Si è conclusa nella serata di sabato 24 novembre 2018 l’ottava edizione del Matera Sport Film Festival, la rassegna interamente dedicata al connubio tra la settima arte e lo sport. La Cerimonia di Premiazione si è svolta presso il Cinema Il Piccolo di Matera alla presenza degli sopiti illustri e dei protagonisti. La rassegna è stata l’occasione per riflettere sul mondo dello sport, uno spazio di approfondimento e cultura, un’opportunità di espressione per autori e registi le cui opere sono pervenute dai cinque continenti. La Città dei Sassi diventa così, per l’ennesima volta, Capitale dello Sport dove i protagonisti sono stati i vincitori delle diverse sezioni.
“ Il Matera Sport Film Festival – dichiara Michele Di Gioia, Direttore Matera Sport Film Festival – non finisce qui, considerato che già da gennaio torniamo subito al lavoro con la collaborazione di Matera 2019 e UISP. Crediamo nello sport come tema di riscatto sociale e di rivendicazione dei diritti. In queste otto edizioni ci siamo accorti che c’è grande interesse sulla tematica e sul territorio da parte delle produzioni cinematografiche di tutto il mondo. Il nostro obiettivo resta quello di raccontare lo sport sociale, quello per tutti.”
Ma veniamo ai vincitori decretati dalla Giuria composta da Barbara Destefanis (Presidente), Vito Cea, Giuseppe Tumino, Margherita Agata e Walter Nicoletti. MENZIONE SPECIALE per LE PARALIMPIADI EMOTIVE di Pietro Reggiani e VELO di Glenn D’Hondte e Birger Platteeuw (Belgio). MIGLIOR FILM STRANIERO per PLAYING FOR THE GREEN di Josè Campos (Messico): “ Matera è una città meravigliosa – dichiara il giovane regista – e vincere qui significa poter continuare a credere nel mio sogno, quello di diventare un regista affermato, considerato che questo corto è la mia opera prima“. Per la categoria MIGLIOR DOCUMENTARIO vince STRAIGHT LINE di Yuri Pirondi e Ines Von Bonhorst. A ritirare il premio Laurent Piemontesi: “ Dobbiamo prenderci per mano – dichiara il protagonista del documentario – se vogliamo cambiare davvero le cose, senza attendere che qualcun altro lo faccia per noi. Questo è il messaggio che vogliamo dare con Straight Line” . Per la categoria MIGLIOR PRODUZIONE TV la spunta DA CREMONA IN BOSNIA. LA SOLIDARIETA’ DOPO LA GUERRA di Simone Bacchetta: “ E stata un’esperienza indimenticabile – dichiara il regista – poter raccontare questo romanzo dello sport che è riuscito ad unire ragazzi italiani e bosniani alla ricerca di valori comuni”. Il PREMIO DELLA GIURIA “FAUSTO TAVERNITI” è assegnato, invece, a HOW HIPOLITO VAZQUEZ FOUND MAGIC WHERE HE NEVER EXPECTED di Matias Rubio (Argentina). Per la categoria MIGLIOR FILM ci spostiamo in Puglia, a Bitonto, con la vittoria del film IL MONDIALE IN PIAZZA, opera di Vito Palmieri che vede la partecipazione come protagonista di Malic Cissè: “ Ho partecipato ai casting perchè mi ha accompagnato un mio amico e mi sono ritrovato protagonista per puro caso. Sul set è nata una bella amicizia sia con il regista che con il resto del cast. Il cinema è anche questo. E’ una famiglia”. Per la categoria SPORT & SOCIETY vince IL CALCIATORE INVISIBILE di Matteo Tortora: “ Questo premio – dichiara il regista – riconosce un lavoro e premia l’inclusione di una tematica sempre attuale. Rappresenta un vero passo di civiltà”. Ad assegnare il premio Gabriele Di Stasio, Presidente BasilicataCinema: “ E’ bello poter premiare un’opera che mette in evidenza problematiche rilevanti annesse al mondo del calcio, considerato che la nostra organizzazione è partita proprio dal voler trasmettere questi valori diversi anni fa. Un segnale positivo che conferma la nostra collaborazione con il Matera Sport Film Festival“. Vince, infine, il Matera Sport Film Festival il film americano GAME di Jeannie Donohoe.
SI chiude così un’altra edizione che ha sensibilizzato il pubblico su tematiche sportive attraverso la visione di opere uniche ed originali. Oltre 2200 opere giunte da tutto il mondo è un segnale di enorme crescita per la rassegna. Lo sport diventa protagonista indiscusso anche grazie alla presenza dell’Uisp. Con lo SportPerTutti si può davvero cambiare la società ed il futuro, si può costruire un percorso che poi è quello che mira al benessere come diritto di tutti.