Dopo il prefestival all’alba sulle spiagge dorate dello Jonio Lucano il numeroso pubblico ha salutato la 23^ edizione.
Il 9 agosto parte la programmazione ufficiale della 23° edizione del Lucania Film Festival: ad animare la città di Pisticci tante proiezioni e due ospiti imperdibili. Si parte alle 17.30 con la Masterclass Cinema e Teatri di guerra tenuta dal regista Mario Martone che, reduce dal successo del film Nostalgia, dialogherà con il pubblico e con Luigi Abiusi, presso il Cine Parco Tilt a Marconia di Pisticci (MT); a seguire alle ore 19.00 si prosegue poi con la proiezione dei film in concorso nelle sale del festival.
Alle 22.30, presso l’Anfiteatro di Piazza Scola, il pubblico potrà incontrare nuovamente Mario Martone che terrà una Lectio Magistralis presentata da Filippo Solibello e Fabio Morici, anticipata alle ore 21.00 dalla proiezione dei
film in competizione. Si prosegue poi a mezzanotte, presso lo Spazio Kiarostami, con l’intervista concerto del musicista siciliano Roy Paci, presentata da Filippo Solibello.
Come ogni giorno, dalle ore 18.30 alle ore 22.30, presso la Piccolissima tante attività rivolte ai più piccoli
Mario Martone, considerato uno dei principali registi a livello internazionale, nasce nel 1959 a Napoli. Nel 1978 fonda, nella città partenopea, la compagnia teatrale “Falso Movimento”, nel clima delle avanguardie di quel periodo, con la quale mette in scena spettacoli che mescolano gli elementi del teatro, del cinema, della musica e delle arti visive. La sperimentazione si unisce a un interesse per la recitazione.
Nel 1986 fonda, con Antonio Neiwiller e Toni Servillo, la “Nuova Compagnia Teatri Uniti”. Nel 1992 realizza il suo primo film “Morte di un matematico napoletano”, pellicola sul celebre Renato Caccioppoli, con il quale ottiene il Gran Premio della giuria alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 1995 per “L’amore molesto”, tratto dal romanzo omonimo di Elena Ferrante, riceve il Davide di Donatello per la regia, mentre Anna Bonaiuto e Angela Luce lo ricevono rispettivamente come migliore attrice protagonista e non protagonista. Continua ad alternare l’impegno teatrale con quello cinematografico e nel 1998 porta sul grande schermo “Teatro di guerra” presentato a Cannes.
Direttore del Teatro Stabile di Roma dal 1999 al 2000, ha allestito, fra l’altro, “Edipo re” di Sofocle (2000) e l’inedito “I dieci comandamenti” di R. Viviani (2000). Si ricordano inoltre “Nella solitudine dei campi di cotone” di B.-M. Koltès (2003) e “L’opera segreta” di E. Moscato (2005). Martone si è dedicato inoltre alla messa in scena di opere liriche, tra le quali il “Don Giovanni” (2002), “Le nozze di Figaro” (2006) di W. A. Mozart, “Torvaldo e Dorliska” di G. Rossini (2006).
Nel 2004 dirige le opere cinematografiche “L’odore del sangue”, tratto da un romanzo di G. Parise; “Noi credevamo” (2010) aggiudicandosi il David di Donatello come miglior film; “Il giovane favoloso” (2014) che ottiene ben cinque David di Donatello, tra cui miglior attore protagonista ad Elio Germano, e un Nastro d’argento; “Capri-Revolution” (2018); “Il sindaco del Rione Sanità” (2019), rivisitazione del capolavoro di Eduardo De Filippo; nel 2021 firma “Qui rido io” con Toni Servillo e “Nostalgia” (2022) con Pierfrancesco Favino, per queste ultime due ha ricevuto i Nastri d’Argento 2022 come migliore regia e miglior sceneggiatura.
Roy Paci (Rosario Paci) nasce ad Augusta in Sicilia, nel 1969. La sua formazione musicale viene completata, nel 1990, in Sudamerica e in Africa. Nel 1998 grazie alla vulcanica mente di Roy Paci, nasce uno dei progetti più solari e divertenti della scena musicale italiana: la band “Aretuska”. Nel 2000 esce il primo album, “Baciamo Le Mani” (ViceVersa/ExtraLabel), una potentissima fusione di rocksteady, ska, soul, funk e melodie mediterranee, impreziosita dalle voci di artisti come Bunna degli “Africa Unite”, Meg dei “99 Posse” e Dani dei “Macaco”. Altra grande novità è il debutto di Roy come crooner, un’innovazione che caratterizzerà il futuro della band. Nel 2003 Roy fonda l’etichetta discografica “Etnagigante”, produce il secondo disco e la cover “Besame mucho” per il film di Leonardo Pieraccioni “Il paradiso all’improvviso”. Nel 2006 Roy vince il prestigioso Nastro d’Argento per le musiche del film “La Febbre” di Alessandro D’Alatri e una candidatura al David di Donatello. Nel 2007, dopo tre album, Roy Paci & Aretuska ultimano “SUONOGLOBAL”, un disco in cui Roy raccoglie quanto seminato in qualità di trombettista, compositore e arrangiatore.
“SuoNoGlobal” vanta infatti diversi duetti con: Manu Chao, Erriquez della “Bandabardò”, Pau dei “Negrita”, Raiz, Caparezza e i “Sud Sound System”. L’album professa la sua missione: confondere e mischiare suoni, idiomi, mondi e musicalità differenti. Il suono non ha nazione né religione, è NO Global.
Altro disco importante nel 2010 per Roy Paci: “Latinista”. È la conferma della maturità di uno dei più talentuosi musicisti italiani noto a livello nazionale e internazionale. Il suo ultimo album, fino a oggi, è “Valelapena” del 2017, un disco corale con molti dei musicisti della sua avventura con gli Aretuska e altri amici come Daniele Silvestri.
Ago 08