L’attrice e produttrice cinematografica australiana Nicole Kidman è arrivata in mattinata a Matera. Blindata dalla security l’attrice ha raggiunto il centro storico di Matera per ammirare i Sassi da piazza Duomo ed ammirare la Cattedrale mentre era in corso il precetto pasquale delle forze dell’ordine. Poi l’attrice è entrata nel “Duomo Cafè” e ha chiesto una spremuta di pompelmo. Impossibile scattare foto all’attrice in questa occasione ma la caccia alla popolarissima star del cinema è appena cominciata.
Secondo indiscrezioni l’attrice Nicole Kidman avrebbe raggiunto la città dei Sassi per un sopralluogo con alcuni produttori del film “Nightingale” (Wonder Woman) in vista di alcune riprese a Matera previste dal mese di aprile. Nicole Kidman dovrebbe interpretare Hippolyta, la regina delle Amazzoni, al fianco di Gal Gadot, scelta per il ruolo della protagonista Wonder Woman e Crhis Pine. In realtà la sua presenza nel film era stata già annunciata nei mesi scorsi e poi smentita per altri impegni artistici. A quanto pare Nicole Kidman potrebbe far parte di questa nuova produzione cinematografica che coinvolge la città dei Sassi e Londra.
Il cinecomic più atteso di sempre dai fan della DC Comics sbarcherà nei cinema statunitensi a partire dal 23 giugno 2017 e il film viene già considerato un altro capolavoro targato Warner Bros.
La biografia di Nicole Kidman
Nicole Mary Kidman, nata a Honolulu il 20 giugno 1967, è un’attrice e produttrice cinematografica australiana.
Ha vinto un Premio Oscar per The Hours.
Essendo nata da genitori australiani nelle Hawaii, ha la doppia cittadinanza in Australia e negli Stati Uniti. Ha fondato e possiede la casa di produzione Blossom Films.
La Kidman è stata un’ambasciatrice di buona volontà per l’UNICEF dal 1994 e per UNIFEM dal 2006. Nel 2006 è stata insignita del titolo di Compagno dell’Ordine dell’Australia.
Le origini e gli inizi
Nicole Mary Kidman nasce il 20 giugno 1967 a Honolulu, alle Hawaii (Stati Uniti), da una ricca famiglia australiana di lontane origini inglesi, scozzesi e irlandesi. È figlia di Antony David Kidman, biochimico e psicologo (deceduto per infarto a Singapore il 12 settembre 2014), e di sua moglie Janelle Ann MacNeille (sposata nel 1964), un’insegnante di infermeria. Al momento della nascita, il padre era uno studente laureato all’Università delle Hawaii a Manoa e si occupava delle ricerche di una cura contro il cancro a Washington D.C., ma era spesso costretto a trasferimenti: per questo la figlia nacque nelle Hawaii. Inoltre, durante la permanenza negli Stati Uniti, i genitori di Kidman avevano partecipato alle manifestazioni contro la guerra del Vietnam.
La famiglia Kidman si trasferì in Australia quando Nicole aveva quattro anni, nel momento in cui il padre diventò professore della facoltà tecnologica dell’Università di Sydney. Kidman ha una sorella minore, Antonia, che lavora come conduttrice televisiva e giornalista. La giovane Nicole, molto portata per la recitazione durante la sua giovinezza, iniziò la sua attività a tre anni prendendo lezioni di balletto, che dovette però abbandonare anni più tardi probabilmente a causa della sua eccessiva statura (1,80 m di altezza). Dopodiché aveva frequentato la Lane Cove Public School e il North Sydney Girls’ High School, per poi andare a studiare corsi di arte drammatica e mimo al Victorian College of the Arts di Melbourne e al Phillip Street Theatre di Sydney. Studiò anche storia e teatro greco-romano finché nel 1984 non venne diagnosticato a sua madre un tumore benigno al seno.
I primi passi nel cinema
Prima del cinema Kidman conobbe la cantante Pat Wilson che le consigliò di presentarsi ad un provino. Nicole acconsentì e così avvenne la sua prima apparizione davanti ad una cinepresa nel 1983, quando apparve nel videoclip Bop Girl all’età di sedici anni, nato per sponsorizzare una canzone della cantante. Durante gli anni ottanta comparve in molte pellicole e trasmissioni televisive australiane, tra cui la soap opera A Country Practice (1985), la commedia romantica Windrider (prodotto nel 1986, ruolo in cui gli avvalse una sua prima scena di nudo all’età di diciannove anni) e la miniserie Vietnam (1987). Nel 1987 è a Roma per girare un film prodotto per la Rai, Un’australiana a Roma, diretto da Sergio Martino ed interpretato da Massimo Ciavarro. Il suo cammino verso il successo inizia nel 1989, dopo l’apparizione nel film statunitense Ore 10: calma piatta per la regia di Phillip Noyce al fianco di Sam Neill e Billy Zane. Il film ottiene un ottimo riscontro da parte dei critici e una buona accoglienza da parte del pubblico. Dopodiché nel 1990 si fa notare come protagonista in un film “made in USA” intitolato Giorni di tuono, dove interpreta una giovane neurochirurga innamorata di un conducente di vetture NASCAR, quest’ultimo interpretato dal suo futuro marito Tom Cruise.
