“Il Natale non è come un film”, cortometraggio sulla riabilitazione psichiatrica nato da un’iniziativa di Casa Johnny&Mery, con il coinvolgimento della comunità educativa “Quadrifoglio&Quadrifoglio Children” di Potenza, patrocinato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma , è stato proiettato in anteprima a Roma (sala Tirreno). Storie vere, racconti e ricordi di persone con disagio, con lo scopo di raccogliere ricordi e memorie durante il periodo natalizio di pazienti/ospiti delle strutture psichiatriche/ casa famiglie. Nel cast alcuni ospiti delle strutture riabilitative in qualità di interpreti e attori. A condurre l’opera l’autrice e regista romana Barbara Patarini insieme con Vincenzo Prisco, amministratore unico delle residenze psichiatriche. I due hanno insieme lavorato all’idea di attivare un progetto cinematografico a tema sociale e hanno concretizzato l’iniziativa coinvolgendo diverse strutture a collaborare con l’invio di racconti e ricordi legati al Natale.
Il racconto elaborato a quattro mani dall’educatrice professionale Chiara Messina e uno degli ospiti della struttura educativa “Quadrifoglio&Quadrifoglio Children” di Potenza è stato selezionato assieme ad altri racconti, e poi adattato dalla registra Barbara Patarini
La comunità educativa “Quadrifoglio&Quadrifoglio Children” di Potenza – coordinata dalla dott.ssa Jessica Basentini, da oltre dieci anni opera sul territorio Potentino per la tutela e assistenza dei soggetti più fragili – ha contribuito con il testo “Metamorfosi natalizie” alla realizzazione di questo progetto.
Riteniamo sia una grande soddisfazione per noi equipe psicoeducativa e per gli ospiti del “Quadrifoglio&Quadrifoglio Children” – sottolineano gli operatori di Potenza – rappresentare, come realtà che si occupa di salute mentale, tutela, educazione e assistenza la Basilicata in un evento unico nel suo genere che tratta di un tema così delicato quanto forte.
Il cortometraggio mette in luce le tematiche quali infanzia difficile, futuro incerto, progresso della malattia mentale e soprattutto sull’indispensabilità di percorsi di riabilitazione: le storie selezionate e raccontate hanno una loro personalità ben delineata, sono toccanti, emozionanti e forti. Trovano però tutte una matrice che le accomuna: all’interno del percorso comunitario e riabilitativo avviene una rinascita interiore.
“La forte connessione che lega le professioni infermieristiche agli ambienti di riabilitazione psichiatrica è raccontata dalla storia. Nei vecchi manicomi era l’infermiere ad occuparsi di tutto: pulizia, terapia, gestione del tempo. Nel corso degli anni sono nate altre tipologie di professioni occupate nel contesto sanitario riabilitativo: tecnici di riabilitazione psichiatrica, operatori ed educatori di comunità, operatori socio sanitari. Inevitabilmente, nelle strutture residenziali socio sanitarie la figura dell’infermiere è indispensabile. Godere dell’appoggio dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma nella realizzazione del cortometraggio Natale non è come un film testimonia la comunità di intenti e il lavoro in sinergia necessario per abbattere i pregiudizi e parlare di salute mentale”. – dichiara Vincenzo Prisco, amministratore Casa.