Il Presidente Paolo Emilio Stasi: nuove competenze ma senza risorse così si rischia di mortificare la promozione cinematografica del territorio. Di seguito la nota integrale.
Nuove funzioni, stessi soldi a disposizione e un testo di legge poco chiaro che lascia spazio a interpretazioni riguardo alla vera natura e al futuro della Fondazione Lucana Film Commission dopo l’approvazione in Quarta Commissione regionale della proposta di legge che ne autorizza il cambio di Statuto trasformandola in Lucana Film and Game Commission.
“Le perplessità del Circolo La Scaletta – spiega il Presidente, Paolo Emilio Stasi – riguardano non tanto il tema dell’estensione delle competenze della Fondazione, quanto piuttosto la scarsa chiarezza sul suo futuro e sul suo funzionamento. Il testo contorto della proposta di legge, la mancanza di risorse aggiuntive per adempiere ai nuovi compiti e l’impasse attuale (che dura ormai da anni) sulle attività dell’organismo, alimentano i dubbi, a nostro parere, che si stiano aprendo le porte a scenari diversi e imperscrutabili della promozione del territorio per le produzioni cinematografiche e di gaming.
Il passaggio chiave risiede nel nuovo articolo 7 dello Statuto che recita: ‘l’introduzione ed istituzione della Game Commission all’interno della Fondazione Lucana Film Commission non comporta ulteriori oneri per il bilancio regionale. La LFGC, nel piano annuale delle attività, prevede e finanzia le attività di gaming con le risorse trasferite dalla Regione o attraverso la partecipazione a bandi pubblici relativi al settore di competenza’. Appare evidente che le risorse per la promozione delle produzioni cinematografiche, già esigue, rischiano di essere ulteriormente decurtate dalla necessità di lavorare anche ad ulteriori progetti legati al gaming che necessitano di competenze specifiche che, se non previste nell’organigramma della Fondazione, dovranno essere reperite al di fuori di essa. Il ruolo di guida della LFGC dovrà inoltre essere svolto da un manager che conosca ugualmente bene entrambi i settori di competenza (Film e Gaming) per essere in grado di decidere in che modo indirizzare le attività di promozione e gli investimenti con il rischio, in caso contrario, che si privilegi uno dei settori a scapito dell’altro.
Per questo motivo – conclude Stasi – torniamo a chiedere che ci si fermi a riflettere e che si chiariscano i punti controversi della legge approvata. Occorre inoltre che ci si ponga la domanda se la Lucana Film Commission abbia ancora ragione di esistere. Se la risposta sarà, come convintamente auspichiamo, positiva bisognerà predisporre un serio e credibile progetto di rilancio definendo ruoli, funzioni, obiettivi e soprattutto le risorse necessarie.
Per chiudere occorre ancora una volta e con forza ribadire che la sede “ovvia” e “naturale” (per intendere anche legale ed operativa) della Fondazione Lucana Film Commission è Matera. Decisione sancita in una legge della Regione Basilicata anche se, con un colpo di mano, circa tre anni fa il consiglio generale della Fondazione Lucana Film Commission ha votato una modifica al proprio statuto decidendo che la sede operativa non è solo a Matera ma anche a Potenza. Strano, per modificare una decisione di una legge Regionale in alcuni casi basta una decisione del consiglio generale della Fondazione Lucana Film Commission ed invece per aggiungere una ulteriore disciplina, il “Game”, si istituisce un’altra Fondazione con una nuova legge regionale. Misteri!”.