Erano i due ospiti più attesi della terza edizione de “I Sassi d’oro”, il festival del doppiaggio italiano organizzato a Casa Cava, nei Sassi di Matera. Ma solo Sandra Milo ha mantenuto la promessa. Cristiano Malgioglio ha preferito mandare un video in cui dichiarava di essere impegnato per la produzione del nuovo programma di Piero Chiambretti.
Le luci della ribalta in apertura sono state dedicate tutte a Sandra Milo. La grande protagonista del cinema italiano degli anni ’60 è stata accolta sul palco dai due conduttori della cerimonia di premiazione degli attori che si distinguono in Italia per il montaggio, Antonio Giuliani, alla sua prima partecipazione dopo le prime due edizioni firmate da Giancarlo Magalli e la riconfermata Monica Ward. A premiare l’attrice l’ex governatore lucano e sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo.
“Sono davvero felice di essere qui e non è una frase fatta – ha dichiarato Sandra Milo – Matera è un posto di una tale bellezza e di una tale genialità e io sono orgogliosa di essere italiana. L’Italia è un Paese di grandi talenti. Io festeggio quest’anno 73 anni di carriera, ho cominciato a 12 anni e oggi ne ho 85. Matera è una città fantastica e ringrazio gli organizzatori per questo premio speciale”.
Madrina dei Sassi d’Oro 2018 l’attrice Francesca Valtorti, spesso chiamata in causa dalla coppia composta da Antonio Giuliani e Monica Ward.
Premio miglior regista esordiente a Cosimo Gomez per il film “Brutti e cattivi”. Il regista è stato premiato da Roberta Mattei.
L’attore Francesco Apolloni ha presentato il libro “Perso a Los Angeles”.
La clip dedicata alla fiction Heidi Bienvinida, una produzione di Mondo Tv Iberoamericana, ha introdotto il riconoscimento a Maria Bonaria Fois, premiata dall’attrice americana di Hollywood, Ciera Foster.
Assegnato il premio per la miglior interpretazione a Euridice Axen nel film “Loro” di Paolo Sorrentino.
Assegnato il premio miglior regia a Matteo Garrone per il film “Dogman”.
Consegnato dall’assessore comunale Nicola Trombetta il premio al regista lucano Gianni Saponara per il corto “8 giugno ’76”.
Dopo il lancio del trailer “Arrivederci Salgon” di Wilma Labate la sezione doppiaggio è stata aperta con il lancio della clip di Showdogs con il premio a Cristiano Malgioglio per il doppiaggio di Donna Felipe, un chihuahua il cui slogan è “Amore la bellezza naturale non esiste”. Il pubblico si è dovuto accontentare di un video in cui si è scusato per la sua assenza a Matera.
Premio speciale “Carlo Vanzina” assegnato al fratello Enrico, che ha ringraziato il pubblico con un video, non potendo raggiungere Matera perchè impegnato nella produzione di un nuovo film. “Da quando mio fratello non c’è più – ha sottolineato Enrico Vanzina – la mia vita è cambiata. Carlo è stato molto importante per il nostro lavoro e sono felice che sia stato dedicato un premio a lui in questa manifestazione dei “Sassi d’Oro”. Sono stato diverse volte a Matera da turista e ora spero di ritornare per girare qualcosa nella città dei Sassi, una città che ha un sapore cinematografico”.
Premiata Paola Turcio per la serie tv dell’anno “Will & Grace”. Presente in sala anche Roberta De Roberto, attuale doppiatrice di Karen Walker dopo la prematura scomparsa per un tumore al seno di Laura Latini. Paola Turcio è stata premiata dall’attrice Nadia Kibout.
Premiati anche due giovani doppiatori che si sono già distinti per alcune importanti produzioni internazionali: Emanuela Ionica e Alex Polidori, la voce di Spider-Man.
