L’ente morale da sempre impegnato nella valorizzazione storica artistica del territorio, in onore alla regista lucana Lina Wertmuller, premio oscar alla carriera, ha avviato un progetto per la realizzazione del restauro della pellicola del film in bianco e nero “I Basilischi” girato proprio a Palazzo San Gervasio il 1963.
Mario Saluzzi conservatore della pinacoteca d’Errico, spiega che le motivazione del restauro sono molteplici, ma una delle più importanti è la prima pellicola diretta dalla regista premio oscar alla carriera Lina Wertmuller, di origini proprio di Palazzo San Gervasio, prima donna italiana ad essere candidata all’Academy Award negli Stati Uniti come regista del miglior film straniero nel 1977; il film è tra i più rappresentativi del passaggio dal Neorealismo a un nuovo cinema italiano; la tematica del sud e del tentativo di riscatto sociale dei suoi giovani lo rende particolarmente attuale ai giorni nostri ed è magistralmente descritta attraverso le immagini e le musiche del maestro Ennio Morricone che ne ha scritto la colonna sonora. Da un punto di vista puramente tecnico e conservativo occorre puntualizzare che si tratta del negativo originale di un film che il patrimonio filmico nazionale e rischia di perdersi se non si interviene velocemente sui materiali attuali; risulta necessario e urgente, una volta eseguito il restauro e realizzato un nuovo master digitale nella risoluzione 4K, realizzare un nuovo negativo delle immagini e del suono mettendo questo capolavoro al sicuro per i prossimi 300 anni (limite attuale per la durata integra della pellicola in bianco e nero), dal pericolo di non poter disporre in futuro delle sue pellicole.
Ancor più delle immagini il suono prezioso di questo film ha bisogno di essere restaurato; in questo modo si cercherà di recuperare tutta la profondità dei toni delle voci e l’equilibrio senza fruscii e rumori di fondo delle musiche del grande maestro Ennio Morricone che ci ha lasciati qualche settimana fa. Il file dell’audio ottenuto verrà processato dai nostri specialisti in modalità “filologica”.
Attraverso il processo di restauro digitale si cercherà di ripristinare il film nel miglior modo possibile, avendo cura di non alterare quello che era l’aspetto originale del soggetto; a tal fine verranno rimossi tutti quelli che sono i difetti dovuti al passare del tempo e al conseguente deterioramento della pellicola attraverso specifici strumenti digitali. Grazie all’intervento di riallineamento dei livelli di grigio verrà restituito al film il senso dei toni dell’originale in bianco e nero. Il lavoro di restauro sarà affidato alla Augustus Color di Roma, azienda specializzata del settore restauro cinematografico.
Ago 04