IL LFF PRONUNCERA’ I SUOI VERDETTI E POI SPAZIO ALLA MUSICA CON I ROCK’N’ROLL KAMIKAZES
Si chiude con la classica, imperdibile festa questa nuova edizione (la dodicesima) del Lucania Film Festival. Bilancio certamente positivo, nonostante le condizioni atmosferiche che hanno penalizzato alcuni eventi.
La quarta e ultima giornata del festival è innanzitutto il momento dei premi: dopo la carrellata di film dai cinque continenti (dei cinquecento giunti ne sono stati selezionati e proietatti 38), la Giuria, composta dall’iraniano Mousa Alijani, dai francesi Gèrard Venturelli e Maila Doukouré e dall’italiano Giuseppe Marco Albano, dovrà decidere i suoi vincitori.
Scelta non semplice, considerata l’alta qualità delle opere in concorso, ma che sarà certamente accolta con il solito positivo coinvolgimento da parte del pubblico che alle 21,30 affollerà Piazzetta Mazzini, diventata per l’occasione la “Sala Piccola” del Festival.
Un po’ prima, alle 19, sul “Terrazzo”, la Giuria incontra il pubblico e i registi, per discutere delle cose viste, delle sensazioni vissute, delle idee maturate nel corso della manifestazione che ogni anno sembra arricchirisi di nuovi stimoli e voglia di fare.
Dopodiché, spazio alla musica. E che musica! Saranno gli esplosivi Rock and Roll Kamikazes dello scozzese Andy Mc Farlane, incontenibile cantante, chitarrista e leader di questa nuova band a movimentare, in Sala Grande, l’ultimo atto del Festival 2011.
Leader degli Spamabilly Borghetti e degli Hormonauts, che peraltro chiusero con grande successo il Lucania FIlm Festival di due anni fa, Mac Farlane torna a Pisticci con una nuova band (italiana per i restanti 3/4), che è una robustissima miscela di rockabilly, swing, country music elettrica ma anche di soul e musica black. Insomma, molto semplicemente rock and roll, al massimo della sua potenza, da eroi spericolati dei riff e del ritmo, come ben testimonia anche l’album della band da poco uscito, dal titolo “Tora Tora Tora”.
Il risultato è facile da prevedere: grande partecipazione fisica ed emotiva di tutti, pubblico, registi, addetti ai lavori e persino staff, in una serata piacevolmente liberatoria dopo gli entusiasmanti ma alquanto faticosi impegni della quattro giorni festivaliera.
Infine, a conclusione della serata e dell’intero Festival, la proiezione dei film vincitori in Sala Piccola, con gli occhi di pubblico e operatori sulle immagini ma la mente e il cuore forse già proietatti verso una nuova avventura di questo piccolo grande festival di cinema e arte tra le strade, che ogni anno, tra impegno e sacrifici degli organizzatori (l’Associazione Allelammie) e dei tanti partners, riesce a regalarci un’emozione in più.
Sergio Rubini a Pisticci per il Lucania Film Festival. Un intreccio tra cinema, viaggio e legami familiari intorno alla città del cortometraggio. Alberto Rubini, papà di Sergio, già dipendente delle FAL e capostazione per qualche tempo della storica stazione di Pozzitello – location del film Cristo si è fermato ad Eboli – che incontra suo figlio Sergio attraverso il cinema. Rubini padre, infatti, è attore nel corto “Stand by me” – proiettato in serata nella sala grande del cinema all’ aperto del rione Terravecchia – mentre suo figlio Alberto è regista de “L’uomo Nero” , l’altro corto extra, con sullo sfondo il tema della stazione e del viaggio. Ed il treno era stato lunedì scorso la location, a Villa Longo, della conferenza stampa di presentazione del festival, sancita dalla partnership delle FAL.
