Quarta puntata di Imma Tataranni – Sostituto Procuratore su Rai 1, Vincenzo Viti: “E’ nata una stella?” Di seguito la recensione di Vincenzo Viti sulla quarta puntata della fiction girata a Matera e trasmessa su Rai 1 domenica 13 ottobre
“Imma Tataranni, man mano che procede la serie televisiva delle sue imprese, sembra sempre più rappresentare il controcanto ai tanti thriller polizieschi cui assistiamo. Non c’è albagia né ritualità nello stile di questo magistrato inquirente. Così diversa per il suo irrompere nello schermo con una carnalità popolare e domestica,con il diritto declinato in dialetto umanissimo, con la fragilità dei turbamenti e delle malinconie, infine con la forza dei sentimenti nel vissuto familiare. Insomma, una meridionalità scultorea e vitale.
Imma si iscrive fra i personaggi destinati a lasciare una traccia di assoluta originalità poiché incarna la dignità della giustizia dei poveri che costruisce le sue certezze sulla intelligenza e sul buonsenso e sfida le pigrizie e le assuefazioni con il coraggio disarmato della tenacia e della intuizione. Non si era mai visto un personaggio così interessante eppure così stralunato,così sensibile e delicato eppure così determinato oltre le apparenze. È nata una stella? Credo di sì. Merito anche di una città che splende di luci e di magie in una terra ricca e solidale, cornice “vera” di una umanità che non costa niente e che vale molto”.
Vincenzo Viti
a me sembra che questa fiction stia perdendo colpi, questa quarta puntata mi è parsa scialba, inconsistente, non mi piace affatto questo accento marcatamente barese di Bari vecchia, l’unica cosa davvero pregevole sono le inquadrature di Matera dall’alto, spettacolari, per il resto non credo che questa serie rimarrà scolpita nei ricordi dei telespettatori, questa è una fiction non da prima serata Rai1, ma da proporre sulla tv locale, gli standard di Rai1 sono decisamente piu’ elevati nel campo delle fiction, qui siamo proprio a livelli di Telenorba stile Uccio de Santis.
E’ bravo Vincenzo Viti. Non mi vergogno nel dire che in alcuni momenti dello sceneggiato mi sono commosso.