“Quando un lavoro è fatto non solo con professionalità e competenza ma anche con passione e amore i risultati arrivano così come ci insegna il risultato raggiunto dal cortometraggio “Io vedo l’invisibile” realizzato dal personale dell’Hospice del San Carlo di Potenza con il contributo, tra gli altri, dei nostri colleghi infermieri e in collaborazione con l’associazione “Amici dell’Hospice”. Il filmato, con la voce narrante di Dino Begagli e le musiche di Rocco Fiore, pone l’accento, in particolare, sull’importante tema del rapporto tra paziente e operatore sanitario. Tema a noi caro e su cui abbiamo anche organizzato specifici corsi di formazione per approfondire i vari aspetti dell’argomento. “Io vedo l’invisibile” è stato selezionato tra i lavori arrivati in finale al Festival del Cinema di Cefalù dove ha ottenuto la menzione d’onore. E’ questa l’occasione per ribadire il valore e l’importanza della relazione d’aiuto nella nostra professione come emerge anche in un’altra opera realizzata, questa volta, dai nostri infermieri Vito Verrastro e Pino D’Andrea. Il libro “Ho cullato la Paura” è, infatti, un’altra testimonianza del coinvolgimento anche emotivo nella cura del paziente. Un lavoro che come Ordine sosterremo e divulgheremo anche a livello nazionale”.
E’ il commento della presidente dell’Opi Potenza Serafina Robertucci alla notizia della selezione del cortometraggio “Io vedo l’invisibile” come finalista del Festival del Cinema di Cefalù dopo che la giuria ha deciso di assegnargli il giudizio di lode e la menzione d’onore. Il cortometraggio evidenzia l’importanza delle cure palliative e il valore del rapporto tra paziente e operatore sanitario ponendo, inoltre, l’accento sul valore della medicina narrativa.
“L’Opi ha sostenuto sin dall’inizio -ha continuato Robertucci- tutte le iniziative di promozione dei lavori del personale dell’Hospice di Potenza, in generale, dando, nello specifico, particolare supporto agli infermieri che prestano servizio in un luogo dove, così come in altri reparti, il ruolo di chi si prende cura del paziente non può limitarsi unicamente alla somministrazione di farmaci e prestazioni di natura tecnica. Sosteniamo, infatti, da sempre l’importanza dell’ascolto, della comprensione e della umanità che devono affiancare quotidianamente lo svolgimento della professione dell’infermiere.
“Il nostro corto “Io vedo l’invisibile” -ha spiegato l’infermiere dell’Hospice del San Carlo di Potenza, Vito Verrastro- conclude la sua avventura al Festival del cinema di Cefalù 2023 con la menzione d’onore e 4773 visualizzazioni utili per raggiungere la finale dei trailer. Ancora una volta, al di là dei risultati ottenuti, ribadiamo l’importanza di questi riconoscimenti che consentono di accrescere la visibilità del nostro cortometraggio e, di conseguenza, anche la possibilità di sensibilizzare molte più persone rispetto alle tematiche del fine vita e sul valore delle cure palliative. Ancora grazie a tutti per il sostegno e la vicinanza. Chi volesse può visualizzare il cortometraggio sul canale Youtube Amici dell’Hospice”.