Un viaggio nel cinema e nella cultura quello di Rubini nell’ incontro col pubblico sul terrazzo della Casa della Cultura. Si parla di film commission. “In Puglia la legge fu fatta da Fitto ed ora finanziata da Vendola. Un investimento sicuro, visto che adesso si stanno girando 14-15 film nella mia regione. -spiega Sergio Rubini -Le previsioni di incremento del turismo pugliese sono del 38%. Credo che ogni regione debba avere la sua struttura autonoma, perchè questi organismi nascono come un qualcosa di legato al territorio. Va vista come un servizio che crea professionalità e cultura”.
Premiati a fine serata i Rubini da Vito Di Trani, sindaco di Pisticci, città del Cortometraggio. La dodicesima edizione del Lucania Film Festival si è aperta il 10 con le performance musicali di Rocco De Rosa e gli Acustimantico. Il 12 appuntamento con il convegno sul “cinema bendato” e lo spettacolo di Paolo Imbruglia “Live Audio Drama”.
Angelo D’Onofrio
L’UNIONE ITALIANA CIECI E IPOVEDENTI DI BASILICATA AL LUCANIA FILM FESTIVAL 2011
Ha preso il via nel suggestivo palcoscenico a cielo aperto di Pisticci la XII edizione del Lucania Film Festival che quest’anno ha voluto dedicare un filone dell’arte cinematografica alla fruizione da parte delle persone con disabilità.
La presenza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti di Basilicata e dell’U.N.I.Vo.C. di Matera e Potenza, opportunamente coinvolte, nella giornata del 12 agosto testimonia, infatti, da un lato, l’interesse e la volontà di promuovere il cinema senza barriere e, dall’altro l’opportunità di veicolare linguaggi alternativi alla sola visione.
Il cinema senza barriere, realizzato in alcune città italiane, consente alle persone con disabilità dell’udito e della vista di condividere cinema di qualità alla pari con gli altri. I non vedenti ricevono una cuffia a raggi infrarossi che diffonde un commento audio, con dati aggiuntivi rispetto ai dialoghi del film. Vengono descritti, ad esempio, stati d’animo, azioni, modalità di ripresa, paesaggi. I non udenti leggono i sottotitoli dei dialoghi – completati con indicazioni sui rumori e sulla musica – in modo da comprendere e godere il film.
E’ estremamente importante, a nostro avviso, che un festival internazionale, come quello di Pisticci, allarghi il proprio raggio di azione in termini di messaggi da affidare al grande pubblico; ciò vuol dire che i tempi sono maturi per veicolare buone prassi e far crescere il nostro territorio. Lo dimostra il programma messo a punto dal Lucania Film Festival per il 12 agosto che prevede alle ore 19.00 al Terrazzo il convegno “Cinema bendato. La settima arte per i non vedenti” con la partecipazione di Mirco Mencacci uno dei migliori montatori del suono in Italia al quale è ispirato il film “Rosso come il cielo” di Cristiano Bortone, ambientato in Toscana nei primi anni ’70.
Il programma prevede, inoltre, alle ore 22.00 nella Sala Grande la performance teatrale di Paolo Briguglia in Live Audio Dramma ispirato al libro “Nel mare ci sono i coccodrilli”. La rappresentazione sarà al buio e i partecipanti bendati e ciò per sperimentare, in un contesto che annulla la vista, il valore dell’ascolto, della fantasia e della creatività.
L’essere bendati, in una simile ambientazione, infatti, favorisce una maggiore attenzione in funzione del teatro senza essere distratti dalla curiosità di guardarsi intorno.
L’invito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e dell’U.N.I.Vo.C. è di partecipare numerosi a questa singolare ed emozionante esperienza, grazie alla quale ciascuno scoprirà di avere delle abilità che pensa di non possedere.
Sempre il 12 agosto gli appassionati della musica Dance – anni ‘70, ’80 e ‘90 saranno coinvolti da Domenico Mancusi, non vedente, in arte Fulmin DJ.
