E’ lodevole, ma allo stesso tempo discutibile l’iniziativa dell’Anec di Puglia e Basilicata (Associazione Nazionale Esercenti di Cinema) che chiama a raccolta i filmaker pugliesi e li invita a proporre i loro lavori di cortometraggio durante la settimana della Festa del Cinema. Per diversificare l’offerta e per rispondere ai gusti più disparati, l’Anec invita i giovani pugliesi a proporre i loro lavori perché vengano proiettati prima delle programmazioni consuete nelle sale aderenti all’iniziativa. E i filmaker lucani?
In Basilicata è da poco nata la Lucana Film Commission e da questo punto di vista accettiamo di essere una regione che ha tanto da imparare dalle esperienze altrui, ma da ormai tanti anni il cinema è un aspetto integrante della cultura lucana; precisamente dal 1949 anno in cui Carlo Lizzani realizza il documentario “Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato”. In Basilicata il settore cinematografico e audiovisivo conta ottimi professionisti e moltissimi filmaker che nell’iniziativa dell’Anec di Puglia e Basilicata non vengono assolutamente considerati.
Distrazione o dolo? In entrambi i casi l’Anec non ci fa una bella figura.
La Rete Cinema Basilicata testimonia che i lucani del cinema esistono e tanti hanno raggiunto traguardi degni di lode come un certo Francis Ford Coppola, giusto per fare un nome.
Festeggeremo comunque, ma di certo a Bari quelli dell’Anec Puglia (e Basilicata?) dovranno arrendersi all’esistenza di “Lucani da Cinema” oltre le meravigliose distese dell’Altamurano e le colline del Vulture Melfese.
Mag 09