Ritorna la rassegna OasiCinema, il cinema dell’ecologia…sotto le stelle!
L’iniziativa ideata ed organizzata dall’Associazione di promozione sociale Zer0971 in collaborazione con APS Fuorisentiero si prefigge lo scopo di promuovere attraverso il cinema la conoscenza dell’ambiente, dei territori e il rapporto con la natura. Il filo conduttore di questa edizione sarà la “giustizia ambientale”: attraverso tre opere cinematografiche verranno trattate le problematiche ambientali in territori distanti da loro, ma accomunati dalla crisi delle risorse, sfruttamento dell’ambiente e lotte di comunità.
La rassegna avrà luogo tutti i martedì dal 12 luglio al 2 agosto nell’incantevole spazio verde del “Rifugio La Casermetta” a Tito (PZ), un rifugio montano gestito da Fuorisentiero, immerso nei boschi del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano.
Dopo il tramonto saranno proiettati: All eyes on the Amazon (19 luglio), UMA. A water crisis in Bolivia (26 luglio) e Semina il vento (2 agosto).
L’accesso per assistere alle proiezioni è libero, in caso di avverse condizioni meteo la proiezione si terrà nella sala interna al Rifugio.
Di seguito il programma e le sinossi dei film:
Ingresso: ore 20,30 – Proiezione ore 21
19 Luglio: All eyes on the Amazon – un film di Andrea Marinelli, Italia 2019, durata: 50 min., versione con sottotitoli in italiano.
Dagli anni ’70 l’estrazione petrolifera nell’Amazzonia ecuadoriana ha creato aspettative per una nuova “era di prosperità”. Il documentario mostra gli impatti derivati dal petrolio e la mobilitazione sociale della popolazione indigena e meticcia. L’attenzione si concentra sulle comunità che raccolgono prove dei disastri provocati dall’industria petrolifera e il loro impegno per sensibilizzare le compagnie, i governi e l’opinione pubblica. Una lotta tra Davide e Golia per la giustizia ambientale che pone gli attivisti contro le industrie estrattive.
26 luglio: UMA, a water crisis in Bolivia – un film di Ana Llacer, Bolivia 2020, durata: 76 min., versione con sottotitoli in italiano.
Tre comunità indigene in Bolivia combattono per proteggere le loro risorse idriche dalla diversione e dalla contaminazione nel mezzo di una crisi idrica nazionale. UMA ci porta in un viaggio dai ghiacciai tropicali andini e dal lago Titicaca alle miniere di Oruro e al lago scomparso di Poopò. È la storia di donne e di sfollamento, resistenza e lotta per la giustizia ambientale.
Concluderà la rassegna il 2 agosto “Semina il vento”, un film di Danilo Caputo, Italia-Grecia 2020, durata 91 min.
Il film racconta la storia di Nica, ventunenne che decide di abbandonare gli studi di agronomia per tornare nel suo paesino natale, vicino Taranto, da quale è assente da ben tre anni. Al suo ritorno, la situazione che si ritrova di fronte non è delle più rosee: suo padre è pieno di debiti e cerca di portare avanti la famiglia come può; sua madre è in preda alla depressione, causata anch’essa dal lavoro mancante. Come se non bastasse, gli ulivi della sua famiglia sono stati attaccati da un parassita e rischiano di morire. Nica capisce che tutto ciò che ha lasciato – la terra, i familiari e i valori – è ormai inquinato e cercherà di far leva su quanto le ha insegnato sua nonna e sul sapere che le è stato trasmesso per trovare una soluzione e risanare ulivi e genitori.