Ritorna questo weekend l’appuntamento con Ciak Basilicata, al centro “Cecilia” di Tito. Domenica 12 ottobre ci sarà il primo degli incontri dedicati agli special guest lucani. Si comincia con un confronto tra Paride Leporace, direttore della Lucana Film Commission, e Antonio Andrisani, attore, regista e sceneggiatore di Matera.
E così dopo l’appuntamento di due settimane fa con il professor Gian Piero Brunetta, ora tocca a due noti protagonisti delle attività cinematografiche della nostra regione animare il dibattito culturale. Quello di domenica infatti è il primo faccia a faccia che Ciak Basilicata propone e conclude il quarto ciclo di incontri (“Action”).
Due personalità diverse, unite dall’amore per il cinema e con tante idee, che si confronteranno pubblicamente davanti ai corsisti di Ciak Basilicata e a tutti coloro i quali vorranno prenderne parte per intervenire e arricchire il dibattito. Sarà una importante occasione per avere maggiori lumi sulla qualità delle produzioni filmiche lucane e per nuove idee progettuali. Tutto questo aiuterà a capire se la Basilicata, oltre ad essere terra di cinema, è anche terra di cineasti.
Ciak Basilicata, lo ricordiamo, è un pacchetto formativo gratuito per 30 giovani filmmakers lucani. L’iniziativa è di CinemadaMare, e rientra nell’ambito del programma Sensi Contemporanei, realizzato in collaborazione con la Regione Basilicata. Il corso prevede dodici incontri (denominati “Actions”), uno ogni quindici giorni, coincidenti sempre con un fine settimana nell’arco di sei mesi.
Saranno approfonditi i principi e le tecniche della cinematografia digitale, già proficuamente sperimentati secondo la formula del festival CinemadaMare e finalizzati alla realizzazione di cinque cortometraggi, ai quali lavoreranno gli stessi partecipanti al corso, organizzati in gruppi (ogni gruppo produrrà un film).
L’invito a partecipare è rivolto a tutti, giornalisti, curiosi e appassionati di cinema, che si incontreranno domenica 12 ottobre, dalle ore 10 alle ore 14, al Centro per la Creatività “Cecilia” di Tito.