Il documento è stato firmato da: Regione Basilicata, i 18 Comuni coinvolti, Sensi Contemporanei, Agenzia per la Coesione Territoriale, Direzione Generale Cinema del Mibact e Lucana Film Commission.
Ha molteplici punti di forza il Protocollo di Intesa per rilanciare le sale cinematografiche in Basilicata. Nato per rafforzare la cooperazione istituzionale e giunto a valle dell’intervento di digitalizzazione delle sale cinematografiche comunali avviato nel 2015, questo documento getta le basi per offrire nuovi modelli di gestione in rete delle sale, aprire le stesse quali contenitori culturali, creare un indotto e far rivivere i paesi dell’entroterra lucano attraverso questi luoghi di identità culturale e di socialità. A condividere e a siglare il Protocollo d’Intesa, questa mattina a Matera, sono stati i rappresentanti di Sensi Contemporanei, ACT, MiBACT-DGC, Regione Basilicata, Lucana Film Commission e i sindaci lucani dei 18 Comuni proprietari di sale cinematografiche.
L’accordo è giunto al termine di una mattinata di studi e di approfondimenti sulla gestione delle sale cinematografiche comunali, iniziativa nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro Lo Sviluppo dell’Industria Audiovisiva nel Mezzogiorno – Regione Basilicata.
Organizzato da Sensi Contemporanei e dalla Regione Basilicata, all’Università degli Studi della Basilicata, l’incontro è stato aperto da Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio “Sistemi Culturali, Turistici. Cooperazione Internazionale” della Regione Basilicata, e da Lorenzo Canova, coordinatore del programma “Sensi Contemporanei”.
“L’appuntamento di oggi rientra in un percorso istituzionale partito un anno fa – spiega la dirigente dell’Ufficio “Sistemi Culturali, Turistici. Cooperazione Internazionale” della Regione Basilicata, Patrizia Minardi – e che ha coinvolto già la parte privata insieme alle istituzioni: i 18 comuni che sono proprietari delle sale cinematografiche. Abbiamo fatto di sopralluoghi e lavorato con il Ministero dei Beni Culturali, con l’agenzia di Coesione, la Regioni e anche AGIS e ANEC per capire quali erano le esigenze dal punto di vista tecnologico. Oggi devono essere messe a bando per la gestione, da affidare a nuovi esercenti giovani o rafforzando gli esercenti che ci sono già”.
Bandi di gestione che prenderanno a riferimento l’esperienza del “Multisala Naturale”, rete di tre comuni toscani che hanno condiviso approvvigionamenti e programmazione di film, spese di promozione e affissioni e biglietterie, rilanciando cinque sale cinematografiche. Esperienza, questa, raccontata a Matera da Mario Lorini, programmatore del Multisala Naturale Val d’Elsa, e David Taddei, Direttore Generale della Fondazione Elsa Culture Comuni. Il progetto “Multisala Naturale” è dunque il punto di partenza per creare un modello di sinergie, a livello locale, tra enti pubblici, culturali, esercenti, per la promozione della cultura cinematografica e per rivitalizzare i centri storici delle città.
“Fare una programmazione unica in tutte le 18 sale – prosegue Minardi – che ci consenta di portare i film in circuitazione e anche di formare il pubblico. Queste sale dovranno essere anche contenitori per un’offerta culturale che va dallo spettacolo alla musica oltre che al cinema, valorizzando le figure professionali della filiera fino ad arrivare poi ai percorsi di cineturismo”.
All’incontro ha partecipato anche Francesca Rossini, segretario Unione Interregionale Agis Puglia e Basilicata: “L’Agiscuola è l’unico strumento riconosciuto sia dal Miur che dal Mibact per promuovere cinema e spettacolo dal vivo presso i bambini e i ragazzi e quindi lavorare per l’audience development, e tra l’altro dà anche diritto a crediti formativi”.Intervenendo sul tema, Giulio Dilonardo, presidente Agis e Anec Puglia e Basilicata, afferma: “Ottimo il modello di concertazione della Basilicata, però ora sarebbe necessario operare con un interventi in favore delle strutture private per sostenere attività e programmazione di qualità”.