Nella sua nuova cornice del centro Tilt di Marconia di Pisticci, il Lucania Film Festival 2016 porta la sua visione di festival multiforme, con un forte messaggio di impegno sociale ed una spiccata capacità di essere contenitore per il cinema del mondo. La missione, oltre alla sua dimensione internazionale ampiamente rappresentata nel programma dei film in concorso e degli speciali, si dipana nei focus dedicati alla crescita del cinema lucano e delle laboriose realtà che lo stanno caratterizzando.
Tante le novità di questa XVII edizione, a partire dalla nuova location, suddivisa in aree che sono un tributo a registi recentemente scomparsi. Nascono così la Sala Scola, che la stessa Silvia Scola, figlia di Ettore, scomparso lo scorso 19 gennaio, inaugurerà unitamente alla proiezione dell’ultimo lavoro del padre “Che strano chiamarsi Federico – Scola racconta Fellini”; la sala Abbas Kiarostami, dedicata al regista iraniano, ospite di Allelammie, l’associazione ideatrice del LFF, a Pisticci nel 2005; la sala Cimino, che rende memoria a Michael Cimino, regista del capolavoro “Il Cacciatore”. Il quarto spazio, Close up, rappresenta una dimensione più intima in cui gli ospiti del LFF potranno raccontarsi al pubblico della kermesse e la Lucana Film Commission presenterà una selezione delle opere finanziate con Bando alla Crisi. Fra gli spazi di Tilt anche un’area attrezzata dai Giovani del Lff con l’obiettivo di conoscere il mestiere del cinema con la MovieTown – Città delle immagini.
Dimensione di assoluta rilevanza internazionale per la giuria del LFF, composta dalla regista iraniana Farnoosh Samadi, dal regista siriano Waddah Al Fahed, dalla statunitense Martha Eidsness Mitchell che ha lavorato a grandi produzioni hollywoodiane fra cui “Avatar”, dal lucano Carmine Cassino, tra gli organizzatori delle giornate del Festival del Cinema italiano di Lisbona, da Alessandro Piva, regista de “La Capa Gira”.
Ai suoi ospiti speciali il LFF riserva una dimensione formativa fondamentale per un evento che si fa carico di diffondere al pubblico i molteplici linguaggi del cinema. In questa ottica i giurati Alessandro Piva e Waddah Al Fahed ed i guest Silvia Scola e Carmine Amoroso terranno alcune Lectio Magistralis: Piva interverrà sul tema del cinema sociale, Waddah Al Fahed sul cinema nelle zone di guerra, Silvia Scola su scrittura creativa, Amoroso parlerà di censura anche per essere autore del film “Porno & Libertà” che il LFF, secondo in Italia, proietterà nel corso della sua programmazione. Amoroso, fra l’altro sceneggiatore per Mario Monicelli, racconta con coraggio la rivoluzione culturale dell’Italia attraverso il porno.
Ampia la programmazione dei film in concorso e degli extra. Nel complesso si tratta di circa 80 film.
Sei le sezioni competitive con pellicole da tutto il mondo: “Corti fiction” con 27 lavori in concorso; “Corti animazione” con 16 film; “Lungometraggi fiction” con 6 titoli; “Lungometraggi Doc” con 5 titoli. “Spazio Italia” ospiterà, invece, 6 corti italiani.
Ricca la sezione Extra che presenta, fra l’altro, “The Prince of Venusia”, coprodotto da Lucana Film Commission e realizzato da un team coordinato da Silvio Giordano; “Io sto con la sposa”, un film–documentario italiano che segue il viaggio clandestino verso la Svezia di palestinesi e siriani in fuga dai loro Paesi. Il film è un riuscito esempio di crowdfunding ed è stato premiato anche a Venezia.
Il Festival volge il suo sguardo all’attualità: un collegamento skype con una troupe dalla Turchia permetterà di approfondire un focus sul recente golpe, mentre il talk “Brexit” di Angelo Guida sarà una riflessione sulla geopolitica europea attraverso il linguaggio musicale di alcuni artisti inglesi come Beatles, David Bowie e Radiohead.
Una call pubblica sul sito ufficiale lucaniafilmfestival.it ha permesso la creazione di una Giuria Popolare che assegnerà il suo riconoscimento LFF – POP 2016 Award. Completano il programma, dal 10 al 13 agosto, talk, workshop, eventi speciali, incontri, focus tematici, performance artistiche e teatrali, fra le quali quella di Carlo Buccirosso, a cura di Teatri Uniti di Basilicata, e quella dei dirompenti musicisti della Full Attack Band di Londra.