Con le proiezioni di oggi 11 ottobre, cala il sipario sulla 15^ edizione del Bella Basilicata Film Festival. A conclusione della sezione dedicata alle scuole del Marmo Platano Melandro, l’ideatore e il responsabile della rassegna Vito Leone ringrazia Andrea Meneghelli, responsabile dell’archivio film della Cineteca di Bologna e Giancarlo Concetti della biblioteca Luca Chiarini – Centro Sperimentale di Cinematografia per il supporto fornito alla manifestazione.
“La Cineteca di Bologna – spiega Andrea Meneghelli – ha come missione la conservazione, il restauro e la diffusione del patrimonio cinematografico, in particolare italiano. Lo scopo è lavorare sul cinema del passato per far sì che torni ad essere cinema del presente. Per la nostra Cineteca un festival come quello di Bella è una preziosa opportunità per mostrare il nostro lavoro e far incontrare ai “nostri” film nuovi spettatori. È confortante constatare come una manifestazione così meritoria possa, in un piccolo centro, attrarre un pubblico tanto numeroso e partecipe, aperto all’avventura di nuove scoperte. Significa che il nostro sforzo non è vano, e che occorre insistere”.
Sono tre le opere messe a disposizione dalla Cineteca di Bologna, finite sul grande schermo del Cineteatro Periz nella serata di tributo al maestro Luigi Di Gianni.
“Negli ultimi anni – afferma Meneghelli – abbiamo lavorato molto sul cinema documentario di Luigi Di Gianni: un autore di eccezionale rilievo nel panorama cinematografico italiano, ma racchiuso in una sorta di cono d’ombra scalfito solo da pochi appassionati. Raccogliere i suoi film, restaurarli, mostrarli, per noi era semplicemente un’operazione doverosa. Auspichiamo che l’impegno e la lucida “follia” del festival di Bella proseguano a lungo. E che la Cineteca di Bologna possa tornare in futuro a dare il proprio contributo. Abbiamo nei nostri archivi una Basilicata ancora tutta da scoprire”.
La quindicesima edizione del Bella Basilicata Film Festival, quest’anno ha ospitato dal 3 all’11 ottobre, nella sua sezione parallela e autonoma dedicata a scuola e cinema, dalle primarie alle secondarie di I e II grado, una retrospettiva personale, pressoché completa, di Folco Quilici, il regista ambientalista che ci ha lasciati a febbraio del 2018. Ben sette pellicole che gravitano attorno al tema della sostenibilità ambientale, concesse dalla Cineteca del Centro sperimentale di Cinematografia, di cui Quilici fu allievo di regia, e dalla Biblioteca “Luigi Chiarini” del Csc, rappresentata da Giancarlo Concetti.
“La biblioteca – afferma Concetti – ospita il Fondo Quilici, donato dal regista nel 2009, successivamente integrato nel corso del 2011. Il fondo è composto da 346 tra monografie, soggetti, trattamenti, sceneggiature, tesi, press book, dvd e cartelle di corrispondenza prodotta e ricevuta dal regista. La possibilità da parte delle giovani generazioni di vedere sul grande schermo film come “Ti-Koyo e il suo pescecane”, “Oceano” e “Fratello mare”, realizzati fra il 1961 e il 1975, e molto raramente proiettati in altri contesti, associata ad un percorso educativo scolastico e familiare che ripensi il modo di vivere, di produrre, di consumare e di smaltire, in altre parole una nuova cultura civile ed ambientale, costituisce un primo passo importante in questa direzione. E questa lodevole iniziativa – rileva Concetti – si deve alla sensibilità, all’energia e alla passione creativa di organizzatori culturali e amministratori come Vito Leone che, insieme al suo staff di giovani, in un piccolo contesto di provincia, ha saputo investire, tra mille difficoltà, sul futuro rappresentato dalle giovani generazioni e dalla loro formazione ambientale e civica per avere una società a misura d’uomo e rispettosa della natura che, in definitiva, è sempre stata la mission di un grande documentarista naturalistico come Folco Quilici”.