Mercoledì 6 novembre 2024 alle ore 18 al cineteatro Guerrieri di Matera saranno celebrati i festeggiamenti per i 40 anni di Tetris, grazie alla partnership con Lucca Comics&Games: Henk Rogers, co-fondatore della Tetris Company, in dialogo con Fabio Viola (comitato scientifico del Matera Film Festival), terrà una masterclass dal titolo “Blocco su blocco: la storia di tetris”, cui seguirà la proiezione del film “Tetris” di Jon S. Baird.
Questa mattina Hank Rogers ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa nella sala Fodale della Biblioteca Stigliani di Matera.
Henk Rogers ha dichiarato: “Io sono una persona molto ottimista. Certamente il tempo, il cambiamento climatico sta andando male, ma noi abbiamo la tecnologia a disposizione. L’85% dell’energia oggi è rinnovabile, noi non dobbiamo rallentare, dobbiamo andare sempre veloci. Io ho un obiettivo, una scadenza, bisogna cercare di attenuare gli effetti del cambiamento climatico entro il 2045, perchè in quell’anno ricorre il centesimo anniversario della nascita delle Nazioni Unite. Noi abbiamo bisogno di fissarci delle scadenze. Se io decido di costruire un edificio in tre anni, io mi devo trasferire in quell’edificio in tre anni e quindi devo cominciare a fare un investimento in questa direzione. Noi abbiamo i soldi, abbiamo la tecnologia, abbiamo il potere per fare qualcosa e dobbiamo fare qualcosa”.
“Io ho comprato una locandina del film “2001 Odissea nello spazio. Mi piacciono i film “Blade runner”, “Contact”, i film drammatici, non mi piacciono i fumetti perchè io penso che non sono molto interessanti per le storie reali ma sono interessanti per gli effetti grafici che vengono utilizzati. Un bel film deve avere anche una musica eccezionale. Se guardo film fantastici ma hanno una buona musica per me sono molto interessanti, penso a Top Gunner o Beverly Hills Cop, Apocalipse Now”.
E’ possibile immaginare la possibilità di realizzare un’edizione speciale di Tetris dedicata ai Sassi di Matera? “Sì, Matera Tetris è possibile. Cosa potrebbe differenziare Matera da Tetris. Matera è una città molto antica, ovviamente i blocchi del Tetris sono molto storici, hanno un aspetto storico, quindi io credo che si potrebbe fare qualcosa, magari si potrebbe personalizzare il gioco in questo modo, mentre si cancellano le linee del Tetris si potrebbero costruire nel gioco delle chiese, degli alberghi di Matera, quindi io credo che in questo modo Matera potrebbe crescere e diventare sempre migliore. La cosa che mi piace di più di Matera sono questi archi, perchè si possono mettere delle pietre una sull’altra e si possono creare delle cose fantastiche”.
Qual è la caratteristica princiale del Tetris? “Il Tetris è un gioco costruttivo, non distruttivo. E questo è uno dei motivi per cui piace alle donne. Alle donne piace essere costruittive, non distruttive. Tutti gli altri giochi sono fatti per i ragazzi, giochi in cui si rompono delle cose, in cui si cerca di distruggere qualcosa, perchè i ragazzi devono mostrare la loro forza, invece nel mondo abbiamo bisogno di costruire qualcosa, come è successo qui a Matera. Un’altra cosa che caratterizza il Tetris è che manca l’aspetto culturale, per questo tutti possono giocare a Tetris, a prescindere dalla loro religione o nazionalità. Quando si gioca a Tetris si entra nel mondo della meditazione. Ha un po’ un effetto meditativo. Quando si medita di solito si è portati a non pensare a nulla ma con il Tetris la mente cerca di riposarsi e io penso che tutti noi dovremmo giocare a Tetris ogni giorno per 5 minuti”.
“Io quando andato in Russia tutti i muri sono andati giù e quindi qualsiasi contratto che abbiamo fatto ha reso questo muri inutili. Io ho vissuto 18 anni in Giappone, dove ci sono piccoli paesi che sono in contrasto tra di loro, questi paesi si chiedono “ma perchè stiamo combattendo tra di noi, per che cosa? Io penso che nel futuro non vedremo più muri e non combatteremo più per nulla”.
Quando ha giocato per la prima volta a Tetris? “Al Tetris mi sono avvicinato 5 volte proprio perchè mi divertivo a giocare a Tetris. Io mi sono laureato in informatica mentre mia figlia è laureata in economia e commercio. Quando le ho chiesto “che cosa vuoi fare da grande”, lei mi ha risposto “voglio fare più soldi di te.” Lei è alla guida della società Tetris e si occupa di marketing e amministrazione economica, quindi è lei che porta avanti l’azienda. Senza il suo lavoro anche questo film dedicato al Tetris non sarebbe stato realizzato”.
Come ha scelto la musica del Tetris: “All’epoca il computer non aveva suoni e gli editori volevano cercare di vendere il Tetris in occidente, ovviamente hanno preso della musica russa. Io ho pensato che la musica popolare russa di oltre cento anni fa potesse andare bene per questo gioco e la cosa più interessante è che non dovevo pagare le royalties per utilizzarla. Oggi invece se vuoi utilizzare una musica russa nelle nuove edizioni del Tetris devi pagare i diritti a chi le ha prodotte”.
Michele Capolupo
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La foatogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)