In sala tra gli altri anche Paride Leporace, giornalista e direttore della Lucania Film Commission e l’attore materano Nando Irene, protagonista di un curioso fuori programma ad inizio spettacolo quando ha deciso di accompagnare verso il palco l’attrice Sandra Milo Un gesto particolarmente apprezzato dal pubblico.
A selezionare i vincitori dei premi una giura composta da Irene Bignardi, giornalista e critica cinematografica, dalla regista Wilma Labate, dalle attrici Roberta Mattei e Silvia D’Amico e da Paride Leporace, giornalista e direttore della Lucania Film Commission.
“I Sassi d’Oro” sono stati organizzati con il sostegno di D-HubStudios e grazie alla collaborazione di Coldiretti, Campagna Amica e l’Istituto alberghiero di Matera.
Michele Capolupo
La fotogallery della cerimonia di premiazione de “I Sassi d’Oro” (foto www.SassiLive.it)
Biografia di Sandra Milo
Sandra Milo, pseudonimo di Salvatrice Elena Greco è nata a Tunisi l’11 marzo 1933. E’ un’attrice e conduttrice televisiva italiana.
Con la partecipazione a film come Il generale Della Rovere, Adua e le compagne, Fantasmi a Roma, Il giorno più corto, Giulietta degli spiriti e soprattutto 8½, premiato con l’Oscar, è stata tra le protagoniste del cinema italiano degli anni sessanta.
Nata a Tunisi da padre siciliano, trascorse l’infanzia a Vicopisano, borgo medievale poco distante da Pisa. Esordì al cinema accanto ad Alberto Sordi in Lo scapolo (1955). Riconoscibile per le sue forme esuberanti e vistose e per la voce ingenua da bambina, divenne una maggiorata del grande schermo e prese parte a numerosi film di genere. A 15 anni, nel 1948, sposa il marchese Cesare Rodighiero. La Milo rimane incinta, ma il bambino morirà alla nascita a causa di un parto prematuro[1]. I due si separano dopo 21 giorni dal matrimonio, ottenendo l’annullamento dalla Sacra Rota[2].
Il primo ruolo importante arrivò nel 1959 grazie al produttore greco Moris Ergas, che poi la sposò: si tratta de Il generale Della Rovere, per la regia di Roberto Rossellini, in cui interpretava il ruolo di una prostituta al fianco di Vittorio De Sica. Un ruolo analogo fu quello ricoperto in Adua e le compagne (1960) di Antonio Pietrangeli. Si aprì così per la Milo una felice stagione di film d’autore.
Nel 1961 è protagonista con Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni di Fantasmi a Roma, diretto da Antonio Pietrangeli.
Nello stesso 1961 la sua carriera conobbe una brusca interruzione dopo la stroncatura al Festival di Venezia di Vanina Vanini, tratto dall’omonimo racconto di Stendhal e ancora una volta firmato da Roberto Rossellini. Il film, e soprattutto la recitazione della Milo, vennero accolti con aspre critiche e l’attrice fu sarcasticamente soprannominata Canina Canini.
Nel 1962 torna al cinema con Il giorno più corto di Sergio Corbucci, dove recita al fianco, tra gli altri, di Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Jean-Paul Belmondo, Ugo Tognazzi e Aldo Fabrizi.
Sandra Milo in Giulietta degli spiriti di Federico Fellini (1965)
Cruciale fu l’incontro con Federico Fellini, con il quale incomincerà anche una relazione clandestina durata 17 anni[3]. Nei due capolavori di Fellini 8½ (1963) e Giulietta degli spiriti (1965), Sandrocchia (così veniva affettuosamente soprannominata dal regista) è una femme fatale ironica e disinibita, che oltre a incarnare l’immaginario erotico del regista, viene spesso messa in contrasto con le mogli, donne dall’aspetto più dimesso e dalla mentalità più borghese. Per entrambi i film vinse il Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista.
È stata anche diretta, fra i tanti, da Luigi Zampa in Frenesia dell’estate (1963), da Dino Risi in L’ombrellone (1965), a fianco di Enrico Maria Salerno, da Antonio Pietrangeli in La visita (1963), sicuramente la sua caratterizzazione più complessa e riuscita.