LUCANIA FILM FESTIVAL – SECONDA GIORNATA: PAOLO BRIGULIA, DA BASILICATA COAST TO COAST ALLA SPERIMENTAZIONE TEATRALE. “LIVE AUDIO DRAMA” ANNULLA LE DIFFERENZE CON I NON VEDENTI NEL GIORNO IN CUI IL LFF MOSTRA IL SUO RISVOLTO SOCIALE
Se nell’arte c’è un senso che va oltre la semplice (si fa per dire) estetica, esso sta forse nel tentare l’impossibile, nell’invadere il territorio dell’utopia. E’ possibile far “vedere” teatro ai non vedenti? Deve essere stata una simile domanda, al tempo stesso artistica e sociale, a muovere il bravissimo Paolo Briguglia nella commovente impresa teatrale di “Live Audio Dramma”, in scena il 12 agosto (ore 22, sala Grande) al Lucania Film Festival. Un’impresa che appare impossibile ma che lo è molto meno se si pensa al teatro non solo come “visione” ma anche ascolto, sensazione, percezione dei corpi e del movimento, e che anzi diventa naturale, quasi semplice, nella misura in cui si vive il teatro come un evento sentimentale, capace di mettere le persone in contatto profondo, diciamo pure in comunione.
Il lavoro di Briguglia, che vede l’attore siciliano in veste di regista ma anche attore, affiancato in scena da Roberto Salemi (le musiche sono composte ed eseguite dal vivo da Francesco Accardo), è ispirato alla struggente vicenda narrata in “Nel mare ci sono i coccodrilli”, il fortunato romanzo di Fabio Geda, finalista al Premio Strega 2011. E’ la storia vera del viaggio di Enaiatollah, bambino afgano di etnia hazara abbandonato dalla madre e protagonista di un viaggio infinito, in solitudine, forte solo degli insegnamenti lasciatigli dalla madre medesima: non rubare, lavorare per guadagnarsi da vivere, evitare l’uso di droga e di armi da fuoco (cosa complicata, in quel regno dell’oppio e delle armi che è l’Afghanistan di oggi e di ieri). Un viaggio che terminerà in Italia, a Torino, dopo una vera e propria odissea nella notte dei tempi (i tempi attuali), e che dunque fa il paio con il buio che avvolgerà lo spettacolo di Briguglia: spettatori bendati da mascherine (splendide, prodotte a mano dalla Occhiaieria Artigiana di Tito) e proietatti in una dimensione che, per una volta, è quella del non vedente: interiore ma anche aperta agli altri sensi oltre la vista.
L’evento di Briguglia avrà un’anticipazione culturale, nel pomeriggio (ore 19, Terrazzo), con il convegno “Cinema bendato. La settima arte per i non vedenti”, organizzato con l’Unione Ciechi ed Ipovedenti Italiani di Basilicata e a cui partecipano la Presidenza del Consiglio Regionale della Basilicata, Gianpiero Perri presidente dell’APT, FAL Vision Editore, Mirco Mencacci e Domenico Fortunato, oltre allo stesso Paolo Briguglia ed ai referenti regionali dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, Angelo Camodeca e Maria Buoncristiano.
A chiudere i ricchi eventi della terza giornata del Festival, il concerto di mezzanotte, in sala Piccola, di Giuseppe D’Avenia e Raffaele Bifulco: la canzone folk, etnica, popolare ma anche contemporanea di D’Avenia e della sua chitarra acustica, accompagnato dal flauto di Bifulco in un avvolgente percorso musicale che vede al centro l’album (“Anima errante”) appena pubblicato da D’Avenia.
LUCANIA FILM FESTIVAL 2011 – PRIMA GIORNATA
La breve cerimonia di inaugurazione nella sala dell’arte della Casa della Cultura ha aperto i lavori del XII Lucania Film Festival di fronte ad una platea in grado di rappresentare lo spessore internazionale dell’evento, in un contesto che testimonia la ricchezza della sua offerta culturale, capace di andare ben oltre la dimensione concorsuale delle opere ammesse alla selezione finale per la conquista delle famose “Elle”.
