Giovedì 25 novembre 2021 alle ore 18 al cinema comunale Guerrieri è in programma un evento in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne organizzato da GFG Media con il patrocinio della Provincia di Matera, del Comune di Matera, Matera 2019, Museo Nazionale di Matera, Lucana film commission, Comune di Forenza, Quick Movie, Università degli studi della Basilicata. L’ingresso alla serata è gratuito, fino ad esaurimento posti.
Le restrizioni imposte per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, hanno contribuito a far aumentare in modo esponenziale il numero dei casi di violenza nei contesti intra familiari. Il lockdown è stato un terreno fertile per le violenze in famiglia e i dati allarmanti lo testimoniano: +15% femminicidi +70% violenze domestiche. Per questo è fondamentale sensibilizzare su una tematica sociale così importante ai fini di favorire una cultura di parità.
Asia Argento presenterà il suo libro “Anatomia di un cuore selvaggio”. «Ci vuole coraggio a prescriversi da soli una auto-autopsia completa, afferma Asia Argento, non so in quanti sarebbero soddisfatti dell’esito dell’analisi spietata di se stessi. E allora coraggio, questa è la mia e, prima di giudicare, vi invito a fare altrettanto.»Anatomia di un cuore selvaggio sembra racchiudere tante vite insieme per la quantità di eventi che incalzano il lettore come in un romanzo mozzafiato. È col fiato sospeso infatti che il lettore leggerà di Asia nel mondo degli orchi, ma lei non si tira indietro neanche in questo caso e sviscera tutto, anche le note più crudeli, le più difficili da raccontare.
Durante l’evento saranno proiettati il film documentario Il sole è buio di Giuseppe Papasso e il corto Ricordo opaco di Rosita Larocca, parteciperà Alessandro Haber. Il film documentario “Il sole è buio” di Giuseppe Papasso offre un lucido racconto affastellato di verità e testimonianze. Scritto e diretto da Giuseppe Papasso con la partecipazione di Alessandro Haber, una docu-fiction girata tra Taranto, la Basilicata, Napoli e Roma che cerca di mettere a nudo il fenomeno della violenza sulle donne. Legando testimonianze reali al fil rouge narrativo di un genitore intervistato in una radio privata a proposito delle molestie subite dalla figlia, l’opera – forte, dirompente e fotografata da Giovanni Ragone – cerca di scardinare i presupposti assuefativi che anticipano e conducono, sempre più tristemente, il dialogo intorno a questo tema. Soffermandosi sulla portata di dolore che l’abuso riversa sulla vita delle vittime ma anche di chi sta loro intorno – genitori in primis, la cui prospettiva, nell’opera di Papasso, è centrale – Il Sole è buio è una cruda condanna alla società del disimpegno che nega, archivia e nasconde il proprio turbamento. Una visione necessaria, accompagnata dalle musiche originali di Ennio Morricone.
L’idea di fare questo film documentario, ha detto Papasso, è nata dalla lettura dell’ennesimo articolo sulla violenza di genere. Presto è subentrata l’esigenza di trasformare in racconto gli elementi che, in quella storia rappresentativa di tante altre, hanno smosso la mia coscienza e il mio desiderio di chiarezza: l’indignazione per la prevaricazione, certo, ma soprattutto il desiderio di ascoltare le testimonianze, e quindi apprendere la verità dalle bocche dei protagonisti, senza dover incorrere nel filtro retorico, stucchevole e spesso edulcorato della cronaca.