ore dovrebbe documentarsi davanti ad un’ineccepibile sentenza del Tar a favore della scelta adottata che per stile non ho divulgato. Sul sito del Tar puo’ trovare giurisprudenza.
6) La nostra unica guida è il piano delle attività annuali. Nel 2014 ha ricevuto l’assenso anche di Gianni Rosa, uno non molto tenero con il governo locale. Ha il merito di essere dichiaratamente di destra e di Avigliano, luogo lucano di politica nobile e non meschina. In quel documento si trovano i nostri risultati. Lei sminuisce il noto Avviso pubblico della Regione Basilicata nel settore della produzione cinematografica per la realizzazione di lungometraggi e cortometraggi di interesse regionale (#bandoallacrisi) che ha attratto decine di produzioni più 17 nuove imprese lucane. Stiamo sulla scelta di dare spazio alle maestranze locali e sulle ricadute economiche nel settore ricettivo. Mai prima erano stati investiti tanti fondi europei nel cinema in Basilicata. L’internazionalizzazione è un altro punto fondamentale per noi. L’adesione all’Italian Film Commission, avvenuta nel 2013, ha consentito anche di partecipare al Mipcom di Cannes, nell’ambito del quale è stata svolta una intensa attività di promozione dedicata alla nostra prima coproduzione internazionale, realizzata con la società messicana Televisa, Paese cui quest’anno era dedicato il salone.
Di gran rilievo la missione organizzata a San Pietroburgo in collaborazione con Lucania Film festival e Apt che ha permesso di iniziare un percorso di gemellaggio culturale con l’Università’ del Cinema di Pietroburgo e di incontrare numerosi operatori del settore.
Tre importanti tappe per la missione di internazionalizzazione del cinema lucano, sono state svolte negli ultimi mesi dell’anno 2014. Brasile, Argentina ed Inghilterra sono stati i luoghi di incontro e di lavoro. In tutte e tre le occasioni, sono state portate avanti azioni di promozione del territorio e della creatività lucana, attraverso incontri bilaterali e grazie al supporto del catalogo della nostra guida produttiva, realizzata in collaborazione con la FEEM, distribuita su supporti innovativi e ad impatto zero. Rispetto agli obiettivi del piano 2014, possiamo dire, con una certa soddisfazione, che il lavoro svolto ha portato buoni frutti e visto alcuni significativi successi. Siamo soliti pero’ analizzare quello che ha funzionato bene e quello che non è andato nella direzione giusta. Ogni notte mi domando se potevo fare meglio. Perché sa, io ogni giorno, penso e mi dedico alla film Commission.
7) Rispetto all’elenco dei professionisti dell’audiovisivo lucano, fornito alla produzione esecutiva del film “Ben Hur”, il dato che abbiamo è in continuo aggiornamento. Esiste una guida pubblica in tre lingue diverse che stiamo provvedendo a ristampare con gli ultimi aggiornamenti. Non è mai stata negata a nessuno. Forse qualche lucano per agevolare il lavoro collettivo dovrebbe evitare di gonfiare i suoi titoli e collaborazioni.
8) Veniamo allo staff della fondazione: sono l’unico dipendente fisso. Le mie mail di lavoro partono dalle 4,30 di mattina come Marchionne. Ma non ho il suo stesso onorario. Ho una passione che mi divora e che mi anima le 16/17 ore che dedico a questo lavoro perché’ ad un certo punto sai che certo lamentismo militante lo puoi convincere e vincere con l’esempio e lo zelo. Ringrazio le due collaboratrici a progetto, il consulente Timpone, il direttore Perri e lo staff Apt, il presidente Pittella, il sindaco Adduce (e’ un problema? non devo dirlo?) l’ufficio di Patrizia Minardi, Sensi contemporanei, i Centri della Creatività, i festival di cinema vecchi e nuovi, il sindacato dello spettacolo, gli esercenti lucani, le piccole e medie imprese, i corsi di cinema dell’Universita’ e dell’Unitre, Luciano Veglia, Mimi’ Notarangelo, Gaetano Martino e le tante brave persone con cui ho collaborato in questi due anni, i molti volontari che mi aiutano a creare qualcosa di utile a Matera e alla Basilicata intera. Quando convincero’ anche lei del mio, non pretendo buono, ma quanto meno onesto e passionale operato dei prossimi due anni, potrò ritenermi soddisfatto come il protagonista del film”Le quattro piume”. Diversamente rimarrà il contributo dato ad una terra e ad un popolo che amo, stimo e rispetto per la sua straordinaria grandezza.
