Da giovedì 20 febbraio torna la tradizionale rassegna cinematografica “Giovedì d’autore” presso il Cineteatro don Bosco di Potenza con otto magnifici film d’autore, in programma fino al 10 aprile con proiezioni alle 18:30 e alle 21:15.
La pellicola di apertura sarà “Piccole cose come queste”, il nuovo lungometraggio interpretato da Cillian Murphy dopo l’Oscar per “Oppenheimer”. Seguiranno altri sette film, selezionati fra le migliori proposte d’essai della stagione in corso e in assoluta prima visione sul grande schermo nella città di Potenza. Le proiezioni saranno sempre di giovedì tranne il sesto appuntamento con “L’Orchestra stonata” che sarà eccezionalmente previsto di mercoledì (26 marzo).
“Quest’anno abbiamo dedicato simbolicamente la rassegna Giovedì d’autore al maestro David Lynch che ha recentemente ha lasciato questo mondo”, dichiarano i gestori della sala. “Guidati dal suo spirito immortale abbiamo scelto otto film con la consueta cura, la stessa che mettiamo nella nostra programmazione tutti i giorni, durante tutto l’anno. In fondo, l’importante è che, in qualsiasi giorno della settimana, ci sia un cinema aperto e un film da vedere”.
“Piccole cose come queste”(Small Things Like These), film di straordinaria intensità e di grande valore civile è basato sul libro Piccole cose dal nulla (Einaudi) della scrittrice irlandese Claire Keegan, già autrice del racconto The Quiet Girl. Titolo d’apertura della Berlinale, dove la coprotagonista Emily Watson è stata premiata con l’Orso d’argento, il film prodotto da Matt Damon e Ben Affleck per la regia di Tim Mielants – che ha già diretto Murphy in Peaky Blinders – è stato accolto positivamente dalla critica internazionale: “Un film che ti rapisce completamente” (The Guardian); “L’interpretazione di Cillian Murphy strappa il cuore” (The Hollywood Reporter); “Un racconto intimo con il fuoco dentro” (Next Best Picture); “Cillian Murphy è sbalorditivo in questo gioiello irlandese” (IndieWire).
Bill Furlong (Cillian Murphy) è un commerciante di carbone, un uomo taciturno che ha dedicato la vita a lavoro, alla moglie Eileen e alle loro cinque figlie. Quando per caso scopre un terribile segreto nascosto nel convento locale, diretto da Suor Mary (Emily Watson), i ricordi più dolorosi del suo passato tornano a galla. Sarà il momento per Bill di decidere se voltarsi dall’altra parte o ascoltare il proprio cuore e sfidare il silenzio di un’intera comunità.
Il secondo film in programma, giovedì 27, sarà “The Apprentice – Alle origini di Trump”, pellicola dell’iraniano naturalizzato danese Ali Abbasi sull’ascesa del presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump nell’impero immobiliare di Manhattan degli anni ’70 e ’80. Presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes, e interpretato da Sebastian Stan e Jeremy Strong, entrambi candidati agli Oscar rispettivamente come miglior attore protagonista e non protagonista, è uno dei film più discussi del 2024; uscito nelle sale di tutto il mondo a pochi giorni dall’Election Day è stato aspramente criticato dallo stesso Trump.
Il 6 marzo, pochi giorni dopo l’assegnazione degli Oscar, sarà proiettato “The Substance” candidato a ben 5 statuette. Oltre alle nomination come miglior attrice protagonista per Demi Moore (già premiata ai Golden Globe) e a quelle per la miglior sceneggiatura originale e per il miglior trucco (premi già ottenuti rispettivamente a Cannes e ai Bafta), si aggiungono le candidature come miglior film e quella per la miglior regia alla francese Coralie Fargeat, unica donna in cinquina per questa categoria. Un film potente e audace che affronta l’ossessione per la bellezza.
Il 13 Marzo verrà programmato “Il Mio Giardino Persiano” (Keyke Mahboobe Man), che racconta l’incontro dolce, beffardo (e politico) di due anime sole, sullo sfondo di un Iran decadente. Presentato in concorso alla Berlinale 2024, il film non fu accompagnato al Festival dai suoi due autori, Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha, a cui venne negato il passaporto: una chiara ritorsione del governo iraniano nei confronti del loro cinema poco allineato.
“Grand Tour”, ultimo lungometraggio di Miguel Gomes, vincitore del Premio come miglior regia al Festival di Cannes 2024 sarà proiettato giovedì 20 Marzo. Gomes, noto al pubblico e acclamato dalla critica per “Le mille e una notte – Arabian Nights” e “Tabù”, torna alla regia di un film che diventa un viaggio: una storia d’amore, una proposta di matrimonio che diventa una fuga, un lungo Grand Tour tra le meraviglie d’Oriente.
Il 26 Marzo, eccezionalmente di mercoledì, sarà in proiezione “L’Orchestra Stonata” (En fanfare), del francese Emmanuel Courcol, già autore di “Le Triomphe” (film da cui è stato tratto il remake “Grazie ragazzi”), che firma una commedia raffinata sulla famiglia, la musica e le seconde possibilità che la vita ci offre.
GIovedì 3 Aprile è previsto uno dei film più attesi di questo ciclo d’autore: “Io Sono Ancora qui” (I’m Still Here) del regista brasiliano de “I diari della motocicletta” Walter Salles. Il film candidato agli Oscar nelle categorie miglior film, miglior film internazionale e miglior attrice protagonista e già premiato al Festival di Venezia, narra la toccante storia di una donna che non ha mai smesso di sorridere, magnificamente interpretata da Fernanda Torres, vincitrice del Golden Globe 2025 come miglior attrice in un film drammatico.
L’ultimo film della rassegna, “La storia di Souleymane”(L’histoire de Souleymane), scritto e diretto da Boris Lojkine, premio della giuria e per il migliore attore nella sezione “Un Certain Regard“ al Festival di Cannes, è un racconto sincero e pieno di umanità, in cui il regista si interroga su cosa accade realmente ai migranti quando riescono finalmente a raggiungere il paese desiderato. Ritmo serrato e una solida costruzione narrativa per una contemporanea Odissea per le strade di Parigi.
E’ possibile sottoscrivere l’abbonamento a 8 film (36€), mentre il singolo biglietto ha il costo di €6,00. Ulteriori informazioni e approfondimenti sul sito web cineteatrodonbosco.com, telefono 375.5789461.