La sesta giornata del Matera International film festival si è aperta al cinema Il Piccolo con le proiezioni dei film
documentar “Basilico – l’infinito è là in fondo” di Stefano Santamato, “The Dolphin Dilemma”di Olivia Andrus – Drennan, “Boreana” di Emanuel Toffolo e Jordan Carraro, “Ride back to best age” di Hermann Weiskopf, dei film di animazione “Oniris” di Nano Bor, “S’ozzastru” di Carolina Melis, “In half” di Jorge Morais Valle, “Mango” di Emanuele Gabbi, “Vita nova” di Dmytro Zavora, dei documentari “After the bridge” di Davide Rizzo e Marzia Toscano, “Capelli quasi biondi, occhi quasi azzurri – 78 lettere a Pier Paolo Pasolini” di Simona Risi e la proiezione del Feature film “Hi dad” di Shouryuv con i rispettivi talk con autori e registi.
Nel tardo pomeriggio in piazza San Pietro Caveoso nei Sassi di Matera l’attore Giobbe Covatta e sua moglie Paola Catella, scrittrice, autrice per teatro e televisione e sceneggiatrice, hanno presentato il libro “Il commosso viaggiatore – alla scoperta dell’Africa”, Giunti Editore.
“il commosso viaggiatore” è una lettera di amore e gratitudine nei confronti di un’esperienza di viaggio che ha cambiato per sempre la vita di Paola e Giobbe ed è un libro che accetta la sfida più ardua: condividere la commozione di fronte alle diseguaglianze e alle ingiustizie di cui noi uomini siamo capaci, condividere una rivoluzionaria risata di fronte a ciò che, ahimè, non fa ridere per niente.
Tic-Tac, l’appassionato attivista con più tic di tutto il sistema solare; Angelo Franchi, figura mitologica, metà uomo e metà telecamera; Provolazzi, produttore esecutivo con un’insana passione per l’ornitologia; Tom-Tom, la guida più inutile di tutto il continente dai tempi di Livingstone; Paola, l’autrice chiamata dagli africani Mama Paùla; e Giobbe: sono i magnifici sei, sempre pronti a partire quando dall’Africa giunge un invito per andare a conoscerla e a raccontare qualche tessera del suo straordinario mosaico. Leggere queste pagine significa essere disponibili a chiudere le proprie certezze in uno zainetto e salire insieme a questo spassosissimo drappello di esploratori su uno degli sgangherati mezzi di trasporto che attraversano il grande continente a forma di cuore dove è nato l’Homo sapiens. Ed è così, procedendo lungo un percorso a zig zag, fatto di soste, deviazioni ed esilaranti incidenti di percorso, che anche noi diventiamo partecipi di un’indimenticabile avventura africana vissuta con gli occhi spalancati di chi vuole capire e con il sorriso limpido di chi sa cogliere l’ironia che la sorte spesso porta con sé.
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La fotogallery della sesta giornata del Matiff (foto www.SassiLive.it)