La sua burrascosa vita sentimentale, le nozze (a quindici anni) con il marchese Cesare Rodighiero nel 1948 (durate 21 giorni), la relazione durata undici anni con Moris Ergas (da cui nacque Deborah, giornalista televisiva) e una successiva unione con il Dottor Ottavio De Lollis (con la nascita di Ciro e poi di Azzurra), misero in secondo piano la sua attività cinematografica, che interruppe definitivamente in favore della famiglia. Solo nel 1979 tornò al cinema, in alcune commedie di genere come Riavanti… Marsch!, di Luciano Salce e Tesoromio di Giulio Paradisi e per alcune apparizioni (Grog di Francesco Laudadio e Cenerentola ’80 di Roberto Malenotti), ma intanto si delineava già la sua nuova carriera televisiva.
L’esperienza televisiva
Da sinistra: Pippo Baudo, Sandra Milo, Giorgio Albertazzi e Mina in una puntata di Sabato sera del 1967.
La partecipazione come conduttrice di un ciclo di cinque puntate di Studio Uno nel 1966 e l’intervista concessa a Luigi Silori per Uomini e Libri nel 1962 esauriscono le sue esperienze RAI della sua giovinezza artistica.
Dopo più di vent’anni invece, aiutata dalla vicinanza con Bettino Craxi, tornò alla conduzione televisiva su Rai 2, rete televisiva all’epoca controllata dal PSI secondo gli schemi della lottizzazione della RAI durante la Prima Repubblica, prima conducendo una rubrica di costume all’interno del programma d’approfondimento Mixer di Giovanni Minoli nel 1983 e poi, a partire dal 1985, Piccoli fans, una trasmissione pomeridiana per bambini (antesignana di programmi come Ti lascio una canzone ed Io canto), che condusse fino al 1989 e che a suo modo ha lasciato un segno nella storia della TV italiana: la conduzione esageratamente ingenua e bambinesca della Milo (anche per la sua voce in falsetto) e una serie di situazioni grottesche la resero nuovamente famosa al pubblico italiano, tanto da riuscire a eclissare la stagione di successi cinematografici degli anni sessanta.
Sandra Milo è entrata nella storia della televisione italiana anche per un celebre e malvagio scherzo telefonico messo in pratica ai suoi danni: lunedì 8 gennaio 1990, durante la trasmissione pomeridiana L’amore è una cosa meravigliosa che condusse su Rai 2 nella stagione 1989-90, una telefonata anonima di una voce femminile in diretta informa la presentatrice che suo figlio Ciro è ricoverato in ospedale in gravi condizioni in seguito ad un incidente stradale. La Milo non riuscì a trattenere le lacrime e scappò disperata dallo studio. La notizia dell’incidente era falsa, ma le urla della sconvolta conduttrice vennero poi riprese molte volte da trasmissioni come Blob, Striscia la notizia e Target, rendendole tanto popolari da essere citata prima nella canzone La strana famiglia di Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci, scritta nel 1991, e poi successivamente ispirò il titolo di una trasmissione satirica di Italia 1, Ciro, il figlio di Target. L’autrice della telefonata non fu mai individuata (si era presentata alle centraliniste con il nome di Maria Ramondio, che però si rivelò essere una falsa identità) ma fu individuato il telefono dove era stata fatta, che si trovava all’interno degli uffici Alemagna ubicati in Via del Corso a Roma.
Lasciata la RAI, nella stagione 1991-92 la Milo approda alla Fininvest (l’attuale Mediaset) per ereditare da Enrica Bonaccorti la conduzione del quiz Cari genitori, in onda dal lunedì al sabato nella fascia mattutina di Rete 4. In seguito fu protagonista sulla stessa rete di una parodia musicale a puntate della telenovela La donna del mistero intitolata La vera storia della donna del mistero, al fianco, tra gli altri, di Patrizia Rossetti e i Ricchi e Poveri; sempre su Rete 4 ha poi presentato, nella stagione 1992-1993, il varietà domenicale Giorno di festa.