Con la schiena molto dritta la saluta
Paride Leporace
Il regista materano Geo Coretti, citato nell’articolo di replica di Paride Leporace alla lettera aperta di Marco Moretti ha pubblicato una nota sul suo profilo facebook, che riportiamo integralmente.
La Fondazione Lucana Film Commission nasce con l’obiettivo di attrarre le produzioni audiovisive grazie alla competitività dei servizi, alla professionalità delle maestranze e all’abbattimento dei costi di trasferta : cast, troupe e location scouting del territorio. Premesso questo, chiamato in causa, colgo l’occasione per chiarire definitivamente la mia posizione. Per chi non ci conosce Blu Video Srl dal 2000 si occupa di produzioni cinematografiche sul territorio lucano e personalmente, dopo la laurea in lettere con indirizzo cinematografico, insegno linguaggio del cinema e della televisione da oltre un decennio, ho tenuto corsi come docente presso l’università della Basilicata, di Bari e di Cordoba in Spagna e sono uno dei soci fondatori Blu Video, sono regista di quattro lungometraggi, oltre ottanta cortometraggi e numerosi documentari. Ricopro, all’interno dell’azienda, il ruolo di direttore del dipartimento cinema e nello specifico mi occupo di : esecutivo, organizzazione, gestione casting e locations . Ho sempre pensato che la Film Commission, voluta da noi operatori di categoria, avesse come esplicita finalità quella di promuovere aziende e maestranze locali e non che ,invece,si ponesse in concorrenza e antagonismo con le stesse. A riguardo cito la lista presentata all’esecutivo del film di Ben Hur, nella quale aziende titolate, tra cui Blu Video Srl e maestranze competenti, risultavano escluse in toto. Pertanto parlare di benefici e agevolazioni da parte della Film Commission nei confronti della Blu Video Srl è falso. Per quanto concerne il film “Noi e la Giulia” il contatto con la produzione è stato diretto e non procurato dalla Film Commission. L’esecutivo del film ha chiesto il nostro aiuto (offerto in forma GRATUITA) in quanto, a detta loro, abbandonati dai precedenti interlocutori. Casuale è stato anche l’incontro con la produzione cinese che ha valutato (prima di assegnarmi il compito di esecutivo e location manager del set lucano) attentamente il curriculum, l’affidabilità e le competenze. In questa occasione ho dato la possibilità, agli stagisti di cui tu parli, di partecipare al film come collaboratori della Blu Video Srl. Ciò dimostra quanto sia importante e necessaria la presenza di aziende lucane per la formazione dei giovani operatori del settore. Ancora una volta casuale l’incontro con la produzione Magnolia di Sky per la trasmissione “Quattro ristoranti”, la quale ha richiesto, alla Blu Video Srl, un piccolo supporto tecnico, fornito ancora in forma GRATUITA. Voglio precisare che la forma gratuita, a volte, è un atto dovuto, per evitare brutte figure e tutelare l’immagine della categoria degli operatori cinematografici e televisivi del nostro territorio. La mia non è una critica personale a te Paride, (anche perché tu hai chiesto un mio intervento), ma è pur vero che quando l’argomento è il lavoro, gli incontri non devono nascere “per caso”, ma essere ufficializzati da protocolli d’intesa e liste, affinché a tutti venga data l’opportunità di essere tenuti in considerazione. Pertanto sorge necessario precisare che non è compito della Film Commission gestire l’assegnazione del lavoro, ma deve essere una prerogativa delle produzioni esecutive, sulla base della valutazione dei curriculum e delle proposte di preventivo. Ero tra i candidati come direttore della FLC e se oggi qualcuno mi vuole a capo della fondazione è perché conosce la mia dedizione, professionalità e preparazione nel settore. Sono, inoltre, tra i soci fondatori dell’Associazione Pasolini di Matera. Come da te citata, la mia frase “Basta Pasolini!” è stata decontestualizzata da un discorso ben più ampio e rappresentava una provocazione per stimolare una diversa consapevolezza e una presa di posizione, affinché le quotidiane energie venissero pilotate lungo un percorso di nuove opportunità di lavoro di cui la nostra terra ha grande necessità. Il cinema oggi rappresenta un’industria dalle enormi potenzialità e non semplice intrattenimento e “ mondanità”. Spero che questa querelle mediatica faccia da volano per un incontro pubblico, affinché si creino le sinergie giuste, si chiariscano le incomprensioni e soprattutto si pongano le basi per garantire alle future ospitate produzioni supporti validi e all’altezza dei compiti richiesti.
