Ha riscosso grande successo e buon gradimento da parte del numeroso pubblico presente in sala consiliare la prima proiezione ufficiale del film “La favola di Xinia”, il documentario prodotto in collaborazione e con il patrocinio della Fondazione Matera-Basilicata 2019 a margine ed a mo’ di compendio degli eventi realizzati nell’ambito del progetto intitolato “Capitale Europea della Cultura per un giorno”, che ha visto Latronico tra i Comuni protagonisti dell’iniziativa e delle celebrazioni per la città dei Sassi nel corso dell’anno che volge al termine, insieme con altre decine di municipi dell’intera regione. Un video documentario pensato a corredo del dossier “Trame d’Acqua”, a cura del ricercatore del CnrIbam di Potenza Maurizio Lazzari, dell’assessore a Turismo e spettacolo del Comune di Latronico, Rosita La Banca, e della Presidente del consiglio comunale con delega alla Cultura, Egidia Gioia, che sarà distribuito all’interno di una pubblicazione, stampata anche in Lingua Inglese: una guida turistica di Latronico, la “città del benessere”, finalizzata alla massima diffusione possibile a livello globale, «per far conoscere a tutti le bellezze del nostro paese e della nostra terra», ha dichiarato al termine della proiezione, estremamente soddisfatta, l’assessore La Banca. «Si tratta di un lavoro molto utile e di grande pregio, che lasciamo ai posteri, per cui ringrazio gli autori e che sicuramente produrrà effetti molto positivi per la nostra comunità anche nel lungo periodo: del resto, l’acqua è il nostro champagne», ha chiosato altrettanto compiaciuto il sindaco Fausto De Maria, concludendo il consueto brindisi di fine anno per i saluti istituzionali alla cittadinanza con una frase ad effetto particolarmente felice, considerato il tema della serata e del documentario. Il cortometraggio, della durata di 18 minuti, è stato co-sceneggiato e diretto dal giornalista Fabio Falabella e dal fotografo Enzo Lardo e narra della leggenda di Xinia, dea trascendente delle sorgenti che sgorgano dal Monte Alpi e sposa affascinante del fiume Sinni, capace di donare amore e scienza alle genti che si abbeverano alle sue fonti, come recita un brano declamato dall’attrice latronichese Adelaide Palmieri, la voce narrante nel film. «Suggestionati da alcune immagini della danzatrice Antonella Lomutoriprese durante gli spettacoli del 27 e 28 agosto e dalle evocazioni di storie antiche circa le migrazioni di popoli ellenici che, approdati sulle spiagge della costa jonica di Eraclea, risalirono il corso d’acqua per stabilirsi nelle zone più interne e montuose della Basilicata – ha spiegato Falabella – abbiamo ideato un racconto basato su di una narrazione intrecciata tra realtà ed immaginazione, fiaba e testimonianza concreta, che riprende, come il filo rosso di un ricamo di merletto di punto ad ago, le trame d’acqua che hanno costituito l’ossatura di questo progetto, con l’obiettivo di mettere in vetrina digitale il patrimonio materiale ed immateriale e le eccellenze del territorio, a cominciare dalle Terme Lucane, e di rendere omaggio, partendo dal titolo che abbiamo scelto per il nostro documentario, alla particolare, avvolgente, riconosciuta e delicatissima accoglienza che gli abitanti di Latronico sanno da sempre offrire a coloro che vengono considerati stranieri».