Venerdì 14 marzo 2025 alle ore 20.30 al Cine-Teatro Pino di Moliterno per le giornate di “Moliterno in corto e…le altre visioni” è in programma la proiezioni de “L’arbitro” di Palo Zucca, il cortometraggio italiano più premiato nel mondo negli ultimi quindici anni. Vincitore anche del David di Donatello.
Prima sequenza: un pastore si porta via un agnello dal gregge di un altro pastore che ha assistito all’uccisione e al furto dell’animale. Seconda sequenza: ad un giovane arbitro di calcio viene comunicato da un improbabile dirigente federale che la sua carriera tra i professionisti è definitivamente compromessa per essersi lasciato corrompere. Deferito, potrà solo dirigere partite dei dilettanti. Con questi due atti di ladrocinio inizia “L’arbitro”, vincitore di un David di Donatello nonché uno dei cortometraggi italiani più premiati nel mondo negli ultimi quindici anni. Prodotto dall’Istituto Superiore Etnografico della Sardegna, il lavoro del regista sardo Paolo Zucca (suo ultimo film “Il vangelo secondo Maria” con Alessandro Gassman e Benedetta Porcaroli), viene proiettato il 14 marzo al Cine-Teatro Pino (ore 20.30) per le giornate del “Moliterno in corto e…le altre visioni”, curate da Mimmo Mastrangelo e Vincenzo Galante e promosse dal Comune del centro valligiano insieme al Festival Internazionale Marateale.
La storia del corto si sposta poi su un campo di calcio di provincia dove l’arbitro-corrotto (il bravo Gilberto Idonea) è chiamato a dirigere uno spareggio promozione tra due squadre dell’ultima categoria dei dilettanti. Quel che accade sul terreno di gioco e sulle tribune diventa un susseguirsi di scontri, incidenti, pestaggi. O meglio, uno spaccato di allegoria dove la realtà viene filtrata da qualche trovata grottesca, ironica (la vecchina che prende ad ombrellate l’arbitro, la danza “al ralenti” dello stesso direttore di gara) e da un bianco e nero che rimanda alle atmosfere surreali della serie“Cinico- tv” di Daniele Ciprì e Franco Maresco.
Nel finale del corto si vede compiere il destino del pastore ladro e dell’ arbitro-deferito, mentre nei titoli di coda fa capolino la frase di Sant’Agostino: “Non disperare: uno dei due ladroni fu salvato. Non ti illudere: uno dei due ladroni fu dannato”.
Dopo “L’arbitro” viene proiettato il lungometraggio “Sciarada” raffinato giallo-rosa di Stanley Donen . Questo terzo appuntamento di “Moliterno in corto e…le altre visioni” è dedicato al ricordo di Marisa Melfi, pianista e cantate classica di Moliterno scomparsa nel 2018.