Se si parla di Cinema, di Cinema in Basilicata, non potevo astenermi da questa discussione che in questi giorni si e’ giustamente accesa al termine delle riprese di Ben Hur. Il mondo della Settima Arte e’ composto da innumerevoli figure artistiche e professionali, e poi si divide in due categorie fondamentali, chi di Cinema ne parla ne fruisce e usufruisce (critici, festival, mostre convegni e via dicendo) e chi il Cinema lo fa’. Io, in quanto Interprete di Cinema faccio parte della categoria di chi il Cinema lo fa’ insieme a tutte le altre figure che consentono alla Produzione di un opera filmica. Chi fa’ Cinema, sopravvive respirando l’ aria del Set, si nutre di quell’atmosfera che si crea durante le riprese, cresce nello scambio delle diverse esperienze che ogni abitante del set mette a disposizione di tutti al fine di raggiungere i migliori risultati del prodotto finale. Bene, da quando e’ nata la Film Commission Lucana, da me fortemente voluta e richiesta da almeno un decennio, in Basilicata, effettivamente, si parla solo di cinema e quasi per niente si fa’ Cinema. Internazionalizzare, scambi culturali, accordi tra enti, mostre e parolone varie hanno preso il sopravvento su quella che e’ la produzione cinematografica. Noi tutti speravamo che con la nascita della LFC avremmo svolto il nostro Lavoro/Passione nella nostra terra, senza bisogno di migrare, in maniera piu’ assidua. Ma fin ora questo non’ e’ avvenuto anzi direi il contrario, tutto si e’ bloccato. C’e’ stata un illusione con il Bando alla Crisi, in quanto dopo due anni non si vedono i risultati pratici, tutto dovuto a ritardi burocratici infiniti secondo me scaturiti dal fatto che c’e’ una scarsa presenza sul territorio dei rappresentanti della LFC, visto che la maggiorparte del tempo sono fuori regione a svolgere a quanto pare compiti che secondo me spettano ad altri enti tipo APT o altre aziende di promozione turistica. Noi operatori ci sentiamo orfani, privi di una presenza costante del Direttore che lo avremmo voluto come il nostro padre putativo che ci doveva accompagnare per mano nella nostra crescita artistica e professionale. In piu’ di due anni di attivita’ la LFC non ha ancora il tempo di presentarsi a tutti gli operatori? Perche’ non si fanno incontri mensili per i confronti? Perche’ la sede ufficiale di Matera e’ deserta da sempre? Queste e tante altre domande vorrei porre ma spero di farlo in un confronto pubblico che ufficialmente, credo sia opportuno, la LFC debba organizzare al piu’ presto. Non mi dilungo piu’ di tanto e mi astengo dalle polemiche e dalle criteche rivolte a fatti e persone nello specifico anche se ne avrei tante da esternare visto che vivendo il territorio credo di conoscere abbastanza bene cio’ che e’ avvenuto e che avviene nei retrosena delle ultime produzioni che ci sono state. Aspetto fiducioso un cambiamento di rotta della LFC Nando Irene
Rinfrescare la memoria non guasta:Paride Leporace era stato preferito ad altri cinque candidati: Alfredo Baldi, Domenico Lozito, Domenico Mongelli, Fabio Poggiali e Alberto Pasquale, i curricula sono facilmente
consultabili. L’ex consigliere regionale Navazio fece dei begli interventi.
