NoeltanArts partecipa alle giornatedi PhEST – festival internazionale di fotografia e arte dal Mediterraneo, che si svolgeranno a Monopoli dal 9 all’11 settembre 2022.
Giunto alla settima edizione, PhEST propone una serie di incontri e iniziative che renderanno il centro storico di Monopoli il fulcro della scena artistica mediterranea contemporanea, in un incrocio di eventi, discussioni, presentazioni, proiezioni e concerti.
Nell’ambito del nutrito programmi di eventi, domenica 11 settembre presso lo splendido scenario di Palazzo Palmieri, Antonello Faretta (CEO di Noeltan) presenterà al pubblico presente MaTerre, il film collettivo in cinque episodi tra tradizione, ecologia e innovazione. Un’esperienza prototipale di cinema di poesia che va oltre il cinema sfruttando le nuove tecnologie immersive VR.
MaTerre è un film ambientato tra i Sassi e lo struggente Parco delle Chiese Rupestri di Matera in un continuo intreccio di immagine, parola, performance e paesaggio. Un film che rende i luoghi parlanti e le millenarie pietre di Matera Capitale Europea della Cultura, cassa di risonanza di un inno cross-disciplinare all’Europa dei popoli senza frontiere.
Sempre domenica 11 settembre, Antonello Faretta sarà protagonista del talk dal titolo “La società del controllo” che lo vedrà dialogare assieme all’artista visivo Salvatore Vitale sullo sviluppo e la complessità delle società moderne, esplorandone le strutture di potere, la mediazione tecnologica e l’influenza di questi elementi nella società contemporanea.
Da più di venti anni Noeltan Arts sostiene e forma sguardi giovani, indipendenti e innovativi che si muovono tra paesaggio, ecologia e poesia. Produce, co-produce e distribuisce lungometraggi, cortometraggi e documentari destinati a cinema, tv, piattaforme VOD e VR, musei e gallerie d’arte internazionali. Organizza eventi cinematografici e workshop di formazione e alta formazione cinematografica.
PhEST nasce da una necessità, quella di provare a restituire una voce propria alle mille identità che compongono il mare in mezzo alle terre, quella di ridefinire un immaginario proprio e nuovo.La necessità non è quella di cucire la distanza che il Mediterraneo crea tra queste identità perché questo mare semmai le identità le crea e le pone in relazione, ma di ricucire la frattura tra il reale e la sua rappresentazione fuori dal teatro delle verità, dalla scena della verità che spesso l’Occidente è in grado di imbastire.PhEST è fotografia, cinema, musica, arte, contaminazioni dal Mediterraneo.