La 25^ Mostra CinEtica dal titolo “Nel nome del padre” si apre nella Casa della Gioventù di Rionero con il film Agnus Dei di Anne Fontaine, introdotto da mons. Ciro Fanelli Vescovo di Diocesi di Melfi, Rapolla Venosa, giovedì 21 febbraio 2019 ore 18:00.
Abbiamo rivisto di recente in TV il film cult Blade Runner, che emozione! 25 anni fa aprimmo la prima Mostra CinEtica proprio con questo capolavoro di Ridle Scott al cinema Vorrasi di Rionero. A parlarcene con l’entusiasmo di un ragazzo fu il professore Nicola Pagliara (Roma 8.9.1933- Napoli 9.5.2017) docente illustre di Architettura all’Università di Napoli, esperto di urbanistica post moderna. Oltre trecento persone quella sera, tutte incantate da quella lezione di Cinema senza precedenti da noi. Da allora quante rilevanti attività ha svolto il Cineclub Vittorio De Sica in questa regione, e non soltanto. Oltre 400 film d’autore portati ad un pubblico variegato di migliaia di spettatori, a Rionero e non solo, sede del CineClub. 45 fra registi attori critici costumisti produttori ed autori di cinema, ci hanno onorati della loro presenza e cultura mediante nostre proposte alquanto originali e uniche per questa regione, che di cinema un tempo conosceva e masticava ben poco rispetto ad oggi. In questi 25 anni sono venuti a Rionero e in Basilicata: Gigi Magni, Michele Placido, Tinto Brass (l’Edonismo nel Cinema), Citto Maselli (Cinema e Dimensione sociale) Wilma Labate, Edoardo Winspear, Fulvio Wetzl, Alessandro D’Alatri, Salvatore Mereu, Daniele Vicari, Tony De Bonis, Pasquale Plastino, Domenico Fortunato, Scimone e Sframeli, Maryam Rahimi (Teheran), Nella Condorelli (CinEtica contro le mafie), Pasquale Scimeca e Linda Di Dio, Lia Beltrami, Andrea Bruschi, Manuela Tempesta, Marta Bifano, Giovanni Brancale, Amila Aliani, Mario De Masi, Rocco Talucci, Felice Vino, Ulderico Pesce, Alessandro Capitani, Gaetano Russo (scenografo), critici come Marco Vanelli Massimo Caminiti Massimo Tria (del Cinit-Cineforum Italiano), Carmen De Stasio, Salvatore Verde, docenti come Gianni Celata, Emanuele Giordano, Giampaolo D’Andrea, Gianni Maragno, musicisti come Alberto Beltrami e Francesca De Fazio e Pasquale Menchise, produttori Francesco Di Silvio e Andrea Morghen, Anett Kovats.
E dunque, sull’onda lunga dei risultati acquisiti nei decenni, questa 25^ Mostra CinEtica punta ad argomentare su nuove tematiche: dopo il “Tempo e il lavoro” della scorsa stagione (con nove film itineranti in diversi Comuni del Vulture) ed “Ebbro di Arte e di Poesia (2017), l’analisi critica si impernia sul tema “Nel nome del padre”. “Se gli uomini potessero scegliere ogni cosa da soli, per prima cosa vorrei il ritorno del padre”. E’ quanto enfatizza Telemaco nel XVI Canto dell’Odissea di Omero. Tale invocazione rimane lo spunto per una riflessione su alcuni film che possono raccontarci questo rapporto sempre esplorato eppure mai del tutto compreso da scrittori e poeti, psichiatri e psicologi, antropologi e filosofi. Uno degli ultimi resoconti lo fa lo Massimo Recalcati, psicanalista (lacaniano) nel libro “Il complesso di Telemaco” (Feltrinelli, 2013), citato anche da mons. Ciro Fanelli nel suo contributo alla nostra CinEtica. E il Cinema? E’ sempre stato un tema alquanto presente e controverso, e pertanto siamo partiti da lontano, da Charlie Chaplin e il suo Monello datato 1921. Capolavoro assoluto che ha incantato decine di generazioni da allora. E via via abbiamo inteso proporre un viaggio fra opere più o meno recenti per narrare questo rapporto ma anche la assenza del padre in un contesto drammatico, come in Agnus Dei sulla tragedia della seconda guerra mondiale in Polonia. Il bisogno del padre da parte del figlio, i costi umani dovuti alla sua assenza; e la donna che si incarica di sostituire la figura del padre. Ma c’è anche un pizzico di ilarità in questa Mostra, col recentissimo film In viaggio con Adele del giovane Alessandro Capitani, che sarà nostro ospite alla presentazione nell’ultima serata. Abbiamo dunque esplorato fra ieri e oggi nel mondo della celluloide e ad ogni latitudine, e non si poteva prescindere dal cult Padre padrone dei Fratelli Taviani che vinse la Palma d’Oro al 30° Festival di Cannes (1977). Inserito in questa 25^ CinEtica, vuol essere anche un omaggio al grande Vittorio Taviani che ci ha lasciati lo scorso anno.
Col patrocinio del Ministero dei Beni e Attività Culturali, di Regione Basilicata e Comune di Rionero in Vulture, l’adesione di BasilicataCinema (network lucano di Festival) e Cinit – Cineforum Italiano (con sede a Venezia) condividono l’iniziativa come nel recente passato la Università Unilabor “E. Cervellino” ed il C.I.F. Centro Italiano Femminile, Il Cineclub Pasolini di Barile, l’associazione PrimaFila di Atella, la Casa della Gioventù (Parrocchia SS. Sacramento) e come di consueto, anche il Centro Comunale Anziani di Rionero che mette a disposizione i propri saloni di proiezione, consapevole della indispensabile complementarietà fra le generazioni. Convinti come siamo che – mutuando Baricco – le visioni di cinema, di arte e poesia non sono (soltanto) lezioni e nemmeno spettacolo…Sono l’esposizione di un prolungato movimento della mente. Sono il Sapere come apparirebbe se ne facessimo una installazione artistica.
Questi i film in programma ogni giovedì dal 21 febbraio (ogni giovedì): Agnus dei di Anne Fontaine, con l’introduzione del Vescovo Ciro Fanelli; 28 febbraio Caro Papà di Dino Risi; 7 marzo Padre Padrone dei Fratelli Taviani; 8 marzo Fortunata di Sergio Castellitto, 14 marzo Manchester by the sea di Kenneth Lonergan (replicato domenica 17 al Circolo sociale di Atella); 21 marzo Il monello di Charlie Chaplin; 28 marzo La ricerca della felicità di Gabriele Muccino; In viaggio con Adele di Alessandro Capitani che sarà presente alla proiezione e al dibattito.
Feb 19