Io mi limitai solo ad uno che ripropongo, credo interressante per non dire attuale e che questa testa pubblicò.
La Film commission lucana
Quella della Film commission lucana è una telenovela nata dopo il successo del film The Passion girato da Mel Gibson a Matera nel 2004.
Tutti pronti ad affittare i Sassi in qualche modo per dare Lavoro!!!!! Occupazione!!!!!!!!
Ad onor del vero i Sassi vennero fittati a buoni pagatori, gli americani, a pessimi pagatori, gli italiani; alcuni di questi ultimi li hanno invasi ed hanno prodotto anche danni senza pagare, quasi, un bel niente. All’epoca la film commission era rappresentata da qualche volenteroso dipendente del Comune di Matera che metteva a disposizione i suoi buoni uffici ed un qualche risultato si ottenne anche. Non bastava.! La Puglia ne aveva una sua. Anche in Piemonte la film commission era perfettamente attrezzata (che abbia concorso anche essa al dissesto di quella Regione, oltre alle olimpiadi invernali del 2006? ).
“Fortunatamente” Matera ha importato una di quelle personalità che ha animato gli eventi di Torino e adesso ha da spendere 1,5 Milioni di Euro per la nota candidatura del 2019. Che sia l’inizio della fine anche per noi lucani? Più nera della mezzanotte è difficile che sia.
La film commission lucana non ha avuto una facile gestazione e per non partire dal lontano 2004 ci limitiamo ai nostri giorni.
E’ stato nominato un Consiglio di Amministrazione. Dopo opportuni approfondimenti si è capito che non amministra un bel nulla, perché pare non abbia un portafoglio a disposizione e sembra anche ( è poi vero?) che i consiglieri stessi abbiano diritto ad un mero rimborso delle spese. Certo la quantità dei rimborsi non è stabilita ma la ricaduta, per altri versi, è sostanzialmente scontata.
Vi è, poi, il Consiglio Generale, termine moderno per chiamare il Politburo,
Cosa fa il Politburo? Decide.
E’ quello l’organismo decisorio e le sue scelte sono ovviamente criptiche e non motivate, interessi “superiori” vogliono che sia così, al Consiglio Generale spetta la nomina del Direttore.
La globalizzazione e la facilità di accesso alle notizie, anche spulciando su internet i curricula dei candidati, permette di capire che “ non c’è storia” e che la scelta è obbligata e sarebbe difficile fare scelte diverse. Eppure il partito-regione riuscirà a farle: i lucani sanno bene che il sole splende a mezzanotte all’equatore. Il partito-regione non è nuovo a queste scelte ed i risultati tangibili sono sotto gli occhi di tutti: disoccupazione, emigrazione giovanile, povertà, pericolo latente per l’ambiente. Il controllo delle truppe cammellate che vivono nel territorio regionale, sempre più scarse ed anziane, è massimo.
E’ possibile sperare, un’ennesima volta, in un reale cambio di passo, scegliendo il candidato con provate capacità e competenze? Lo sapremo l’11 Gennaio, ce lo dirà il Governatore De Filippo
Matera, 7 gennaio 2013
La sentenza del Tar (qualcosa del tipo “formalmente tutto a posto”) alla quale accenna Leporace non chiarisce minimamente i dubbi su cosa mai sarà saltato in mente ai selezionatori per preferire lui al fior fiore degli esperti mondiali di produzione cinematografica. Bene ha fatto Leporace a non divulgare tale sentenza, meglio stendere un velo pietoso.
Ciò premesso, devo dire che mi pare singolare la pretesa di Moretti: non credo che quando si gira un film all’aperto, oltre alle mille cose da fare, cercare, organizzare, decidere (per esempio in base alle condizioni meteo), la produzione debba pure preoccuparsi di formare, gratis o a pagamento, classi di cineoperatori locali!!