Martedì 26 marzo 2024 alle ore 17,30 nel Palazzo Don Giuseppe De Luca a Sasso di Castalda è in programma l’incontro “Giacomo Matteotti nel cinema di Florestano Vancini” per il centenario della morte di Matteotti nell’ambito della 15^ edizione delle giornate di “Frammenti autoriali – le visioni altre”.
Fu l’uomo del coraggio, il più temuto avversario (meglio, nemico) di Benito Mussolini, per questo il fascismo volle che Giacomo Matteotti (Fratta Polesine 1885- Roma 1924) venisse zittito e consegnato alla tomba. Il segretario del Partito Socialista Unitario, il 10 giugno 1924 venne rapito ed ammazzato da una squadra di sicari, due mesi dopo il suo corpo fu ritrovato in un bosco della campagna romana. Matteotti è rimasto nella storia come il primo martire dell’antifascismo, la sua morte fece non poco barcollare la leadership governativa di Mussolini, aprendo una crisi politica (e nel Paese) gravissima, superata da un lato per la debolezza dimostrata dalle opposizioni divise sul da farsi e, dall’altro, per l’appoggio dato ai fascisti da monarchia, esercito e da gran parte della borghesia.. Pacifista ed intellettuale molto pragmatico, Matteotti entrò nella leggenda, infatti fuori dai confini dell’Italia divenne il simbolo della lotta contro la dittatura, ma la giusta valutazione del suo pensiero e della sua opera è stata resa possibile solo a partire dagli anni ottanta ed oggi sarebbe opportuno ritornare a leggere i suoi scritti su riformismo, nazionalismo, scuola, difesa della libertà e delle istituzioni. Per il centenario della morte di Matteotti, il 26 marzo (Palazzo Don Giuseppe De Luca, ore 17.30), il Partito Socialista locale, il Festival Internazionale Marateale e le Giornate della XV° edizione di “Frammenti Autoriali- Le visioni altre” promuovono l’incontro “Giacomo Matteotti nel cinema di Florestano Vancini”. Sguardo da documentarista che trovò una maggiore organicità e compiutezza nel genere politico e storico, il Vancini girò nel 1973 il “Delitto Matteotti” con Franco Nero nei panni del parlamentare socialista. Frutto di una puntigliosa ricerca storica sulla morte di Matteotti, “ il film è denso e teso, avvincente e persuasivo come può essere una lezione universitaria di alto livello”. Intervengono all’incontro Rocchino Nardo, sindaco di Sasso di Castalda, Mimmo Mastrangelo, cinecronista ed ideatore di”Frammenti autoriali-Le visioni altre”, Nicola Timpone, direttore del Festival Internazionale Marateale”.