Tra i cortometraggi fuori concorso presentati al Matera Film Festival-Off c’è anche “The Gift”, realizzato a Los Angeles dal giovane e talentuoso regista Lorenzo Sisti. Dopo la mostra fotografica dedicata alla festa in onore di Maria Santissima della Bruna, patrona della città di Matera, Lorenzo Sisti ha deciso di presentare in anteprima al Matera Film Festival il suo short girato nel deserto del Mojave in California.
Di seguito la recensione a cura di Geo Coretti e la nota del regista Lorenzo Sisti.
La sceneggiatura asciutta di The Gift di Lorenzo Sisti, lascia spazio a virtuosismi fotografici, a inquadrature insolite ed uno stile narrativo evocativo metaforico.
Si tratta di una storia di riscatto, speranza, salvezza raccontata per immagini e ambientata lungo le strade di una California assolata e solitaria. Il cortometraggio diventa espressione della consapevolezza che Dio non ci ha voltato le spalle e che ciò di cui ha bisogno in questo momento il mondo è di un po’ di stupore. La figura del “passeggero” si prodiga per rendere dignità ad un essere umano “il pilota” più sfortunato , senza chiedere niente in cambio. Forse questo è il tono più adatto per proporre un personaggio altrimenti inverosimile , che ammicca alla metafora cristiana, che instilla, invece, con decisione una forma di dipendenza psicologica in soggetti tanto fragili.
The Gift va apprezzato proprio per il suo messaggio utopico,per il suo distaccarsi dalla realtà e al contempo a denti stretti subirne le vicissitudini, per i valori positivi che comunque veicola .
Il cortometraggio raggiunge momenti molto intensi grazie anche alla melodia di una nota ripetuta più volte che da corpo ad una musica che incornicia con toni di inquietudine tutta la vicenda.
Il regista è bravo nella gestione della sotto trama tratteggiando una successione di pensieri , percepiti dalle persone comuni in maniera inconsapevole, da cui traspaiono emozioni legate ai valori della famiglia e della fede. In questo continuo conflitto interiore il regista mantiene un mirabile equilibrio senza eccessi di patetismo e retorica, sfruttando con millimetrica precisione l’ipnotica colonna sonora .
Da sottolineare in complesso l’ottima performance di Ricky Schultz ed Ernest Keith Walker , interpreti efficaci di un sentimento che porterà a scoprire la bellezza e la difficoltà della mortalità.
Note del regista Lorenzo Sisti
The Gift è un progetto che nasce dalla volontà di trasmettere il tema dell’effetto dell’autocritica sulle nostre azioni davanti alle avversità della vita attraverso una lente religiosa.
Ho voluto sperimentare e prendermi delle libertà dal punto di vista tecnico, le quali mi sono sembrate più adeguate alla realizzazione di una storia semi-astratta.
Ho voluto sfruttare le occasioni che si sono presentate per sperimentare tecniche che ritraessero il concetto di Miraggio vs Realtà. Le due fasi si distinguono per colori, montaggio, mixaggio e shift dell’ambiente circostante.
Questi elementi mi hanno aiutato a separare la confusione e la perdita del controllo della vita di Michael, il protagonista, dalla la calma e la ripresa delle proprie scelte.
È stato scelto il deserto del Mohave in California perché considerata la location che raffigurasse al meglio il conflitto interiore di Michael. Un ambiente isolato, arido e privo di vita in cui il protagonista è perso e non vede una via di scampo.
La fotogallery del corto “The gift” di Lorenzo Sisti
Dopo aver spento i riflettori per la prima edizione del Matera Film Festival con la cerimonia di premiazione, questa mattina al cinema Guerrieri è partito il Matera Film Festival-Off: presentazioni di libri, retrospettive e appuntamenti culturali rappresentano gli eventi preparatori all’edizione successiva del Festival. A tenere a battesimo il progetto tre eventi dall’alto valore socioeconomico e culturale. Al mattino i cavalieri dell’Ordine della Stella italiana, Maurizio Mastrangelo e Marco Giannantonio, hanno presentao il documentario “E’ come stare a casa” di Pippo Venditti e Luciano Barletta che racconta come il loro sogno imprenditoriale sia diventato realtà in Irlanda. A seguire Gaia di Vanzan e Bellieni, The field of miracles di Bizzi e “Luigi Di Gianni: soul of the south di Jeannine Guiyard
Il programma pomeridiano si è aperto con “Robert Vignola, da Trivigno ad Hollywood” e due selezioni speciali. La prima a cura di “CIRCE – Common Initiatives To Promote Cinema Across Italy-Albania-Montenegro”, progetto europeo che intende rilanciare il sistema produttivo audiovisivo di Albania e Montenegro attraverso una partnership con le regioni Molise e Puglia e l’altra realizzata da Premier Film, che direttamente dalla settimana della critica di Venezia ha proposto Accamòra (in questo momento) di Emanuela Muzzapappa, Adam di Pietro Pinto, “Zombie” di Giorgio Diritti, “Penelopes” di Ludovico Cantisani, opera arricchita dalla fotografia del maestro Luciano Tovoli, storico collaboratore di Michelangelo Antonioni e Dario Argento, che ha dialogato con il pubblico presente e infine Where the leaves fall di Xin Alessandro Zheng
The Gift di Lorenzo Sisti, figlio di Enzo, neo cittadino onorario di Matera per aver promosso la città dei Sassi in numerose produzioni cinemtagrafiche americane, ha anticipato la presentazione dei film in selezione: The sweet dealer di Jonid Jorgji, Omonimia di Mentore Selmani, The good man di Ergys Meta, Ritorno a casa di De Gregorio e Marano, Broken Bridges di Benard Laze e Costa Morena di Livio Marsico.
A seguire dibattito con alcuni autori produttori e distributori dei film presentati.
Il culmine della giornata “OFF” è arrivato in serata grazie alla casa di distribuzione Lucky Red, che condividendolo spirito di animazione comunitaria del progetto, ha deciso di omaggiare il Matera Film Festival-Off con la pellicola“Il meglio deve ancora venire”, dei francesi De La Patallièr e Delaporte, dramedy francese d’essai uscito il 17 settembre e presentato in prima visione assoluta in Basilicata, proprio al Matera Film Festival-Off.
Con Fabrice Luchini, Patrick Bruel, Zineb Triki, Pascale Arbillot, Marie Narbonne, Jean-Marie Winling, André Marcon, Thierry Godard
Un inno all’amicizia che diverte e commuove. Fabrice Luchini e Patrick Bruel sono due grandi amici di vecchia data, dai caratteri decisamente diversi. A seguito di un colossale malinteso entrambi si convincono che l’altro abbia una grave malattia: decidono così di riprendersi il tempo perduto e godersi insieme i giorni che verranno, tra i ricordi del passato e nuove avventure che lasceranno un segno profondo.
La fotogallery del Matera Film Festival-Off (foto www.SassiLive.it)