Dal 1990 al 2000
Dopo essersi trasferita negli Stati Uniti, ebbe parecchie offerte che fecero decollare la sua carriera. Ebbe una piccola parte in Billy Bathgate – A scuola di gangster (1991) di Robert Benton, ambientato negli anni ’30: interpretava l’amica del boss del Sindacato ebraico Dutch Schultz (Dustin Hoffman) che seduceva involontariamente un ragazzo desideroso di affiliarsi a quella Mafia. Ci furono, in questo film, due scene di nudo integrale da parte sua e con questa performance riceve la prima nomination ai Golden Globe.
Nel 1993 ha inoltre recitato nel thriller Malice – Il sospetto, accanto ad Alec Baldwin, e nel melodramma My Life – Questa mia vita, insieme a Michael Keaton.
L’anno che consacrò il suo successo fu il 1995: interpretò infatti Batman Forever e Da morire di Gus Van Sant. In questa pellicola impersonava la candida ma perfida Suzanne Stone, pronta a tutto per raggiungere i suoi scopi. Grazie ad una convincente prestazione, vinse il Golden Globe, oltre a ricevere altri premi e candidature, fra cui la prima ai BAFTA. Fu poi protagonista del film Ritratto di signora (1996) di Jane Campion, dal romanzo di Henry James, dove interpretò l’infelice e tormentata nobildonna Isabel Archer; di The Peacemaker (1997), Amori & incantesimi (1998), Eyes Wide Shut (1999), rivisitazione del romanzo Doppio sogno di Arthur Schnitzler che fu l’ultimo film di Stanley Kubrick.
Dal 2001 al 2003
Nel 2001 è una madre severa in The Others di Alejandro Amenábar e la tormentata e innamorata cortigiana Satine in Moulin Rouge! di Baz Luhrmann. Entrambi i film sono accolti con entusiasmo da critica e pubblico, ottengono ottimi incassi al box office e portano all’attrice diversi premi e nomination tra cui una vittoria al Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale ed una nomination all’Oscar per Moulin Rouge!, una nomination al Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico per The Others ed una doppia vittoria ai London Critics Circle Film Awards. Nel 2001 un infortunio al ginocchio la costrinse a saltare alcune scene dei due film ma riuscì a portare a termine le riprese; tuttavia fu costretta a rinunciare al film Panic Room, sostituita da Jodie Foster. Nel film, si sente la voce di Kidman al telefono nella parte dell’amante dell’ex marito della protagonista.
Al 2002 risale The Hours, di Stephen Daldry: acclamato dalla critica e dal pubblico consacra definitivamente Kidman tra le migliori interpreti della scena internazionale grazie alla vittoria dell’Oscar alla miglior attrice, per la sua interpretazione del difficile ruolo della scrittrice suicida Virginia Woolf. Vince anche il BAFTA e l’Orso d’Argento per la migliore attrice, condiviso con le due attrici co-protagoniste del film, Julianne Moore e Meryl Streep.
Nicole Kidman è molto apprezzata dal regista danese Lars Von Trier, che nel 2003 la volle con sé per il suo Dogville, film dalla forte storia e solida sceneggiatura ambientato interamente su di un palcoscenico spoglio, accolto positivamente da critici e spettatori. Nel 2003 esce quindi Ritorno a Cold Mountain di Anthony Minghella, che riceve settanta nomination a vari premi tra cui 7 nomination al Premio Oscar ed una candidatura al Golden Globe per Kidman, e La macchia umana di Robert Benton, tratto dall’omonimo romanzo di Philip Roth, in cui l’attrice recita al fianco di Anthony Hopkins.
