Domenica 3 settembre 2023 alle ore 17 nella Sala Polifunzionale a Sant’Arcangelo e alle ore 19 nella sala convegni del Museo della Pastorizia a Castelsaraceno è in programma la presentazione del mediometraggio “I colori del vento” con la partecipazione del dirigente scolastico Michela Antonia Napolitano e del direttore scientifico Carlos Solito.
Di seguito i particolari.
Il mediometraggio scritto, diretto e interpretato dagli Alunni delle Terze Classi della Scuola Secondaria di I° grado, realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Istruzione e del Merito, racconta una storia di inclusione attraverso la metafora degli iconici ponti dell’Appennino Lucano.
Ancora una volta l’Istituto Comprensivo “Castronuovo” marca il suo ruolo di trade union tra le politiche nazionali legate all’istruzione, la cultura delle immagini e la narrazione del proprio territorio, dalla valle dell’Agri al monte Raparo nei comuni di Sant’Arcangelo, Missanello, Roccanova, Castelsaraceno, San Chirico Raparo (in provincia di Potenza).
Nel 2022, nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola del Ministero della Cultura (MIC) e del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), l’Istituto Comprensivo ha candidato, col forte sostegno della Dirigente Scolastica Michela Antonia Napolitano, il progetto “I colori del vento” per la linea “Visioni Fuori Luogo” del bando “Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione”.
Una candidatura che ha proposto un focus in un’area interna (e periferica) del nostro Paese interessata dal fenomeno della dispersione scolastica in cui il processo produttivo di realizzazione dell’opera audiovisiva finale ha contribuito a far comprendere alle Terze Classi il presente, con particolare riferimento all’entroterra lucano e agli aspetti disagianti che in esso sussistono.
A una prima fase di alfabetizzazione dell’arte e delle tecniche cinematografiche scandita da laboratori teorici e pratici di ideazione, regia, recitazione e fotografia cinematografica a opera di docenti esperti, gli studenti del plesso di Sant’Arcangelo (e della frazione di San Brancato), Missanello, Roccanova, Castelsaraceno e San Chirico Raparo, hanno successivamente prodotto un film vero e proprio mettendo in campo, sul set, le conoscenze apprese. Dalle fasi di sceneggiatura ai casting, dai sopralluoghi alla recitazione, dalla regia alla direzione della fotografia, dal trucco ai costumi e la scenografia, gli alunni – affiancati da una troupe di professionisti del settore – hanno scritto, diretto, interpretato e prodotto il mediometraggio “I COLORI DEL VENTO” potenziando le proprie competenze circa la diffusione delle immagini, contrastando l’analfabetismo iconico, formando una consapevolezza in grado di favorire la comprensione critica del presente, dialogando con la “rivoluzione digitale” in atto.
Il film, completamente ideato dai 103 studenti che hanno aderito all’approfondimento cinematografico, contempla temi importanti come la marginalità delle aree interne del nostro Paese, lo spopolamento e la dispersione scolastica, l’incertezza sul futuro, il senso di vuoto e abbandono che ne consegue, le distrazioni dei ruoli genitoriali, l’inclusione, l’intercultura e, nella metafora del ponte tibetano di Castelsaraceno, l’unione di due culture diverse: cristiana e musulmana. Michele (interpretato da Francesco Sinisgalli) è un adolescente che vive una condizione familiare complessa e disagiata. Quasi in totale isolamento, soffre una sindrome d’abbandono. Un giorno mentre sperimenta l’aquilone si ritrova vicino a un canyon attraversato da ponte mobile. Sull’altra sponda della gola un altro bambino di nome Jusuf (interpretato da Gabriele Esposito). Da qui inizia un singolare scambio di fischi e parole urlate per fare conoscenza. I due continuano a vedersi a distanza, si danno appuntamento sul ciglio della gola per raccontarsi a squarciagola. Parola dopo parola, il senso di amicizia germoglia fin quando Michele non affronta il vuoto (e con esso le proprie paure) e attraversa il ponte per abbracciare Jusuf e la diversità della sua cultura, celebrando – così – l’inclusione e l’integrazione ai margini di una Basilicata in cui sussistono i gravi problemi delle aree interne del nostro Paese. Dove, però, i comuni di Sant’Arcangelo, Missanello, Roccanova, Castelsaraceno e San Chirico Raparo, mettono in scena leziosi centri storici, valli, fiumi, boschi secolari e montagne appenniniche in cui la bellezza viene celebrata da una terra magica e senza tempo. Una location ideale per l’arte del cinema.
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