Gruppo Pro Ambiente partecipa nelle tappa di Nova Siri di Cinemadamare 2021 in programma il 13, il 15 e il 16 agosto 2021 con una serie di produzioni teatrali.
Il territorio novasirese rimane culturalmente attivo ed innovativo, ne sono testimonianza il Direttore di Cinedamare Franco Rina, il coordinatore del Gruppo ProAmbiente Salvatore Scarpato, il Maestro Gaetano Dimatteo, le associazioni Musicarte, Il Gabbiano e Don Diego di Bollita, le Compagnie teatrali Castroboleto, I Fuochi Fatui e il Gruppo Giano Teatro e le molte altre attività culturali presenti sul territorio.
IL GPA, nel rispetto per l’ambiente quale priorità culturale per la sopravvivenza, valorizzando la Madre Terra offesa ed oltraggiata, ne sarà testimone in queste serate con interventi al femminile e con le opere del Maestro Aldo Tucci.
Per il Direttore Franco Rina la partecipazione del GPA non è solo rinnovo delle passioni culturali novasiresi innovative e visionarie, ma anche condivisione delle attività culturali e sociali di rispetto, difesa e protezione dell’Ambiente.
300 partecipanti da più di 50 Paesi del Mondo testimoniano l’importanza culturale di Cinemadamare 2021: da novasiresi siamo entusiasti ed orgogliosi che il più grande raduno di giovani film-makers del mondo venga da questo territorio. Dall’agosto 2003 fino a questa 19ma edizione, il nostro territorio ha avuto la rara fortuna di condividere fra le più importanti e riconosciute specificità culturali al mondo.
Innanzitutto gli attori principali sono i protagonisti di domani: questi giovani cineasti costruiscono, senza barriere e pregiudizi, un mondo migliore dove la conoscenza delle reciproche culture è condividere i valori della qualità della vita, dove la collaborazione interculturale è essenziale per superare gli egoismi nazionalisti e personali e ragionare con la propria testa, dove – e non guasta- la conoscenza diretta e vissuta delle location italiane sono veicolo promozionale originale di una Italia autentica, e dove in sostanza si rigenera la linfa essenziale per l’evoluzione e la sopravvivenza della specie umana: la Cultura.
Dobbiamo impegnarci a favorirne la massima diffusione con strumenti partecipativi, promuovere lo spirito di internazionalizzazione e sprovincializzazione, valorizzarne le conoscenze e le esperienze.
La drammatica emergenza ambientale è sottostimata: purtroppo ancora è percepita con scarsa coscienza e consapevolezza per i ben noti motivi economici e politici. Noi del GPA non crediamo negli obblighi calati dall’alto, perciò siamo culturalmente impegnati a sensibilizzare ed informare per favorire coscienze autonome e pensiero indipendente nella scelta di modificare il proprio stile di vita in funzione del Bene Comune. Solo prendere coscienza del proprio ruolo storico nel percorso evolutivo della specie può determinare il senso di appartenenza ad una comunità dai valori essenziali condivisi. Dobbiamo prendere coscienza che la specie umana può salvarsi solo riconoscendo il valore della Comunità, sostituendo gli egoismi individuali, singoli o negli attuali richiami sovranisti, con interessi della collettività e del Bene Comune.
“Ogni piccolo gesto contribuisce a cambiare il mondo”, dire che ogni singola persona, da sola, non può fare nulla è solo un alibi: contro i micidiali mozziconi dispersi nel suolo e nelle acque, oltre 400 persone ci hanno messo la faccia fotografandosi con un cartello “Io ci sto”. E’ cittadinanza attiva, occuparsi in prima persona dell’Ambiente, del territorio, del benessere delle persone e del Bene Comune e forse è l’avvio di una rivoluzione culturale: dipende da te, dal tuo esserci, dal tuo resistere alle pressioni che farà chi non vuole cambiare, provando a stancarti, dal tuo bisogno di voler contare, dalla tua passione e dalla tua rabbia per tornare a sperare e potere avere un sogno di futuro e di benessere.
Il valore assoluto e non negoziabile del Bene Comune è lo stesso che ha mosso e muove Cinemadamare e sta impegnando il GPA, che lotta strenuamente per liberare suoli ed acque dall’emergenza sanitaria dei mozziconi di sigarette, come per impedire che l’olio familiare usato possa inquinare le falde acquifere, fermi e decisi a non mollare perché anche un singolo albero, oggi, può essere determinante per il nostro domani. Non abbiamo un’altra terra!