Dal 2004 al 2008
Nel 2004 fece scandalo Birth – Io sono Sean: il film narra lo strano rapporto tra una donna di trentasette anni e un bambino di dieci, che lei crede reincarnazione del precedente compagno, morto dieci anni prima. La pellicola riceve critiche negative (soprattutto per una controversa scena in cui Nicole Kidman ed il ragazzino appaiono nella stessa vasca da bagno) e al Festival di Venezia riceve un’accoglienza fredda. Tuttavia la performance dell’attrice è apprezzata e le porta una nomination ai Golden Globe, ai London Critics Circle Film Awards e ai Saturn Award. La donna perfetta di Frank Oz, in cui recita con Glenn Close, Bette Midler, Matthew Broderick e Christopher Walken, non riceve critiche entusiastiche ma ottiene buoni risultati al box office coprendo il budget di produzione e incassando più di 100 milioni di dollari.. In questo stesso anno esordì anche nel mondo della produzione cinematografica, con il thriller-erotico In the cut, di cui però rifiutò il ruolo della protagonista, attribuito a Meg Ryan.
Diventa il volto del profumo Chanel n°5, per cui gira una campagna pubblicitaria insieme a Rodrigo Santoro diretta da Baz Luhrmann. Lo spot, uno dei più costosi, le fa ottenere il record di attrice più pagata al minuto per una pubblicità: incassa 12 milioni di dollari per 3 minuti di pubblicità. Verrà sostituita poi da Audrey Tautou nel 2009..
Nel 2005, diretta da Sidney Pollack, è a fianco di Sean Penn nel riuscito thriller fantapolitico The Interpreter, girato all’interno del vero Palazzo di Vetro dell’ONU, e nel più leggero Vita da strega, accolto negativamente da critici e pubblico (il film porta all’attrice un Razzie Award alla peggior coppia)..
Nel 2006 è la fotografa Diane Arbus in Fur – Un ritratto immaginario di Diane Arbus. Nel 2007 è accanto a Daniel Craig in due film: Invasion, remake de L’invasione degli Ultracorpi, e La bussola d’oro, tratto dall’omonimo romanzo di Philip Pullman in cui interpreta la signora Coulter, personaggio affascinante, determinato e perverso. La bussola d’oro arriva ad incassare oltre 370 milioni di dollari.[22]. Infine nel 2007 è Margot nel film Il matrimonio di mia sorella di Noah Baumbach. Recita quindi nel film epico di Baz Luhrmann, Australia, al fianco di Hugh Jackman.
Dal 2009 ad oggi
Avrebbe dovuto essere la protagonista del film The Reader, ma ha rinunciato a causa della gravidanza. La parte è andata infine a Kate Winslet; la Notte degli Oscar, è stata proprio Kidman, assieme a Marion Cotillard, Sophia Loren, Shirley MacLaine e Halle Berry, a consegnare l’Oscar nelle mani della Winslet..
Nel 2009 ha una parte nel musical Nine e termina di girare Rabbit Hole. Il film è prodotto con la sua casa produttrice, è diretto da John Cameron Mitchell e le porta l’ottava nomination ai Golden Globe e la terza all’Oscar. A causa di giorni di riprese inconciliabili, l’attrice ha dovuto rinunciare a Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, di Woody Allen. Il cameo nella commedia Mia moglie per finta le porta una candidatura ai Razzie Awards. Nel 2010 gira il thriller Trespass di Joel Schumacher al fianco di Nicolas Cage, stroncato da critica e pubblico.
A inizio 2011 è la corrispondente di guerra Martha Gellhorn nel film TV Hemingway & Gellhorn, diretta da Philip Kaufman, per il quale ha ottenuto la prima candidatura agli Emmy. Nell’estate 2011 ha girato un dramma tratto dal romanzo di Pete Dexter, The Paperboy diretto da Lee Daniels. Il film ha suscitato polemiche a causa di alcune scene con protagonista Kidman, che nel film interpreta Charlotte, una ninfomane intenzionata a salvare l’uomo che ama dalla pena di morte. Nonostante le critiche negative al film, l’attrice ha ottenuto la settima nomination agli Screen Actors Guild Awards e la decima ai Golden Globe. In autunno è entrata nel cast di Stoker, il debutto statunitense del regista sudcoreano Park Chan-wook.
A febbraio 2012 ha girato il dramma The Railway Man al fianco di Colin Firth, uscito nelle sale nel 2013 nei panni di Patti Lomax, moglie di Eric Lomax. A febbraio 2013 gira Before I Go to Sleep, thriller psicologico basato sul best seller di S. J. Watson, sempre a fianco di Colin Firth, qui alla loro seconda collaborazione. Nel 2014 ha interpretato Grace Kelly nel film Grace di Monaco di Olivier Dahan.
