La città dei Sassi celebra il regista Alberto Lattuada con “Matera 1953 – La Lupa: il film di Alberto Lattuada, le foto di Federico Patellani”, una rassegna cinematografica al cinema “Il Piccolo” e una mostra fotografica di Federico Patellani all’ex Convento di Santa Lucia al Piano.
Inaugurata a Matera nel cinema Il Piccolo la rassegna cinematografica dedicata al regista Alberto Lattuada, che scelse la città dei Sassi per girare nel 1953 il film La Lupa. Fondatore insieme a Luigi Comencini della Cineteca di Milano, Alberto Lattuada occupa una posizione di rilievo nel cinema italiano per aver saputo osservare e rappresentare la realtà mettendone in luce le contraddizioni.
Prima di avviare la proiezione del film la rassegna è stata illustrata dal direttore della Fondazione Cineteca Italiana Matteo Pavesi e dal Responsabile Progettazione Cultura e Cinema del Comune di Matera Ivan Moliterni. In chiusura Raffaello De Ruggieri ha sottolineato il silente e prezioso lavoro svolto dal cardiologo materano Luciano Veglia, che ha racchiuso in un volume tutte le produzioni cinematografiche girate nella città dei Sassi. Alla presentazione non è potuto intervenire causa influenza il critico cinematografico Alberto Crespi.
Sono cinque i capolavori di Lattuada selezionati per la rassegna. Dopo il film “La Lupa” girato a Matera per la serata inaugurale sono in calendario “Luci del varietà” del 1950, film girato con un giovane Fellini che non era ancora Fellini e che si rivelò un clamoroso fiasco commerciale, “Il Cappotto” (1952), “Anna” (1951), la pellicola con cui Lattuada riuscì a riscattarsi dal fiasco commerciale di “Luci del varietà” registrando per la prima volta un incasso di oltre 1 miliardo di lire e diventando il primo film italiano doppiato negli Stati Uniti d’America e “Mafioso”, film del 1962 con Alberto Sordi. Terminata la proiezione del film “La Lupa” gli organizzatori e il pubblico si sono trasferiti nel Convento di Santa Lucia al Piano per inaugurare la mostra “Matera 1953 – La Lupa: il film di Alberto Lattuada, le foto di Federico Patellani”, che si potrà visitare tutti i giorni dal 20 gennaio al 1 marzo 2018 dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 21, il critico cinematografico Alberto Crespi. Alle fotografie di scena del film La Lupa si affiancano quelle dedicate ai volti dei cittadini materani presenti negli antichi rioni Sassi durante le riprese del film.
La mostra è approdata a Matera dopo la tappa milanese ed espone circa cinquanta scatti restaurati in digitale, effettuati da Federico Patellani nel 1953, durante le riprese del film La lupa, nei rioni Sassi ancora abitati.
La storia della collaborazione tra Lattuada e Patellani è un pezzo di storia. Mentre Lattuada torna a Roma, Patellani rimane a Matera tre mesi per le ricerche dei luoghi dove girare gli esterni e contemporaneamente realizza una serie di servizi che verranno pubblicati, a partire dalla fine del 1952, da “L’Illustrazione Italiana”, “Picture Post” e “Vie Nuove”. Lavora nel Museo Archeologico, nelle osterie e nella cattedrale, realizza paesaggi e ritratti, entra nelle case della gente. Lavora con formati diversi. Quando finalmente iniziano le riprese, nei luoghi definiti grazie ai sopralluoghi fotografici, Patellani è sul set, a fianco del direttore della fotografia Aldo Tonti ma, come ricorda Lattuada, bastano gli spostamenti minimi della macchina fotografica per produrre immagini che hanno “un altro senso, un altro sapore”, immagini capaci di raccontare “la miseria nobile e civile” dei Sassi, le processioni religiose, la vita quotidiana. Le istantanee di Matera, quelle che Lattuada definiva “la collezione Patellani”, rimangono come uno dei momenti più alti e compiuti della sua fotografia.
La mostra è illustrata da un catalogo edito da Humboldt Books, con testi a cura di Matteo Pavesi, Alberto Crespi, Luisa Comencini, Federico Patellani, Alberto Lattuada, Giovanna Calvenzi, Kitti Bolognesi.
Le fotografie sono esposte utilizzando un sistema modulare basato sulla filosofia “open structures” con elementi cubici di 48 cm per lato. Il giunto è flessibile ed è composto da soli 3 elementi: listelli di legno di faggio, viti e cubi di acciaio forati sulle 6 facce. Le configurazioni possibili sono infinite e possono, di volta in volta, creare nuovi scenari adattandosi alle diverse esigenze. È il primo prototipo del sistema di palchi ed allestimenti in spazio pubblico che saranno realizzati dalla Open Design School per ospitare le performance e gli eventi di Matera 2019. Open Design School è un progetto di Matera 2019 Capitale europea della cultura.
La mostra e le proiezioni dedicate ad Alberto Lattuada sono prodotte dal Comune di Matera in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana.
La fotogallery dedicata alla rassegna cinematografica di Alberto Lattuada e alla mostra con gli scatti di Federico Patellani dedicati al film La Lupa e ai Sassi di Matera (foto www.SassiLive.it)