Non è un caso che a far da prologo alla prima giornata di lavori del LFF sia stato il casting di Camarda Film, giovane casa di produzione cinematografica tutta Lucana, impegnata a realizzare “Una Domenica Notte”, il primo lungometraggio del giovane autore lucano Giuseppe Marco Albano, scritto ed interpretato dall’attore materano Antonio Andrisani. Nel corso dell’intera mattinata, pertanto, sono stati ricercati figuranti e comparse da inserire all’interno della pellicola. Le selezioni hanno coinvolto circa 50 soggetti.
“Ce l’abbiamo messa tutta – ha esordito il Presidente di Allelammie, Massimiliano Selvaggi – per allestire un evento all’altezza delle aspettative, perché riteniamo che il Lucania Film Festival sia una esperienza necessaria. L’augurio è che i lavori di quest’anno possano essere forieri, per quattro giorni, di scambi, dialogo, pace ed amore. In evidenza, ovviamente, resta il cinema, che per noi rappresenta anche uno strumento per dire alcune cose sul posto in cui viviamo”.
Subito dopo la cerimonia di apertura dei lavori è stata inaugurata la seconda edizione di “11 x 11 th”, concorso di Arti Visive rivolto ad artisti emergenti, curato dal filosofo Tommaso Ariemma e diretto dall’artista Claudia D’Anna, entrambi partenopei.
Con “11 x 11 th”, 12 artisti per la 12a edizione, il LFF punta l’attenzione sulle varie forme di linguaggio dell’arte, oltre a quello cinematografico per dare visibilità alle più disparate forme di comunicazione culturale.
In serata spazio alla musica, con il secondo atto della trilogia chapliniana del famoso pianista Rocco De Rosa. Le sue origini lucane lo coinvolgono pienamente nel progetto T.I.L.T. di Allelammie, legato alla ritornanza dei creativi lucani. Per De Rosa la presenza al Festival ha un funzione che sposa pienamente la filosofia di T.I.L.T “Nel tornare nella mia terra d’origine – ha spiegato il pianista – provo sentimenti contrastanti di odio ed amore. Trovo una terra bellissima, ma quasi inerme di fronte alle devastazioni. A volte sembra quasi che gli stessi lucani siano complici inconsapevoli di questa aggressione al paesaggio, alla natura ed alla cultura. In questo senso la ritornanza dei creativi lucani, che possono sfruttare un ponte con realtà stabili come il Lucania Film Festival, può portare con sé quell’energia utile a stimolare le persone ad attivarsi per vivere meglio e difendere questo territorio. In questo senso il Festival cerca di costruire una continuità e creare situazioni che abbiano uno sviluppo nel tempo. Per questo motivo sarò sempre al fianco del progetto di Allelammie”.
La creatività musicale applicata al cinema, cede poi il testimone alla canzone d’autore. Gli Acustimantico hanno fatto ritorno al LFF dopo 12 anni ed hanno trovato, per dirla con le loro parole, “una Pisticci sempre più bella, a conferma che qualcosa di positivo c’è. E la prova della continuità di questo percorso è proprio il Lucania Film Festival, un luogo, come la stessa Basilicata, di cui fidarsi”. E sul quale continuare a scommettere, nonostante le difficoltà, da cui non è immune nemmeno un evento che consolida la sua tradizione in 12 anni di esperienza come il Lucania Film Festival. “Quella appena iniziata – ha tenuto a precisare il Direttore Artistico, Rocco Calandriello – è una edizione a prestazioni gratuite e se possiamo egualmente offrire un programma all’altezza è merito delle relazioni che abbiamo saputo creare. Il suo successo è nella capacità di avere un contatto umano con le persone”. Il Lucania Film Festival è soprattutto una questione di atmosfera.
(foto Marco Lettini)