Interpreterà e produrrà il film The Family Fang, sceneggiato da David Lindsay-Abaire, autore della sceneggiatura di Rabbit Hole, le riprese sono iniziate nel luglio 2014. A settembre 2013 l’attrice sostituisce Naomi Watts nel film del regista Werner Herzog, Queen of the Desert, in cui interpreterà la protagonista (una archeologa inglese vissuta agli inizi del novecento), a fianco di James Franco. A ottobre 2015 è protagonista della pellicola Il segreto dei suoi occhi, in cui recita con Julia Roberts e Chiwetel Ejiofor. Il film è il remake dell’omonimo capolavoro premiato come Miglior Film Straniero agli Oscar 2010.
L’attrice reciterà nel film Lion, tratto dal romanzo La lunga strada per tornare a casa a fianco di Dev Patel. L’11 settembre 2015 è stato annunciato che avrà un ruolo ricorrente nella seconda stagione di Top of the Lake.[29] Dal 9 settembre al 21 novembre 2015 ha interpretato Rosalind Franklin nel dramma Photograph 51 al Noël Coward Theatre di Londra e per la sua performance riceve recensioni molto positive e l’Evening Standard Award alla miglior attrice.
Vita privata
Nel novembre 1989 affianca il già affermato attore Tom Cruise in Giorni di tuono di Tony Scott. I due si innamorano sul set e si sposano il 24 dicembre 1990 con una cerimonia a Telluride, in Colorado. La coppia ha adottato due bambini, Isabella Jane (nata nel 1992) e Connor Anthony (nato nel 1995). Il 9 agosto 2001 annunciano la separazione. I due non hanno mai voluto rivelare i veri motivi del divorzio. Kidman, in un’intervista rilasciata il 5 settembre 2007, ha rivelato alla stampa di aver avuto due aborti spontanei durante il matrimonio, uno agli inizi e uno negli ultimi mesi. Uno dei motivi pare di natura religiosa: Cruise aderì con passione alla Chiesa di Scientology, mentre Kidman continuò a rimanere legata al cattolicesimo e desiderava il battesimo per i figli, posizione ostacolata dal marito.
Nel gennaio 2005 Kidman conosce il cantautore country Keith Urban durante il G’Day, un evento hollywoodiano in onore degli australiani. I due convolano a nozze con una cerimonia cattolica a Sydney il 25 giugno 2006. Il 20 ottobre dello stesso anno Urban, che aveva firmato un contratto prematrimoniale in base al quale avrebbe perso ogni diritto sui beni della moglie se avesse fatto abuso di droghe e alcol, entra in una clinica per disintossicarsi dall’uso di cocaina. La coppia ha avuto due figlie biologiche: Sunday Rose, nata il 7 luglio 2008 e Faith Margaret, nata tramite madre surrogata il 28 dicembre 2010. La nascita della bambina è stata tenuta in gran segreto dalla coppia fino all’annuncio ufficiale il 17 gennaio 2011. Kidman sostiene il Partito Democratico americano.
È inoltre madrina di Henry e Claude, figli degli attori Simon Baker e Rebecca Rigg e di Grace e Chloe, figlie dell’editore Rupert Murdoch e dell’imprenditrice Wendy Deng.
A Nicole Kidman, Cate Blanchett, Russell Crowe e Geoffrey Rush è stata dedicata una collezione di francobolli (essendo gli unici attori australiani viventi ad aver vinto l’Oscar) che raffigurano la foto dell’attore e anche un ruolo importante da lui interpretato. Per Kidman è stato scelto il ruolo di Satine in Moulin Rouge!.
Ha rifiutato il ruolo di Katharine Hepburn in The Aviator (ruolo che portò a Cate Blanchett l’Oscar alla miglior attrice non protagonista) e quello di Catwoman nell’omonimo film del 2004 (ruolo che portò a Halle Berry un Razzie Award alla peggior attrice protagonista)[33].
A settembre 2013, a New York per la settimana della moda, in seguito ad una sfilata viene investita da un paparazzo in bicicletta, cade per terra ma riporta solo una lieve ferita al piede destro.
Nel maggio 2014, in relazione alla propria vita privata, al fallimento del matrimonio con Cruise ed alla vittoria dell’Oscar confessa “Il periodo che va dalla presentazione del film Moulin Rouge! al Festival di Cannes fino alla vittoria dell’Oscar per il film The Hours è stato un periodo molto strano della mia vita perché ci fu la totale collisione tra un successo professionale e un fallimento personale. Ora invece non vivo un periodo di particolare successo professionale ma mi sento realizzata da un punto di vista personale, e a ciò non vorrei mai rinunciare”.