L’attivismo socialista e il legame con Craxi
Negli anni ottanta Sandra Milo fu amante di Bettino Craxi, allora leader del Partito Socialista Italiano[4]. Vicina a quel mondo di nani e ballerine che circondava la classe dirigente politica italiana che faceva riferimento al PSI di Craxi, Claudio Martelli e Gianni De Michelis[5], partecipò attivamente a diverse campagne elettorali posando anche per manifesti[6].
Vicende giudiziarie
Nel 1999 Sandra Milo patteggiò una pena a tredici mesi di carcere e a un milione e 300.000 lire di multa per aver concorso, assieme all’allora compagno Giuseppe Lo Presti, a una truffa immobiliare ai danni di tredici privati e otto banche per l’ammontare di circa 3 miliardi di lire. I due facevano firmare false procure a persone interessate a vendere immobili di ingente valore per poi acquistarli e con essi ottenere mutui presso istituti di credito[7].
Gli anni 2000
Durante il Festival di Sanremo 2001 è opinionista fissa de La vita in diretta e nel 2002 recita al fianco di Giampiero Ingrassia e Anna Mazzamauro nella fiction di Canale 5 intitolata Ma il portiere non c’è mai?. L’anno successivo torna al cinema con il film Il cuore altrove di Pupi Avati e nel 2005 partecipa al reality show Ritorno al presente, classificandosi seconda.
Nel 2005 diretta da Giacomo Rizzo partecipa all’intervista-spettacolo La mia vita uno spettacolo, sotto la direzione artistica di Arnolfo Petri. Sarà premiata per questo spettacolo con la Nike per il Teatro. La collaborazione con Arnolfo Petri prosegue nel 2009 quando realizza un contributo video per lo spettacolo teatrale Madame B.
Dal 2006 è in tournée nei teatri italiani con la commedia 8 donne e un mistero, tratta dall’omonimo film francese, mentre nel 2007 è una delle protagoniste, assieme a Barbara d’Urso e Maurizio Micheli, della commedia teatrale Il Letto ovale diretto da Gino Landi. Del 2008 la partecipazione al film Chi nasce tondo… di Alessandro Valori con Valerio Mastandrea.
Per la stagione teatrale 2008/2009 porta in scena, con Caterina Costantini, Eva Robin’s e Rossana Casale, Fiori d’acciaio (tratto dall’omonimo film di Herbert Ross) per la regia di Claudio Insegno.[8].
È protagonista di uno dei cinque episodi del film Impotenti esistenziali di Giuseppe Cirillo, uscito nelle sale nel marzo 2009.
Nel 2009/2010 è in tournée con Caterina Costantini con la pièce American Gigolo.
È stata tra i concorrenti del reality L’isola dei famosi 7, in onda dal 24 febbraio 2010, eliminata in semifinale. Nello stesso periodo esce nelle sale cinematografiche la commedia di Gabriele Salvatores Happy Family che annovera la Milo tra i protagonisti.
Da gennaio 2011 è in tournée con Il Club delle Vedove per la regia di Caterina Costantini.
A marzo 2012 torna a recitare in teatro in Last Minute scritta da Guido Polito e Alberto Ricci Hoiss con Laura Troschel .Mita Medici e Lorenza Guerrieri diretta da Silvio Giordani,andata in scena con grande successo a Roma al Teatro Italia e poi in tourneè.
Nel 2013 è protagonista della commedia teatrale Federico… Come Here, scritta da Nicola Bonimelli, regia di Walter Palamenga. Dal 2013 al 2015 è in Tour con Harry & Sally 9 mesi dopo , regia di Claudio Insegno.
A ottobre 2016 recita nella commedia teatrale “Una fidanzata per papà” con Stefano Antonucci, Savino Zaba, Angela Melillo.